Prescrizione e decadenza di un credito tributario

TARI è l’acronimo di TAssa sui RIfiuti: si tratta della tassa che deve essere sostenuta per pagare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti attivo nel Comune nel quale si vive.
Deve essere versata dal proprietario di un immobile adibito a qualunque uso, che sia suscettibile di produrre rifiuti urbani, o dall’inquilino che risiede nell’immobile con contratto di affitto non temporaneo, superiore ai 6 mesi.
Tra le novità della Legge di Bilancio 2020 era stato incluso anche il bonus TARI, ovvero uno sconto sociale da applicare sulla tassa rifiuti, destinato alle famiglie che si trovano nelle condizioni di maggiore disagio economico, quindi aventi specifici requisiti reddituali.
Vediamo di seguito come funziona il pagamento della TARI, quali sono le scadenze previste e se è stata prevista un’eventuale proroga del bonus TARI anche per il 2022.
La Tari, ovvero la tassa sui rifiuti, è una tassa comunale, introdotta con la Legge n. 147/2013, che si paga per finanziare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Ha sostituito:
La TARI deve essere pagata da chiunque possieda un immobile dal quale è possibile la produzione di rifiuti urbani: nei contratti di locazione, la TARI devono essere pagata dal conduttore, ad eccezione dei contratti di natura transitoria.
La base imponibile della TARI viene calcolata a partire dalla superficie calpestabile dell’immobile, che deve essere iscritto al catasto urbano. Il calcolo viene effettuato dai singoli Comuni prendendo come riferimento un intero anno solare.
La TARI è in genere costituita:
Per effettuare il calcolo della TARI è necessario prendere in considerazione i seguenti elementi:
Per i contribuenti non residenti, il numero di occupanti viene calcolato sulla base della seguente tabella.
Numero di occupanti | Grandezza locale |
1 occupante | fino a 45 mq |
2 occupanti | fino a 60 mq |
3 occupanti | fino a 75 mq |
4 occupanti | oltre i 76 mq |
Il calcolo dipende anche dal fatto che l’immobile sia ad uso domestico, residenziale o non residenziale, oppure ad uso non domestico.
In genere, la TARI può essere pagata in un’unica soluzione o in due rate: le scadenze vengono stabilite dai singoli Comuni, che hanno il compito di inviare il Modello F24 precompilato con gli importi da pagare.
L’importo può essere pagato:
Il codice tributo da inserire nella compilazione è il 3944, oppure il 3945 o il 3946 nel caso in cui si dovessero pagare eventuali interessi o sanzioni.
Il bonus Tari è uno sconto che era stato ideato nel 2020 per i nuclei familiari con determinati requisiti ISEE, ovvero quelli che si trovano in una condizione di disagio dal punto di vista economico. Le condizioni da rispettare erano le seguenti (almeno una):
In merito all’eventuale sussistere del bonus TARI anche nel 2022, si dovrà rivolgersi direttamente al proprio Comune di residenza, per verificare che ci siano eventuali agevolazioni per le famiglie in difficoltà.
La TARI è una tassa comunale, quindi i singoli Comuni devono adeguarsi a quanto previsto a livello nazionale, in particolare alle linee di indirizzo che sono state fornite da ARERA, Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente.
In particolare, è stata definita in modo più netto l’area dei servizi che possono rientrare nella TARI, così come le tariffe, che sono state rese più chiare e omogenee. Sono stati esclusi poi dal calcolo i costi che non sono collegati in modo diretto alla gestione del ciclo dei rifiuti urbani, quali per esempio la derattizzazione o lo spazzamento della neve
Per quanto riguarda eventuali aumenti:
Tra le novità introdotte già nel 2021 troviamo invece la nuova definizione di rifiuto urbano e l’eliminazione della categoria rifiuti speciali, assimilati a quelli urbani.
Tra i soggetti che non devono pagare la TARI rientrano i magazzini delle industrie, in quanto queste ultime producono soltanto rifiuti speciali. La TARI viene invece applicata ad attività quali gli ipermercati e i centri commerciali.
Con la legge di Stabilità del 2014, sono state introdotte due riversi tipologie e agevolazioni sulla TARI:
Riduzioni Obbligatorie | Riduzioni Facoltative |
riduzione del 20% per mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti | abitazioni con unico occupante locali, diversi dalle abitazioni |
servizio di raccolta rifiuti svolto in grave violazione della disciplina di riferimento | abitazioni a disposizione per uso stagionale o altro uso limitato e discontinuo aree scoperte adibiti ad uso stagionale o ad uso non continuativo, ma ricorrente |
interruzione del servizio per motivi sindacali o per imprevedibili impedimenti organizzativi con conseguenze considerate dall’autorità sanitaria di danno o pericolo di danno alle persone o all’ambiente. | abitazioni occupate da soggetti che risiedano o con la dimora, per più di 6 mesi all’anno, all’estero fabbricati rurali ad uso abitativo |
La legge di Bilancio 2021 ha previsto anche una riduzione della TARI per i pensionati che vivono all’estero, pari a un terzo.
La TARI è una tassa comunale destinato a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e deve essere pagata da chiunque sia in possesso di locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti.
Spetta ai singoli Comuni il compito di stabilire l’importo TARI da pagare di anno in anno, che dipende da fattori quali la superficie dell’immobile in cui si vive, la quantità di rifiuti prodotta, i costi di gestione, la tipologia di servizio di raccolta offerto, e di conseguenza anche le scadenze da rispettare.
Nel caso in cui abbia un contratto di locazione superiore a 6 mesi, deve essere l’inquilino a pagare la TARI.