Come funziona l’incentivo al posticipo del pensionamento?
È possibile, a determinate condizioni, rinunciare al pensionamento anticipato e ricevere in luogo dell’accredito contributivo l’importo in busta paga. Scopriamo di più su questo incentivo al posticipo della pensione in questa guida.
- L’incentivo al posticipo del pensionamento consiste in una rinuncia al trattamento pensionistico che, in cambio, viene corrisposta in busta paga.
- Può accedervi chi ha maturato i requisiti per la pensione anticipata ordinaria e per la pensione anticipata flessibile.
- Si può godere dell’incentivo finché non si esercita il diritto di revoca, si raggiungono i requisiti per la pensione di vecchiaia oppure si inizia a godere di una pensione diretta.
La Legge di bilancio 2025 ha prorogato la possibilità di accedere all’incentivo al posticipo del pensionamento per i lavoratori dipendenti che, pur avendo maturato i requisiti per la pensione anticipata ordinaria o per la pensione anticipata flessibile, scelgano di proseguire l’attività lavorativa.
L’incentivo consiste, di fatto, nella possibilità di rinunciare all’accredito contributivo e ottenere in cambio l’importo corrispondente in busta paga. In questo articolo scopriamo come accedervi, quali sono i requisiti da possedere e come presentare la relativa domanda.
A chi è rivolto l’incentivo al posticipo del pensionamento?
L’incentivo al posticipo del pensionamento può essere richiesto da tutti i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, iscritti:
- all’Assicurazione Generale Obbligatoria;
- oppure a forme sostitutive ed esclusive della stessa.
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Quali sono i requisiti di accesso
Per accedere all’incentivo al posticipo della pensione, i lavoratori devono aver maturato i requisiti di accesso alla pensione anticipata ordinaria, oppure alla pensione anticipata flessibile, entro il 31 dicembre 2025.
In particolare, per accedere alla pensione anticipata ordinaria (ex pensione di anzianità) i requisiti sono differenziati a seconda che il soggetto richiedente la pensione anticipata abbia un’anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, o sia un soggetto con primo accredito contributivo dal 1° gennaio 1996.
I soggetti con anzianità contributiva al 31.12.1995 possono richiedere la pensione anticipata se in possesso del requisito contributivo di 41 anni e 10 mesi (pari a 2.175 settimane) se donne, e 42 anni e 10 mesi (pari a 2.227 settimane) se uomini.
I lavoratori che hanno iniziato a versare la contribuzione dal 1° gennaio 1996, invece, possono accedere alla pensione anticipata ordinaria:
- al perfezionamento del requisito contributivo di 41 anni e 10 mesi (pari a 2.175 settimane) se donne, 42 anni e 10 mesi (pari a 2.227 settimane) se uomini;
- al compimento del requisito anagrafico di 64 anni di età, da adeguare agli incrementi della speranza di vita a partire dal 2027, in presenza di almeno 20 anni di contribuzione effettiva (con esclusione, pertanto, della contribuzione figurativa) e di una prima rata di pensione non inferiore a 3 volte, ridotto a 2,8 volte per le donne con un figlio e a 2,6 volte per le donne con due o più figli l’importo mensile dell’assegno sociale (cd. importo soglia annualmente rivalutato).
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Quota 1013 e incentivo al posticipo del pensionamento
La pensione anticipata flessibile (cd. quota 103), invece, è rivolta ai lavoratori dipendenti che, nel corso del 2024 e del 2025, maturano:
- un’età anagrafica di almeno 62 anni;
- un’anzianità contributiva minima di 41 anni.
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Accesso all’incentivo al posticipo del pensionamento: come funziona
L’incentivo al posticipo del funzionamento consiste in una rinuncia all’accredito dei contributi a carico dei lavoratoro. In cambio, gli importi corrispondenti alla quota dei contributi vengono erogati direttamente in busta paga. L’aspetto positivo è che le somme corrisposte a titolo di incentivo non sono imponibili né ai fini fiscali né ai fini contributivi.
Difatti, il datore di lavoro viene sollevato dall’obbligo di versamento dei contributi a carico del lavoratore che ha esercitato la facoltà dell’incentivo al posticipo del pensionamento, ma resta obbligato a versare i contributi della quota a carico del datore di lavoro.
Se la domanda di rinuncia al pensionamento anticipato viene presentata in data antecedente alla maturazione dei requisiti, l’obbligo di versamento dei contributi della quota a carico del lavoratore viene meno a partire dalla prima decorrenza utile della pensione anticipata flessibile o della pensione anticipata.
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Decorrenza incentivo posticipo pensione
Tali decorrenze, secondo quanto chiarito dall’INPS, variano a seconda del trattamento pensionistico maturato e del tipo di rapporto di lavoro dipendente.
In particolare, per i lavoratori che maturano i requisiti per la pensione anticipata flessibile (cd. quota 103) negli anni 2024 e 2025, i termini di decorrenza sono di:
- sette mesi dalla data di maturazione dei requisiti, per i lavoratori dipendenti del settore privato;
- nove mesi dalla maturazione dei requisiti, per i lavoratori dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni.
Per i requisiti della pensione anticipata flessibile maturati nel mese di gennaio 2025, invece, l’esonero contributivo non può avere una decorrenza antecedente il:
- 1° agosto 2025, per i lavoratori dipendenti privati;
- 1° ottobre 2025, per i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni.
Quanto a coloro che maturano i requisiti per la pensione anticipata nel 2025, il relativo trattamento pensionistico decorre trascorsi:
- tre mesi dalla maturazione del requisito contributivo;
- quattro mesi dalla maturazione del requisito contributivo per i lavoratori la cui pensione è liquidata a carico della CPDEL (Cassa Pensioni Dipendenti Enti Locali), della CPS (Cassa Pensioni Sanitari), della CPI (Cassa Pensioni Insegnanti) e della CPUG (Cassa per le Pensioni agli Ufficiali Giudiziari, agli aiutanti ufficiali giudiziari e ai coadiutori).
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Domanda incentivo posticipo del pensionamento: circolare INPS
Con il messaggio 5 marzo 2025, n. 799, l’INPS ha comunicato di aver implementato il servizio per la presentazione della domanda di incentivo al posticipo del pensionamento online, tramite il medesimo servizio che gestisce le domande di pensione, come previsto dalla legge di bilancio 2023 (art. 1, legge 29 dicembre 2022, n. 197) e modificato dalla legge di bilancio 2025 (art. 1, legge 30 dicembre 2024, n. 207).
La verifica del requisito di accesso al posticipo di pensionamento può essere chiesta:
- direttamente dall’interessato, tramite il servizio Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, Certificazioni, APE Sociale e Beneficio precoci, nella sezione “Certificati”;
- tramite i patronati;
- chiamando il Contact Center dell’INPS, al numero 803 164 (gratis da rete fissa), oppure lo 06 164 164 (da rete mobile).
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Incentivo posticipo pensione: quando decade
L’incentivo al pensionamento anticipato decade nel caso in cui si eserciti il diritto di revoca alla rinuncia al pensionamento, al raggiungimento del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia, oppure in caso di conseguimento di una pensione diretta, ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità.
A questo punto potresti chiedere: ma l’incentivo al posticipo del pensionamento conviene? Per approfondire l’argomento, potrebbe essere utile contattare un avvocato esperto in diritto del lavoro e della previdenza sociale e ricevere una consulenza legale personalizzata.
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