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Separazione: ripresa della convivenza dei coniugi e riconciliazione

Passato il periodo di crisi, una coppia separata può riprendere la convivenza. Cosa succede in caso di riconciliazione dopo una separazione? Analizziamo un caso specifico in questa guida.

ripresa convivenza dopo separazione
  • La separazione non comporta, in automatico, la procedura di divorzio.
  • Può quindi succedere che una coppia in crisi torni riesca a trovare un modo per riappacificarsi senza divorziare, tornado insieme.
  • Si verifica, quindi, una nuova convivenza e la riconciliazione, e non vengono quindi meno gli effetti del matrimonio.

Può accadere che, dopo la separazione, una coppia si riconcili e ricominci la convivenza. La ripresa della convivenza, in questo caso, può far venir meno gli effetti della separazione. Ciò accade, però, solo se ci sono determinati presupposti. Vediamo quali.

Cos’è la separazione personale e quando può essere chiesta?

La separazione personale tra coniugi è disciplinata dagli articoli 151 e seguenti del codice civile. La separazione può essere chiesta quando si verificano, anche indipendentemente dalla volontà di uno o di entrambi i coniugi, dei fatti tali da rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza o da recare grave pregiudizio all’educazione della prole.

La separazione, dunque, può essere chiesta in presenza di fatti che non consentono più la convivenza tra i coniugi, oppure che comportino dei danni all’educazione dei figli. In sostanza, quando non vi è più l’affetto coniugale e vi è una situazione di crisi familiare è possibile separarsi.

La separazione può essere consensuale o giudiziale a seconda che si trovi o meno un accordo sulle condizioni della separazione. La separazione consensuale si conclude con un accordo omologato dal Tribunale con decreto. La separazione giudiziale si conclude con una sentenza.

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Quali sono gli effetti della separazione?

Gli effetti della separazione sono determinati dal provvedimento (sentenza o decreto di omologa) che dichiara la separazione.

Dopo la separazione i coniugi sono autorizzati a vivere separati e non sono più tenuti a rispettare i doveri coniugali previsti dall’art. 143 del codice civile, ad eccezione del dovere di collaborazione nell’interesse della famiglia. Rientra in questo, infatti, l’obbligo di versare il mantenimento a favore dei figli e/o del coniuge economicamente più debole.

Viene disposta anche l’eventuale assegnazione della casa familiare ad uno dei coniugi, generalmente a quello cui sono affidati i figli. Dal momento della separazione, decorre quindi il termine per poter chiedere il divorzio.

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Ripresa convivenza dopo separazione: cos’è la riconciliazione

L’art. 154 del codice civile prevede che la riconciliazione tra i coniugi comporti l’abbandono della domanda di separazione personale già proposta. A tal fine, è bene chiarire che i termini riconciliazione e convivenza alludono a un completo ed effettivo ripristino della convivenza tra i coniugi.

Ciò significa che la convivenza deve essere stabile e continua. Inoltre, è necessario che siano ripresi i rapporti materiali e spirituali tipici dell’unione matrimoniale.

Pertanto, se dopo la separazione i coniugi si riconciliano e ricominciano a vivere insieme pacificamente, in maniera stabile e duratura, vengono meno gli effetti della separazione personale. Un caso non così raro, poi, è quella in cui si verifica una nuova separazione dopo la riconciliazione.

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Quando non decade la separazione consensuale

Non si può parlare di vera e propria riconciliazione quando la convivenza tra i coniugi sia saltuaria e temporanea. In questo caso, i coniugi si considerano ancora separati e, di conseguenza, non vengono meno gli effetti della separazione.

Sulla questione, si è pronunciata anche la Corte di Cassazione, con diverse sentenze. Una molto interessante – Cass. civ., 24 dicembre 2014, n. 27386 – ha sostenuto il seguente principio:

per interrompere gli effetti della separazione ai fini della dichiarazione di scioglimento del matrimonio, la ripresa della convivenza non deve essere caratterizzata da temporaneità, essendo necessaria una concreta ricostruzione del preesistente vincolo coniugale nella sua peculiare essenza materiale e spirituale.

riconciliazione coniugi dopo separazione

Se gli ex hanno rapporti sessuali si può parlare di riconciliazione?

Sulla base di quanto detto, quindi, non si può parlare di riconciliazione quando gli ex coniugi intrattengono rapporti sessuali senza che vi sia anche un’unione affettiva stabile. Avere rapporti sessuali infatti non è indice, di per sé, di un’unione materiale e spirituale tipica del consorzio familiare.

Quindi avere rapporti sessuali con l’ex senza ricominciare una vita insieme non può considerarsi vera e propria riconciliazione. La separazione, quindi, rimane in piedi. Per approfondire l’argomento, comunque, ti invitiamo a rivolgerti a un avvocato esperto in separazione e divorzi.

Ripresa convivenza dopo separazione – Domande frequenti

Come ricongiungersi dopo separazione?

La riconciliazione dopo la separazione è disciplinata dall’articolo 154 del Codice civile: scopri cosa dice.

Quali sono gli effetti della riconciliazione tra coniugi?

Il primo effetto della riconciliazione consiste nel ritorno a una convivenza stabile e continuativa tra i due coniugi.

I divorziati possono vivere nella stessa casa?

Nulla impedisce, di fatto, a due persone che hanno divorziato di voler continuare a vivere nella stessa casa.

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Graziana Aiello
Avvocato Civilista
Sono un avvocato che si occupa di diritto civile con studio a Torino e Catania. Nel corso degli anni ho sviluppato una vasta esperienza nel contenzioso legato al trading-forex, affrontando questioni relative a contratti finanziari e investimenti. Inoltre, ho acquisito competenze specifiche nella gestione di cause relative a separazioni, famiglia e minori. La mia esperienza professionale mi ha permesso di acquisire competenze trasversali e di essere in grado di fornire assistenza legale in molti altri ambiti del diritto civile.
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