Se il tatuatore sbaglia il mio tatuaggio, ho diritto a essere risarcito?

Il green pass è il QR code che si ottiene al termine della vaccinazione contro il coronavirus e che può essere presentato sia in formato cartaceo, sia in formato digitale.
Quali sono i casi nei quali si rischia una multa per il mancato possesso? Quando è obbligatorio? A chi bisogna mostrarlo?
In attesa del nuovo decreto del Governo con il quale saranno prese ulteriori decisioni in materia, vediamo tutto quello che c’è da sapere sullo stato attuale del green pass.
Il decreto con il quale il green pass sarà obbligatorio per svolgere determinate attività dovrebbe entrare in vigore nelle prossime ore. Al momento, il green pass può essere scaricato:
A seconda dei casi la validità del pass sarà diversa ed è molto probabile che il Governo possa prevedere l’obbligo di doppia dose per poterlo ottenere.
Attualmente, il green pass (o certificato verde) è obbligatorio nel caso di:
In tali occasioni, i trasgressori rischiano una multa che va da un minimo di 400 fino a un massimo di 1.000 euro. L’importo da pagare scenderebbe a 260 euro, grazie a uno sconto del 30% dovuto al decreto legge 69/2013, se pagato entro 5 giorni.
Chi viene multato avrà la possibilità di fare ricorso:
Sebbene la multa per il mancato possesso del green pass sia di competenza esclusiva delle Forze dell’Ordine, quindi di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, i gestori dei locali hanno comunque la responsabilità di controllare che i partecipanti a un evento abbiano il green pass. Se non lo fanno, rischiano la chiusura della propria attività fino a 5 giorni.
A seconda dei casi, i controlli sul possesso del green pass sono di competenza:
Per quanto riguarda, invece, la partecipazione a eventi, quali matrimoni o battesimi:
Al momento non è richiesta la presentazione del green pass presso alberghi e ristoranti, ma è necessaria nel caso di partecipazione a:
In tali casi sarà il personale addetto alla sicurezza a occuparsi dei controlli.
La presenza di un certo numero di no vax in circolazione ha portato alle prime truffe sui green pass, con la diffusione di tutta una serie di certificati verdi falsi o modificati. Quali sono i rischi in casi simili?
Chi acquista un green pass fasullo rischia una denuncia per falso, alla quale potrà seguire una vera e propria causa in Tribunale. In particolare, le pene potrebbero scaturire dai seguenti articoli del Codice penale:
Sono previste, al contempo, delle pene per chi produce e commercializza green pass falsi. In questa ipotesi, si può parlare di reato di truffa – previsto dall’articolo 640 del Codice penale – che prevede:
Nei casi in cui il green pass è obbligatorio si potrebbe rischiare di non partecipare all’evento e una multa: scopri quando può accadere.
Al momento il green pass è obbligatorio per i viaggi all’estero, per partecipare a eventi, quali matrimoni e battesimi, e in altre occasioni nei quali potrebbero verificarsi degli assembramenti.