Diffida: cos’è, quali sono le differenti tipologie, cosa succede dopo
Qual è il significato di diffida, quali sono le diverse tipologie esistenti, come si scrive una lettera e cosa succede dopo.
- La diffida è un atto con il quale si potrebbe evitare di ricorrere alle vie legali.
- Viene generalmente inviata tramite posta raccomandata, o tramite PEC.
- Quella presentata con il supporto di un avvocato ha, in genere, maggiore efficacia.
La diffida è un atto, che può essere redatto in autonomia oppure da un avvocato, nel quale una parte privata, oppure un’azienda, una pubblica amministrazione o l’avvocato stesso, intima un altro soggetto a compiere una determinata azione oppure di astenersi da un comportamento.
La lettera di diffida può essere inviata tramite raccomandata con ricevuta di ricevuta di ritorno, oppure tramite PEC: nella pratica, la diffida rappresenta un’ultima possibilità che viene data a un’altra persona prima di procedere con una causa o con la richiesta di un decreto ingiuntivo.
In questo articolo sarà trattato il funzionamento della diffida: cosa può contenere, come si scrive una lettera di diffida, chi può scriverla e come difendersi nel caso in cui si dovesse ricevere una diffida da qualcuno.
Quanti tipi di diffida esistono?
La diffida può consistere nell’obbligo di fare o di consegnare qualcosa, oppure in quello di non commettere una determinata azione: è il caso della diffida per mobbing al datore di lavoro, oppure della diffida per rumori molesti.
Tra le tipologie esistenti, troviamo una distinzione tra:
- la diffida ad adempiere;
- la lettera di diffida per comportamento scorretto, nel quale viene imposto un divieto.
La diffida è un atto privato, nel quale non si verifica nessun coinvolgimento da parte del Tribunale: si tratta di un’azione molto utile per dimostrare di avere esplicitato in modo chiaro le proprie richieste alla controparte, che però potrebbe continuare a risultare inadempiente.
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Diffida ad adempiere
La nozione di diffida ad adempiere è contenuta nell’articolo 1454 del Codice Civile nel quale si legge che:
Alla parte inadempiente l’altra può intimare per iscritto di adempiere in un congruo termine, con dichiarazione che, decorso inutilmente detto termine, il contratto s’intenderà senz’altro risoluto.
Il termine non può essere inferiore a quindici giorni, salvo diversa pattuizione delle parti o salvo che, per la natura del contratto o secondo gli usi, risulti congruo un termine minore.
Decorso il termine senza che il contratto sia stato adempiuto, questo è risoluto di diritto.
La diffida ad adempiere ha un effetto giuridico ben preciso: non si tratta, infatti, di un semplice sollecito a compiere una data azione, ma di un atto nel quale il soggetto manifesta la sua volontà di sciogliere il contratto in caso di inadempimento della controparte.
Questo elemento permette di distinguere la diffida ad adempiere dalla messa in mora, nella quale il mancato rispetto di un adempimento non comporta in modo automatico la risoluzione del contratto.
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Cos’è la diffida legale
Quando si utilizza il termine diffida legale, ci si riferisce alla diffida scritta dall’avvocato. A questo proposito, è molto importante ricordare che la diffida e la diffida legale sono esattamente le stesse in termini di caratteristiche e conseguenze.
Che valore ha una diffida? In generale, qualsiasi diffida ha effetti legali e può essere scritta anche senza l’intervento di un avvocato: la legge non prevede termini entro i quali inviare la diffida, a meno che non si sia estinto il diritto al quale ci si sta appellando, in seguito alla sua prescrizione.
Ad ogni modo, si consiglia di inviare la diffida per tempo in quanto una delle sue conseguenze è quella di interrompere i termini di prescrizione e di farli ricominciare da capo dal giorno in cui è stata ricevuta la lettera.
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Come scrivere una lettera di diffida
La diffida deve descrivere in modo esplicito la richiesta per la quale è stata inviata e deve indicare al soggetto al quale è indirizzata anche un termine entro cui adempiere, pena il ricorso al giudice.
Sicuramente, una diffida scritta da un legale sarà curata nei minimi dettagli, anche perché ha un costo, ma ciò non significa che non sia possibile scrivere un diffida di proprio pugno: in tale ipotesi, è possibile reperire online dei modelli facsimile che variano leggermente a seconda dello scopo alla base della diffida stessa.
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Per scrivere una buona lettera di diffida, bisogna evitare di dimenticare i seguenti elementi che risultano indispensabili:
- le proprie generalità;
- la data e il luogo;
- l’oggetto della lettera;
- i motivi per il quali si sta inviando una diffida;
- le richieste che si rivolgono al destinatario;
- l’intimazione ad adempiere;
- l’indicazione di un termine;
- l’intenzione di procedere per vie legali e di richiedere il risarcimento del danno subito nel caso di ulteriore inadempimento.
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Come comportarsi se si riceve una diffida
La risposta a una lettera di diffida non è obbligatoria, ma si consiglia contestare la diffida con l’invio di una raccomandata: in questo modo, nel caso di contenzioso in Tribunale, si avrà la possibilità di dimostrare al giudice di essere nel giusto.
Si suggerisce pertanto di rispondere nel più breve tempo possibile, utilizzando per esempio la formula “Contesto integralmente quanto mi si chiede perché destituito di fondamento in fatto e in diritto”.
Inoltre, sebbene nella lettera di risposta alla diffida è possibile esplicitare nel dettaglio quali siano le ragioni della propria contestazione, sarebbe meglio non lasciar trapelare troppo il contenuto di quella che potrebbe diventare la propria difesa in causa.
Qualora si ricevesse una lettera di diffida da parte di uno studio legale, sarebbe opportuno – ma non vincolante – lasciar rispondere un altro avvocato, in modo tale che quest’ultimo possa eventualmente utilizzare lo stesso linguaggio formale della diffida ricevuta.
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Quanto dura una diffida?
I termini dipendono dalla tipologia di diffida ricevuta: in generale non ci sono vincoli da rispettare, tranne che nel caso della diffida ad adempiere, per la quale il Codice Civile ha fissato un termine minimo di 15 giorni.
Tuttavia, a seconda dell’azione da adempiere, che potrà essere particolarmente semplice, oppure no, è possibile anche procedere con l’abbreviazione o l’allungamento del suddetto termine.
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Diffida – Domande frequenti
La diffida prevede un termine da rispettare, altrimenti comporta in genere il ricorso alle vie legali.
Diffidato è un individuo che ha ricevuto una lettera di diffida contenente un invito a compiere una data azione o a interrompere un determinato comportamento.
La lettera di diffida può essere scritta da un privato o un’azienda, oppure da un avvocato: in questo caso si parla di diffida legale.
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