Bonus affitto 2025 INPS per giovani: requisiti e come richiederlo
Come funziona il bonus affitto, a quanto ammonta e come fare domanda online per ottenerlo: le novità in vigore nel 2025, i requisiti da rispettare e la durata del contributo.
- Il bonus affitto è uno dei benefici economici introdotti dal Governo per sostenere le spese di locazione dei giovani.
- La legge di bilancio 2025 ha confermato l’erogazione del contributo per studenti e lavoratori, seppur in misura differente.
- Per esempio, gli studenti che lo richiedono devono avere un ISEE inferiore a 15.493,71 euro.
La Manovra 2025 ha previsto la proroga del cosiddetto “bonus affitto“, un contributo che si rivolge a diversi soggetti – studenti, lavoratori e persone che hanno subito uno sfratto per morosità – per sostenere il canone di locazione.
La misura si rivolge dunque:
- agli studenti universitari che sono costretti a prendere in affitto una stanza, perché la loro residenza è lontano dal luogo in cui studiano;
- ai lavoratori dipendenti che vivono in affitto per motivi di lavoro, come fringe benefit;
- alle persone che possono accedere al Fondo per morosità incolpevole.
Vediamo cosa cambia nei tre casi in elenco.
1. Bonus affitto per studenti universitari
Il bonus affitto giovani per gli studenti universitari è riservato a chi ha un’età compresa tra i 20 e i 31 anni, come confermato di recente proprio dall’Agenzia delle Entrate. La detrazione si applica sui primi 4 anni di durata del contratto di affitto.
Lo studente deve, ovviamente, sottoscrivere un contratto di affitto a uso abitativo, non transitorio, che può riguardare non solo un’intera casa, ma anche una porzione di essa, ovvero una stanza. Come si può ben intuire, non è possibile ricevere il contributo nel caso di affitto in nero.
A questo proposito, leggi Cosa rischio se pago l’affitto in nero?
Per fare richiesta, il proprio ISEE deve essere inferiore a 15.493,71 euro e si deve avere la residenza nella casa in affitto. Si potrà, quindi, ottenere una detrazione dall’imposta pari a 991,60 euro lordi. La detrazione si calcola considerando il 20% del canone di locazione, fino a un massimo di 2.000 euro.
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Bonus affitto studenti: come richiederlo
La domanda per avere accesso alla detrazione fiscale sull’affitto per studenti prevede la compilazione di alcuni moduli, scaricabili dal sito dell’Agenzia delle Entrate, da parte del locatore e del proprietario dell’immobile. Le domande possono essere inviate in autonomia, effettuando l’accesso al sito dell’Agenzia delle Entrate tramite SPID, PIN o CIE.
La presentazione deve avvenire in sede di dichiarazione dei redditi ed è necessario indicare:
- i dati relativi all’immobile in affitto;
- le informazioni sul contratto di affitto stipulato;
- il proprio reddito annuale.
Per saperne di più, leggi la nostra guida Quanto si recupera con il 730 per l’affitto?
2. Bonus affitto lavoratori: a chi spetta?
In un periodo storico abbastanza complicato, dove i prezzi di ogni cosa sono aumentati, ricevere un contributo economico o un rimborso sul costo dell’affitto è una gran bella possibilità.
Così, il datore di lavoro può rimborsare i propri dipendenti – sotto forma di fringe benefit – dei costi sostenuti non solo per le forniture di luce, gas e acqua, ma anche per pagare l’affitto o gli interessi del mutuo sulla prima casa.
In questo caso, il bonus affitto è un rimborso ricevuto dal datore di lavoro, spettante ai lavoratori che si sono trasferiti, per lavoro, ad almeno 100 km dalla loro residenza di partenza. Fino alla soglia massima di 5.000 euro, questo importo non è soggetto a tassazione.
I lavoratori devono però essere assunti a tempo indeterminato nel 2025 – si tratta, dunque, di un bonus per neoassunti – e avere un reddito non superiore a 35.000 euro annui in riferimento all’anno di imposta precedente. Il bonus in questione, inoltre, non è obbligatorio in quanto è il datore di lavoro a decidere se applicarlo oppure no.
Sono previsti:
- fino a 1.000 euro in assenza di figli;
- fino a 2.000 euro con figli a carico.
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Come si richiede
I rimborsi sulle spese relative agli interessi del mutuo e al canone di affitto devono essere riconosciuti dal datore di lavoro, quindi non è il lavoratore dipendente che deve presentare un’apposita domanda.
Tuttavia, il lavoratore può far presente al proprio datore di lavoro il diritto a ricevere una sorta di bonus affitto o mutuo erogato nella veste di fringe benefit. Qualora si dovessero avere figli a carico, si dovrà indicare il codice fiscale dei figli.
Si dovrà poi fornire al datore di lavoro la documentazione che giustifichi la ricezione del rimborso, quindi con la quale, per esempio, si certifica la presenza di uno i più figli a carico.
3. Bonus per persone sfrattate per morosità
La legge di bilancio 2025 ha reintrodotto il cosiddetto Fondo per morosità incolpevole, che viene gestito dalle singole Regioni, alle quali ci si dovrà rivolgere per accedere al sussidio previsto.
Il Fondo, in particolare, assiste quelle persone che vengono sfrattate per via del mancato pagamento dell’affitto, a condizione che questo sia dovuto a una riduzione delle entrate economiche.
Tale riduzione deve essere motivata e legata per esempio a:
- cassa integrazione;
- infortunio o malattia grave;
- decesso di un membro della famiglia.
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Bonus affitto – Domande frequenti
Per richiedere il contributo statale da portare in detrazione, si consiglia di leggere la nostra guida sul bonus affitto previsto per il 2025 per conoscere i requisiti da rispettare e la procedura da seguire.
Il bonus affitto spetta ai giovani studenti universitari, in possesso di determinati requisiti di reddito e residenziali, ma anche ad alcuni lavoratori: scopri quali sono.
Nel caso del bonus affitti per studenti, il proprio ISEE non deve superare i 20.000 euro annui.
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