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Concorso Ministero della Giustizia 2025 per 2.970 funzionari e assistenti

Fino al 29 agosto 2025, è possibile presentare domanda per un nuovo concorso pubblico al Ministero della Giustizia: ecco quali sono i ruoli che si potrebbero svolgere e i requisiti da possedere.

concorso ministero giustizia 2025
  • Il 30 luglio 2025, è stato pubblicato un concorso pubblico aperto a 2.970 funzionari e assistenti
  • La domanda deve essere presentata entro il 29 agosto 2025
  • L’inquadramento contrattuale prevede l’assunzione con contratto a tempo indeterminato

Fino al 29 agosto 2025, entro le 23:59, sarà possibile presentare domanda per partecipare a un nuovo concorso pubblico indetto dal Ministero della Giustizia. Si prevede l’assunzione, a tempo indeterminato, di 2.970 unità di personale non dirigenziale

Il personale in questione sarà suddiviso nel seguente modo:

  • 370 funzionari a supporto degli Uffici notificazioni, esecuzioni e protesti (UNEP) – codice 01;
  • 2.600 assistenti a supporto della giurisdizione e dei servizi di cancelleria da destinare ai distretti elencati nel bando di concorso – codice 02.

Il reclutamento prevede l’invio della richiesta di ammissione al concorso direttamente dalla piattaforma inPa. Si può effettuare l’accesso tramite SPID/CIE/CNE/eIDAS. Vediamo quali sono i requisiti da possedere per partecipare e come funzioneranno le prove (non si conoscono ancora le date di svolgimento).

Cosa prevede il nuovo bando di assunzioni al Ministero della Giustizia

Lavorare nella Pubblica Amministrazione potrebbe diventare realtà per ben 2.970 persone, grazie al piano di assunzioni previsto dal Ministero della Giustizia, destinato a trovare 370 funzionari UNEP e 2.6000 assistenti giudiziari. 

Il concorso rientra nel cosiddetto PIAO, Piano Integrato di Attività e Organizzazione 2025-2027, che dovrebbe portare a ben 16.300 nuovi assunti nell’arco di questo triennio.

I posti disponibili saranno suddivisi all’incirca così:

  • 6.841 funzionari;
  • 9.050 assistenti;
  • 249 operatori;
  • 190 dirigenti II Fascia.

Il piano messo a punto dal Ministero della Giustizia, mira a raggiungere un duplice obiettivo: limitare l’alto tasso di turnover, dovuto all’elevatissimo numero di pensionamenti che ci si aspetta per i prossimi anni, e migliorare l’efficienza del sistema giudiziario, in linea con le riforme in atto nel settore e gli obblighi derivanti dal PNRR. 

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Nuovo concorso Ministero della giustizia 2025: requisiti 

A seconda del ruolo per il quale ci si vorrebbe candidare, sono richiesti titoli di studio differenti. L’aspirante funzionario UNEP deve avere una laurea triennale in ambito giuridico, economico, sociale, oppure una laurea triennale in Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economia o equivalenti. 

Questo perché la sua mansione prevede compiti quali:

  • la gestione di atti giudiziari e procedure esecutive civili e penali;
  • attività di supporto negli UNEP;
  • l’applicazione delle leggi in ambito civile, penale, tributario. 

Gli assistenti giudiziari, invece, che si occuperanno di supporto amministrativo e di cancelleria, della gestione di documenti, fascicoli, atti, dell’attività di front-office, devono possedere il diploma di scuola secondaria di secondo grado. 

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Come sono distribuiti i posti? 

I posti per i funzionari UNEP saranno dislocati nella seguenti città:

  • 32 a Milano;
  • 32 a Venezia;
  • 32 a Firenze;
  • 28 a Bologna;
  • 25 a Roma;
  • 24 a Torino;
  • i restanti 197 negli altri distretti. 

Per quanto riguarda, invece, i posti per assistente giudiziario, ce ne saranno:

  • 410 a Milano;
  • 290 a Roma;
  • 290 a Torino;
  • 180 a Venezia;
  • 170 a Firenze;
  • 1.260 in altri distretti. 

È stata prevista anche una serie di posti di riserva, ovvero un 10% per persone con disabilità (L. 68/1999), 30% per i volontari delle Forze Armate, 15% per gli operatori del servizio civile, fino al 40% per chi ha già avuto contratti a tempo determinato nella Pubblica Amministrazione di almeno 36 mesi.

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Come fare domanda

La domanda, come già detto, deve essere presentata sul Portale inPa, nel rispetto della relativa scadenza, ovvero il 29 agosto 2025. Sarà necessario;

  • compilare il CV e il relativo form di partecipazione online;
  • indicare eventuali titoli di preferenza (es. una disabilità);

Per prendere parte al concorso pubblico del Ministero della Giustizia, si deve versare una quota di 10 euro per ciascun codice (non si prevede nessun rimborso in caso di mancata partecipazione). È obbligatorio avere una PEC o un domicilio digitale. 

Chi partecipa al concorso ha anche la possibilità di scegliere, in via preferenziale, la sede nella quale vorrebbe lavorare, tra quelle disponibili. 

In cosa consistono le prove?

Il concorso consiste in una sola prova scritta, composta da 40 domande a risposta multipla. In pratica, si dovrà rispondere ai seguenti quesiti:

  • 25 su materie specifiche;
  • 8 di tipo logico-deduttivo;
  • 7 situazionali, ovvero di problem solving in un contesto lavorativo. 

La prova ha una durata di 60 minuti, il punteggio massimo è 30 e si supera la selezione con un minimo di 21/30. 

Ecco di seguito quali sono le materie da studiare per le due categorie di lavoratori da assumere. 

Materie da studiare per diventare funzionario UNEPMateria da studiare per il ruolo di assistente amministrativo
Ordinamento ufficiali giudiziari (DPR 1229/1959)Diritto costituzionale e amministrativo
Diritto civile (obbligazioni e diritti reali)Procedura civile e penale
Diritto penale (delitti PA, giustizia, fede pubblica)Servizi di cancelleria e ordinamento giudiziario
Procedura civile e penale (notifiche, esecuzioni)Spese di giustizia (DPR 115/2002)
Protesti cambiari e assegni bancariCasellario giudiziale (DPR 313/2002 e s.m.i.)
Diritto della navigazione (pignoramento/sequestro)Normativa sul pubblico impiego
Disciplina IRPEF e sostituti d’impostaInglese (livello A2)
Pubblico impiego (D.lgs. 165/2001, CCNL)Inglese (livello A2)
Ordinamento giudiziario
Inglese (livello B1)
Informatica

Per chi supera la prova, saranno assegnati dei punti extra, da 3 a 5, nel caso in cui si avesse esperienza come addetti all’ufficio per il processo

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Avv. Clelia Tesone
Avvocato civilista
Laureatasi in Giurisprudenza con la votazione di 110 e Lode presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e con approfondita conoscenza delle materie del Diritto Civile e del Diritto Amministrativo. Ha brillantemente conseguito l’abilitazione alla professione di avvocato, a seguito dell’espletamento della pratica forense in diritto civile e il tirocinio ex art. 73 d.l. 69/2013 presso la Procura della Repubblica di Napoli Nord.
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