Quali sono le novità contenute nel testo del decreto Ristori ter, che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 novembre 2020, e che contiene le "Misure finanziarie urgenti connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19".
Il decreto Ristori Ter, ovvero il Decreto Legge n. 154 del 2020, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 novembre 2020.
Il testo è entrato in vigore il 24 novembre 2020, portando con sé alcune novità per sostenere le imprese che si trovano in zona rossa.
Sono stati stanziati 1,95 miliardi di euro per offrire supporto economico alle aziende che sono state colpite maggiormente dalle misure restrittive derivanti dalla seconda ondata, introdotte dal decreto del 3 novembre 2020.
Le novità contenute nel testo del decreto Ristori ter
Il decreto Legge n. 154 del 23 novembre 2020, contenente le “Misure finanziarie urgenti connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, ha introdotto alcune novità rispetto alle disposizioni già presenti nel decreto Ristori e nel successivo decreto Ristori bis.
In particolare, sono stati stanziati 1,45 miliardi per potenziare il Fondo creato dal decreto Ristori bis, con il quale saranno garantiti nuovi contributi a fondo perduto, il bonus affitto e le attività di quei territori che tra il 10 e il 20 novembre sono stati contrassegnati da una fascia di rischio più elevata.
Cosa è stato aggiunto
Sono stati inoltre inseriti nel testo finale:
l’elenco completo dei Codici Ateco che potranno beneficiare dei contributi a fondo perduto, ai quali si è aggiunto il codice 477210, ovvero quello relativo al Commercio al dettaglio di calzature e accessori, per il quale è previsto un ristoro pari al 200%;
i buoni spesa per i quali è prevista l’erogazione da parte dei Comuni, che dovranno essere utilizzati per l’acquisto di generi alimentari destinati alle famiglie in difficoltà, per i quali è stato istituito un fondo da 400 milioni di euro;
è stato inserito anche un ulteriore Fondo per le emergenze nazionali da 100 milioni di euro destinato all’acquisto e alla distribuzione di farmaci per curare i pazienti affetti da covid-19.
Gli strumenti a sostegno di aziende e famiglie in zona rossa
Il decreto Ristori ter ha stabilito che le nuove misure economiche potranno essere richieste anche dalle Regioni che in un primo momento si trovavano in zona gialla e che sono invece oggi contrassegnate dalla zona rossa.
Gli strumenti attraverso i quali il sostegno a imprese e famiglie sarà realizzato nel concreto sono:
la cancellazione della seconda rata IMU per gli affitti di tipo commerciale;
il bonus baby sitter;
il congedo straordinario per i genitori con figli in casa a causa della sospensione dell’attività didattica per la scuola primaria;
la proroga del secondo acconto per i soggetti ISA;
la sospensione dei versamenti IVA, delle ritenute alla fonte e delle addizionali regionali e comunali.
La suddivisione dell’Italia al 24 novembre
L’Italia è divisa in 3 diversi colori, l’area gialla, l’area arancione e l’area rossa a partire dall’introduzione delle disposizioni del DPCM del 3 novembre scorso, entrato in vigore il 6 novembre 2020.
In seguito ad alcuni cambiamenti intervenuti per l’aggravarsi dei contagi in alcune Regioni, il quadro è leggermente cambiato rispetto a quello iniziale. Successivamente alle ordinanze del 4, 10, 13, 19 e 20 novembre, le Regioni che fanno parte delle 3 zone sono:
area gialla: Lazio, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna e Veneto;
area arancione: Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Puglia, Sicilia, Umbria;
area rossa: Abruzzo, Calabria, Campania, Lombardia, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano, Toscana, Valle d’Aosta.
Allo studio il decreto Ristori Quater
Il Governo è già allo studio del cosiddetto decreto Ristori Quater, per il quale sono previsti ben 8 miliardi di euro.
5 miliardi saranno utilizzati per realizzare la proroga delle scadenze fiscali, ovvero:
Irpef, Ires, Irap;
i pagamenti dell’IVA;
le ritenute e le addizionali previste per il 16 dicembre;
l’acconto dell’IVA fissato per il 27 dicembre.
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