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Come rispondere alla messa in mora o alla diffida

Come si scrive una lettera di contestazione per rispondere a una diffida ad adempiere o alla messa in mora? Analizziamo come il creditore può difendersi, rispondere e contestare.

difendersi da diffida e messa in mora
  • La messa in mora è un istituto con il quale, un soggetto debitore, riceve un’intimazione formale rispetto al suo debito.
  • Ha delle conseguenze che si attivano nei confronti del creditore, disciplinate dagli articoli 1221 e 1223 del Codice civile.
  • Per quanto riguarda la parola diffida, viene spesso utilizzata per riferirsi a un sollecito di pagamento o a una lettera di messa in mora.
  • In termini tecnici, una diffida è un invito a rispettare un contratto o un obbligazione.
  • La lettera di messa in mora e di diffida si possono contestare, nel rispetto di alcune condizioni e tempistiche.

Ci sono diverse tipologie di lettere che possono essere ricevute (tramite raccomandata) da un soggetto debitore, con le quali viene richiesto il pagamento di una data cifra entro un periodo di tempo ben preciso

Potrebbe trattarsi di un sollecito di pagamento, di un decreto ingiuntivo, della lettera di messa in mora o di una diffida ad adempiere: in tutti i casi citati, la risposta non è obbligatoria, ma è comunque possibile contestare la richiesta ricevuta, in particolar modo se si è consapevoli di essere nel giusto. 

Consci anche del fatto che la costituzione in mora comporta eventuali interessi e la possibilità da parte del creditore di ottenere il risarcimento per il danno provocato dal ritardo nei pagamenti, vediamo di seguito quali sono le possibilità in mano al debitore per opporsi.

Differenza tra diffida e messa in mora

La diffida e la messa in mora sono due atti che possono essere inviati da un avvocato (o da un privato) tramite raccomandata o PEC. La diffida consiste nella richiesta di interrompere un determinato comportamento, che è lesivo nei confronti dei diritti di qualcun altro, oppure di compiere una data azione. 

Si può ricevere una diffida anche per questioni apparentemente banali: i propri vicini potrebbero per esempio lamentarsi del proprio cane che abbaia in modo eccessivo o del volume dello stereo elevato.

A questo proposito ti potrebbe interessare: “Cosa si intende per rumori molesti?”.

difendersi da diffida e messa in mora

La lettera potrebbe contenere anche una diffida ad adempiere nella quale si richiede al destinatario di non essere inadempiente rispetto ai propri obblighi, nel rispetto del termine massimo che è fissato dalla legge di 15 giorni: in caso di inadempienza, la diffida ad adempiere culmina con la risoluzione del contratto e il risarcimento del danno subito

Per quanto riguarda, invece, la messa in mora si tratta di un atto scritto al quale si può ricorrere in caso di ritardo da parte di un debitore rispetto a un obbligo contrattuale, che provoca l’interruzione della prescrizione, il risarcimento del danno provocato, il pagamento degli interessi legali. Diffida e messa in mora possono anche essere contenute nella stessa letttera. 

LEGGI ANCHE Come difendersi da una querela ingiusta

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Cosa succede dopo la messa in mora

L’invio di una lettera di diffida o di messa in mora deve essere conforme a determinati requisiti. In particolare, affinché possa essere considerata valida, dovrà:

  • essere inviata tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o, in alternativa, tramite PEC;
  • contenere il motivo della richiesta, l’eventuale somma da pagare vosì come la dichiarazione dell’intimazione a pagare

Il termine dei 15 giorni per ottemperare alla richiesta ricevuta non è perentorio: se si dovesse trattare di un pagamento insolvente, saldare la somma dovuta il 16° giorno dalla ricezione della richiesta non dovrebbe far scattare alcuna sanzione.

In più, qualora il creditore avesse depositato gli atti in tribunale, ma il giudice non avesse ancora emesso il decreto ingiuntivo, allora non si potrebbe esigere il rimborso delle spese legali

Leggi anche: “Cos’è un decreto ingiuntivo“.

Messa in mora: conseguenze

Una volta scaduto il termine fissato, il creditore non potrà procedere in automatico con un pignoramento, ma dovrà ottenere una condanna da parte del giudice con sentenza o tramite decreto ingiuntivo. 

In caso di mancata risposta a una lettera di diffida o di messa in mora, non si sta ammettendo il proprio debito o inadempimento in maniera tacita: il silenzio non fa infatti venir meno la possibilità di potersi difendersi in giudizio contro il creditore. 

Potrebbe interessarti anche Quanto costa una lettera di diffida di un avvocato

difendersi da diffida e messa in mora

Perché rispondere a una lettera di diffida o di messa in mora

La risposta a una lettera di diffida o di messa in mora che si riceve da un avvocato per conto di un’altra persona è fortemente consigliata, in quanto potrebbe costituire una prova del proprio desiderio di difendersi rispetto alla richiesta ricevuta in quanto non colpevoli. 

Sono diverse le ragioni specifiche per le quali opporsi alla richiesta ricevuta: è infatti possibile contestare l’esistenza stessa del debito e la sua entità. Si potrà inoltre eventualmente fare riferimento al fatto che il debito sia andato in prescrizione o che la richiesta sia stata inviata al debitore sbagliato

Esempio lettera di risposta messa in mora e diffida

La lettera di contestazione dovrà contenere la spiegazione alla base della propria risposta, ma è anche possibile, per il debitore, scrivere una contestazione generica. Nel caso in cui il creditore dovesse andare fino in fondo, chiedendo un decreto ingiuntivo in Tribunale, il debitore avrà la possibilità di presentare opposizione entro 40 giorni di tempo: per farlo, avrà bisogno di un avvocato. 

In conclusione, la lettera di contestazione non dovrà seguire delle regole dal punto di vista formale, l’importante è che sia chiara nel suo contenuto, che sia indirizzata all’avvocato che ha inviato la richiesta di pagamento (o qualsiasi altra tipologia di richiesta) e inviata tramite raccomandata con ricevuta di ritorno (o PEC). 

Per ricevere informazioni più dettagliate su come difenderti da una lettera di diffida o di messa in mora, contatta gratuitamente uno degli avvocati di deQuo e riceverai il supporto richiesto. 

Messa in mora e diffida – Domande frequenti

Come risponde a una lettera di sollecito?

La risposta a una lettera di diffida o di messa in mora non prevede obblighi formali: nel nostro articolo ti diamo alcuni suggerimenti utili per rispondere in modo adeguato.

Cosa succede se non si risponde a una lettera di un avvocato?

La mancata risposta a una lettera ricevuta da un avvocato rappresenta una sorta di ammissione di responsabilità.

Quanto tempo si ha per rispondere a una diffida?

Solitamente, il tempo che si dovrebbe rispettare per rispondere quando si riceve una lettera di diffida è pari a 15 giorni.

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Maria Vittoria Simoni
Esperta di diritto penale
Neo laureata in legge, sogna di diventare un giorno magistrato. Nel frattempo, scrive per la redazione di deQuo, condividendo le sue conoscenze giuridiche online.
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