Rogito notarile: cos’è e a cosa serve

Il bonus affitto è uno dei benefici economici introdotti dal Governo nel 2020 per sostenere le famiglie che si sono ritrovate in difficoltà a causa dell’emergenza epidemiologica e in seguito alla chiusura di alcune aziende.
Il contributo potrà essere utilizzato per sostenere il pagamento del canone di locazione ed è finanziato dal “Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione”, che per il 2020 prevede 50 milioni di euro.
Si tratta di un vero e proprio salvadanaio pubblico, nato con l’obiettivo di sostenere le famiglie con problemi economici che non riescono più a sostenere le rate dell’affitto: vediamo di seguito chi sono i soggetti ai quali spetta e cosa fare per richiederlo.
Il bonus affitto spetta ai cosiddetti “inquilini vittime di morosità incolpevole”, ovvero non solo alle famiglie ma anche ai negozianti e agli artigiani che sono stati fortemente colpiti dalla crisi e non riescono a pagare il canone di affitto del loro negozio.
Il contributo economico è pari alla differenza esistente tra il canone di affitto di una casa popolare e la cifra sostenuta dall’inquilino in affitto. La particolarità di questo bonus consiste nel fatto che non viene erogato dall’INPS, ma viene gestito in autonomia dai singoli Comuni, ognuno dei quali prevede un apposito bando.
Le famiglie che possono richiedere il bonus affitto:
Rientrano tra le gravi cause per le quali non si è più in grado di pagare il canone di locazione di un immobile:
Sono previsti dei criteri di priorità per l’assegnazione del beneficio, rivolti alle famiglie nelle quali:
Il contributo economico previsto per il pagamento dell’affitto ammonta a un massimo di 8.00 euro all’anno. Il sistema per determinare il calcolo del bonus affitto dipende dal contesto specifico nel quale si trova il richiedente.
Più in particolare:
La domanda per ottenere il bonus affitto dovrà essere inoltrata direttamente al proprio Comune di residenza, il quale si occuperà di fare le opportune verifiche e la relativa richiesta di rimborso affitto al Ministero competente.
Il soggetto richiedente dovrà presentare i seguenti documenti:
Al bonus affitto per le famiglie si affianca anche il credito d’imposta sui canoni di locazione rivolto alle imprese, previsto inizialmente per i mesi di marzo, aprile e maggio ed esteso anche a giugno dal decreto Agosto e fino al mese di dicembre 2020 per le strutture turistiche stagionali.
Per poterne usufuire si dovrà essere in possesso dei seguenti requisiti:
La circolare n. 14 dell’Agenzia delle Entrate ha però specificato che le strutture alberghiere potranno usufruire del credito di imposta a prescindere dal volume d’affari registrato nel 2019, mentre il decreto Agosto ha confermato che tale limite non vale neanche nel caso delle strutture termali.
Il credito d’imposta spetta:
Il credito d’imposta potrà essere utilizzato:
Il bonus affitto è un contributo economico che viene erogato dai singoli Comuni, di conseguenza le tempistiche di erogazione non sono le stesse in tutta Italia.
Il bonus affitto può essere richiesto solo se si rientra in determinati requisiti: scopri quali sono.
Ci sono tre diverse modalità attraverso le quali fruire del credito d’imposta affitti: ecco quali sono.