Vai al contenuto

Separazione giudiziale dei coniugi: come funziona, riforma Cartabia, tempi e costi

Come si svolge la separazione giudiziale dei coniugi, quali sono le fasi che la costituiscono, i tempi, i costi e la durata della varie udienze e gli eventuali rischi.

separazione giudiziale tra i coniugi
  • La separazione giudiziale dei coniugi è un istituto regolato dagli articoli 150 e seguenti del codice civile.
  • Esso interviene quando i coniugi che intendano separarsi non riescano a trovare un accordo sulle condizioni della separazione.
  • L’equivalente al quale si ricorre in caso di accordo è, invece, la separazione consensuale.

In certi casi, il grado di conflittualità tra i coniugi può essere così elevato da non permettere a questi ultimi di pervenire ad un accordo sui diritti loro spettanti relativi al patrimonio familiare o sulle condizioni del mantenimento del coniuge e dei figli o sull’affidamento dei figli.

In simili casi, i coniugi possono ricorrere a quella che prende il nome di separazione giudiziale: tra i presupposti da rispettare, rientra anche il fatto che la prosecuzione della convivenza sia diventata intollerabile o tale da recare grave pregiudizio all’educazione della prole.

Analizziamo più nel dettaglio:

  • i requisiti per poter richiedere la separazione giudiziale;
  • quando è con addebito;
  • i tempi e i costi della procedura e le eventuali novità introdotte dalla riforma Cartabia,

Intollerabilità della convivenza

Il presupposto di legge per poter ricorrere alla separazione giudiziale è rappresentato dalla presenza di una situazione di intollerabilità della convivenza.

La disciplina legislativa non richiede più necessariamente che la crisi coniugale debba essere causata da un comportamento di uno dei coniugi. In passato, infatti, l’art. 151 del codice civile ammetteva la possibilità di ricorrere alla separazione giudiziale solo in presenza di una colpa di uno dei coniugi il cui comportamento era stato tale da generare un’irreversibile crisi coniugale.

Oggi, invece, il nuovo testo dell’art. 151 c.c. prevede la possibilità di ricorrervi anche semplicemente quando i coniugi vogliano porre fine alla vita insieme, in quanto la convivenza non è più tollerabile, e ciò anche a causa di fattori esterni, indipendenti dal loro comportamento.

LEGGI ANCHE Rito unico separazione e divorzio per conoscere le ultime novità in materia

separazione giudiziale cos'è e come funziona
Consulenza Legale Online

Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato

  • +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
  • Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
  • Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere

Richiedi una Consulenza

Come si accerta l’intollerabilità della convivenza?

L’indagine sulla intollerabilità della convivenza viene effettuata dall’autorità giudiziale adita non sulla base di singoli episodi, ma esaminando la situazione globale di vita dei coniugi e i loro reciproci comportamenti.

Al fine di accertare tale intollerabilità, la Suprema Corte ha ritenuto che non sia necessaria la percezione della crisi da parte di entrambi i coniugi risultando sufficiente la condizione di disaffezione e di distacco spirituale di una sola delle parti (Cass. Civ., sent. n. 7148 del 1992).

In sostanza, non è necessario che la convivenza sia divenuta intollerabile da parte di entrambi i coniugi, ma è ammissibile che sia divenuta tale per uno soltanto di essi.

Ti consigliamo di leggere pure Casa cointestata e fine convivenza: cosa succede all’immobile?

Separazione giudiziale con addebito

Il comportamento di uno dei coniugi può essere rilevante ai fini dell’addebito della separazione: quando i coniugi lo richiedano il giudice può addebitare i costi della separazione ad uno di essi qualora abbia tenuto un comportamento contrario ai doveri nascenti dal matrimonio indicati nell’ art. 143 c.c. – dovere di fedeltà, all’assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell’interesse della famiglia e alla coabitazione.

Scopri di più su Separazione e divorzio: differenze tempi e costi e cosa cambia su TFR, eredità, mantenimento

separazione giudiziale nuova legge

Separazione giudiziale dei coniugi tra ricorso, rischi ed esperienze

Con la separazione giudiziale si instaura un procedimento civile disciplinato dal codice di procedura civile agli articoli 706 e seguenti, con cui i coniugi congiuntamente, o uno solo di essi, chiedono al Tribunale civile competente l’emissione di una sentenza di separazione personale tra i coniugi che decida sulle condizioni della separazione, superando così i contrasti tra le parti.

Il procedimento di separazione giudiziale si compone di due fasi:

  1. la fase dell’udienza presidenziale;
  2. la fase istruttoria.

Analizziamole separatamente.

Potresti essere interessato pure a Separazione: ripresa della convivenza dei coniugi e riconciliazione

1. Fase presidenziale: ricorso e documenti

La domanda giudiziale si presenta con ricorso e instaura un processo civile simile a quello ordinario. Il ricorso deve contenere l’esposizione dei fatti sui quali si fonda la domanda, la dichiarazione sull’esistenza di prole e devono essere allegate le dichiarazioni dei redditi degli ultimi anni dei due coniugi.

Il Presidente del Tribunale accoglie il ricorso e, nei cinque giorni successivi al deposito dello stesso, fissa con decreto un’udienza di comparizione personale dei coniugi davanti a sé.

Se il coniuge che ha promosso la separazione non si presenta, il Presidente dichiara estinto il processo per rinuncia degli atti. Se, invece, non compare il coniuge convenuto, il Presidente deve fissare una nuova udienza ed eventualmente decidere con ordinanza le questioni urgenti che non possono essere rimandate all’udienza successiva.

Se entrambi i coniugi compaiono all’udienza, il Presidente tenta la conciliazione: se si accordano e si riconciliano (eventualità che si verifica raramente) viene redatto processo verbale e la causa si estingue. Di contro, se la conciliazione non riesce, nomina il giudice istruttore e fissa udienza di comparizione e trattazione davanti a quest’ultimo.

Ti potrebbe interessare pure Avvocato familiarista: chi è, cosa fa, quanto costa, come trovarne uno online

separazione giudiziale coniugi

2. Fase istruttoria

Nella fase istruttoria il giudice raccoglie tutti gli elementi utili ai fini della decisione, acquisendo a tal fine le prove richieste dalle parti e ritenute ammissibili o quelle ammesse d’ufficio (ovvero di sua iniziativa, senza che vi sia stata una formale richiesta delle parti in tal senso).

Il procedimento si conclude con una sentenza di separazione emessa dal Tribunale. Essa, nel dichiarare la separazione dei coniugi, li autorizza a vivere separati e decide sull’affidamento dei figli, la misura del mantenimento e l’assegnazione della casa coniugale.

LEGGI ANCHE Separazione consensuale: come funziona

Quali sono i tempi e i costi della separazione giudiziale

Sia la durata, sia il costo di una separazione giudiziale possono essere molto diversi, in quanto dipendono da vari fattori, quali la complessità della causa, il patrimonio immobiliare, l’affidamento dei figli minorenni, l’assegnazione della casa coniugale.

I tempi possono variare tra pochi mesi e circa 1 anno, così come i costi, che sono differenti a seconda dei casi. Per esempio, rivolgersi a uno studio legale prestigioso (e internazionale) può far lievitare il prezzo da sostenere. Questo è il motivo per il quale, in caso di separazione giudiziale, si consiglia sempre di richiedere un preventivo a più di un avvocato specializzato in questo genere di cause.

Separazione giudiziale – Domande frequenti

Quando conviene fare la separazione giudiziale?

La separazione giudiziale diventa necessaria quando le posizioni dei coniugi sono inconciliabili e non è possibile procedere con una separazione consensuale.

Cosa succede dopo una separazione giudiziale?

La separazione giudiziale comporta il decadimento di alcuni obblighi, come quello di convivenza o di assistenza reciproca.

Quali sono le fasi della separazione giudiziale?

La separazione giudiziale è composta da due fasi: quella presidenziale e quella istruttoria.

Consulenza Legale Online

Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato

  • +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
  • Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
  • Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere

Richiedi una Consulenza

Immagine profilo autore
Graziana Aiello
Avvocato Civilista
Sono un avvocato che si occupa di diritto civile con studio a Torino e Catania. Nel corso degli anni ho sviluppato una vasta esperienza nel contenzioso legato al trading-forex, affrontando questioni relative a contratti finanziari e investimenti. Inoltre, ho acquisito competenze specifiche nella gestione di cause relative a separazioni, famiglia e minori. La mia esperienza professionale mi ha permesso di acquisire competenze trasversali e di essere in grado di fornire assistenza legale in molti altri ambiti del diritto civile.
Cerca
Effettua una ricerca all'interno del nostro blog, tra centinaia di articoli, guide e notizie
Ti serve il parere di un Avvocato sull'argomento?
Prova subito il nostro servizio di consulenza online. Più di 3000 avvocati pronti a rispondere alle tue richieste. Invia la tua richiesta.
Richiedi Consulenza

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter settimanale per ricevere informazioni e notizie dal mondo legal.

Decorazione
Hai altre domande sull'argomento?
Se hai qualche dubbio da risolvere, chiedi una consulenza online a uno dei nostri Avvocati
Richiedi Consulenza

Altro su Separazioni e Divorzi

Approfondimenti, novità e guide su Separazioni e Divorzi

Leggi tutti
assegno mantenimento coniuge senza redditi
01 Settembre 2025
L'assegno di mantenimento all'ex coniuge non rappresenta, sempre, un diritto assoluto. Ci sono, infatti, casi in cui può essere disposto, così come altri in cui può cessare. Per esempio, se la moglie non lavora o non ha adeguati redditi, il mantenimento può dipendere dalle condizioni che ci sono alla base…
che diritti si perdono dopo il divorzio
22 Agosto 2025
Il divorzio è l'atto con il quale, per legge, si arriva allo scioglimento definitivo del matrimonio. Tuttavia, non comporta la fine definitiva del legame tra gli ex coniugi, tra i quali si mantiene comunque un dovere di solidarietà. Permangono, infatti, alcuni diritti, come per esempio quello al TFR o alla…
costo separazione e divorzio in italia
28 Luglio 2025
In Italia, è possibile separarsi e divorziare in tanti modi diversi. La separazione e il divorzio consensuali permettono di pagare poco e risolvere la questione in tempi brevi. I costi, e i tempi, invece, si gonfiano nel caso della separazione e del divorzio giudiziali. Dando un’occhiata al report Istat su…
dati fiscali dell'ex chi vi può accedere
30 Maggio 2025
Il divorzio comporta la risoluzione degli effetti civili del matrimonio. Tra le conseguenze che si manifestavano fino a qualche anno fa, c'era l'impossibilità di accedere ai dati fiscali dell'ex. Oggi la situazione è ben diversa, come confermato da alcune sentenze del Consiglio di Stato. Fino a poco tempo fa, in…
ripresa convivenza dopo separazione
29 Maggio 2025
La separazione non comporta, in automatico, la procedura di divorzio. Può quindi succedere che una coppia in crisi torni riesca a trovare un modo per riappacificarsi senza divorziare, tornado insieme. Si verifica, quindi, una nuova convivenza e la riconciliazione, e non vengono quindi meno gli effetti del matrimonio. Può accadere…
assegno mantenimento pignorabile quando
28 Maggio 2025
L’assegno di mantenimento ha una funzione diversa dagli alimenti versati a chi è in stato di bisogno. Se il soggetto che riceve l’assegno di mantenimento ha dei debiti nei confronti di terzi (banche, privati, Agenzia delle Entrate, ecc.), i suoi creditori possono pignorare l’assegno, ma entro certi limiti stabiliti dal…