Quali obblighi ha la banca nei confronti del correntista?
Quali sono i principali obblighi della banca in base al Testo Unico bancario: dal principio di diligenza a quello di trasparenza, scopri quali sono le responsabilità degli istituti di credito.
In Italia al momento non esiste una norma che regoli nel dettaglio i diritti dei correntisti, o delle persone che richiedono un prestito a una banca o ancora di chi detiene una cassetta di sicurezza. Per questo motivo, l’unico riferimento è rappresentato dal Testo Unico bancario, un documento nel quale sono inseriti gli obblighi delle banche.
In primo luogo è bene sottolineare che i rapporti fra una banca e un correntista devono essere necessariamente stipulati in forma scritta: nel momento in cui si apre un conto corrente, la banca è tenuta a fornire una copia scritta del contratto, accompagnata dal foglio informativo che illustra le condizioni alla base del conto corrente stesso.
Al suo interno deve essere presente l’Isc, ovvero l’Indicatore sintetico di costo, nel quale è presentato il dettaglio dei costi in relazione a varie tipologie di cliente. Di seguito ci occuperemo proprio di ricapitolare quali sono gli obblighi di una banca nei confronti dei suoi correntisti.
Obbligo di informazione
L’obbligo di informazione e la consegna della relativa documentazione costituiscono le prime due responsabilità di una banca. L’informazione è infatti necessaria per identificare ciò che la banca richiede al cliente. Al contempo, soltanto un cliente ben informato potrà fare scelte consapevoli.
In particolare, il diritto da parte del cliente a ricevere la documentazione bancaria è sancito dagli articoli 1374, 1375 e 119 del Testo Unico Bancario (TUB). Prima della conclusione del contratto, il cliente ha il diritto a ricevere la copia completa dello schema di contratto.
Prima della sottoscrizione vera e propria, la banca sarà tenuta a inviare anche:
- il documento di sintesi, nel quale sono riportate tutte le condizioni economiche del conto corrente;
- il contratto, del quale una copia dovrà essere firmata dal sottoscrittore e reinviata alla banca;
- i fogli informativi, che conterranno le condizioni economiche applicate al prodotto bancario, quali il tasso di interesse, le commissioni, le spese previste, ma anche le condizioni non economiche, quali le condizioni e i termini di recesso, eventuali limitazioni di responsabilità, e così via.
LEGGI ANCHE Quando si può fare causa alla banca?
Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato
- +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
- Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
- Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere
Obbligo di consegna della documentazione
L’obbligo di consegna della documentazione è stato ribadito dall’Allegato 1 del Provvedimento di Banca D’Italia del 29 luglio 2009, sulla Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari, nel quale si legge che:
Prima della conclusione del contratto, l’intermediario consegna al cliente, su sua richiesta, una copia completa del testo contrattuale idonea per la stipula; a scelta del cliente può essere consegnato il solo documento di sintesi. La consegna avviene entro tempi congrui rispetto alla richiesta. […]
La consegna non impegna le parti alla stipula del contratto. Il diritto del cliente di ottenere copia del testo contrattuale o del solo documento di sintesi non può essere sottoposto a termini o condizioni. In caso di modifica delle condizioni contrattuali indicate nella copia consegnata al cliente, l’intermediario, prima della conclusione del contratto, ne informa il cliente stesso e, su richiesta di quest’ultimo, gli consegna una copia completa del nuovo testo contrattuale idonea per la stipula ovvero una nuova copia del documento di sintesi. Il presente paragrafo si applica anche in caso di offerta fuori sede.
La banca ha dunque la possibilità di modificare le condizioni di un conto corrente senza richiedere il consenso del cliente, ma ha l’obbligo di comunicare le modifiche almeno 60 giorni prima per dare la possibilità al contraente di valutare l’apertura di un altro conto corrente.
Potrebbe interessarti anche Conto corrente cointestato e accertamento bancario: come funzionano i controlli
Gli obblighi della banca: apertura e chiusura di un conto corrente
Nel momento in cui si apre un conto corrente, la banca:
- non può applicare condizioni più sfavorevoli rispetto a quelle che sono state commercializzate;
- è tenuta a garantire un “conto base”, ovvero un numero minimo di operazioni a zero spese che spettano nel momento in cui si paga un canone fisso annuale;
- non può opporsi alla chiusura di un conto corrente, anche se è in rosso, e non può applicare commissioni di alcun tipo in caso di chiusura. Il correntista ha infatti il diritto di chiudere il proprio conto corrente, anche se in passivo, posto che dovrà pagare il debito accumulato e gli eventuali costi residui di gestione del conto.
Il correntista ha a sua volta il diritto di:
- cambiare conto corrente, scegliendo quello di un’altra banca, in modo del tutto gratuito – in questo caso, dovrà essere inviata una comunicazione alla vecchia banca e gli estremi del vecchio conto corrente alla nuova banca; eventuali RID e pagamenti periodici saranno dirottati sul nuovo conto corrente;
- scegliere di comunicare con la banca attraverso la forma digitale o quella cartacea;
- avere più di un conto corrente.
Nel caso in cui si dovesse perdere il contratto ricevuto dalla banca, si ha diritto a richiederne una copia all’istituto di credito.
LEGGI ANCHE Cos’è l’anatocismo bancario
Gli obblighi della banca: l’estratto conto
La banca non può rifiutarsi di inviare, almeno una volta all’anno, un estratto conto contenente tutte le movimentazioni che sono state eseguite dal cliente:
- il cliente ha, a sua volta, la possibilità di richiedere la ricezione dell’estratto conto a cadenze più brevi, ovvero ogni tre mesi oppure una volta al mese;
- si hanno a disposizione 60 giorni di tempo dall’arrivo dell’estratto conto per contestare la presenza di errori o di addebiti superiori rispetto alla cifra reale.
In base all’articolo 119 del TUB, la banca è tenuta a conservare per 10 anni tutte le operazioni relative a bonifici, prelievi allo sportello, versamenti, copie degli assegni. Dal momento della richiesta a quello in cui si ricevono i documenti relativi a singole operazioni, non dovrebbero trascorrere più di 90 giorni. La banca può eventualmente addebitare al cliente i costi necessari a produrre la documentazione richiesta.
LEGGI ANCHE Cos’è il rato di bancarotta
Obbligo di diligenza
Il dovere primario delle banche è quello di occuparsi della raccolta del risparmio e dell’erogazione del credito: proprio in relazione alla loro funzione, che è di interesse pubblico, le banche sono tenute ad agire non solo a favore dell’utente, ma anche a sostegno di tutte le imprese che sono inserite nel sistema, favorendo le comunicazioni e le informazioni reciproche.
Alle banche è dunque richiesto un grado di diligenza in più e l’attuazione di maggiori cautele: si parla di diligenza del bonus argentarius, proprio per indicare la maggior prudenza che viene richiesta alle banche in relazione alla loro funzione.
Potrebbe interessarti anche La banca è obbligata ad aprire un conto corrente?
Obbligo di trasparenza
L’obbligatorietà della trasparenza delle operazioni e dei servizi offerti da una banca mira a fornire ai correntisti le informazioni relative al contratto sottoscritto e a eventuali variazioni, favorendo in questo modo la concorrenza dei mercati bancario e finanziario.
I principi di trasparenza sono riportati nell’allegato 1 del Provvedimento Banca d’Italia 29 luglio 2009, e riguardano:
- le forme di pubblicità sui tassi, sui prezzi e sulle altre condizioni contrattuali in vigore su operazioni e servizi;
- i requisiti di forma e contenuto minimo che devono avere i contratti;
- le forme di tutela a eventuali variazioni delle condizioni contrattuali e delle comunicazioni periodiche;
- eventuali regole nel caso in cui la comunicazione sia a distanza;
- i requisiti organizzativi per prevenire i rischi legali e di reputazione.
Nelle forme di pubblicità indicate al primo punto, rientrano:
- i documenti contenenti i diritti del cliente;
- il foglio illustrativo, nel quale sono indicate le informazioni sulla banca, le condizioni dei servizi offerti e un foglio comparativo dei mutui.
LEGGI ANCHE Mutuo con contratto a tempo determinato: si può ottenere?
Cos’è l’indicatore sintetico di costo
Uno degli elementi più importanti fra quelli contenuti nel foglio illustrativo è l’Indicatore sintetico di costo: si tratta di un valore calcolato attraverso la somma dei costi annuali di un conto corrente, sia i fissi sia i variabili, su sei profili tipo di consumo e permette di confrontare tra loro i costi delle varie tipologie di conto corrente.
I profili presi in considerazione sono:
- i giovani;
- le famiglie con bassa operatività;
- le famiglie con media operatività;
- le famiglie con alta operatività;
- i pensionati con bassa operatività;
- i pensionati con media operatività.
Scopri di più su Conto corrente estero non dichiarato: cosa succede?
Obblighi della banca in caso di mutuo
La banca ha il diritto di non concedere un mutuo a un richiedente, ma ha l’obbligo di motivare l’eventuale rifiuto. Per i clienti esiste la possibilità di effettuare la portabilità del mutuo, ovvero di trasferirlo da una banca a un’altra che presenta condizioni più favorevoli: l’operazione, nota come surroga del mutuo, è gratuita.
LEGGI ANCHE Cos’è la bancarotta fraudolenta
Obblighi di una banca – Domande frequenti
Il TUB, ovvero il Testo Unico Bancario, è un testo che regola la materia bancaria e creditizia. È stato emanato dalla direttiva 1989/646/CE ed è in vigore dal 1° gennaio 1994.
Il foglio informativo, che è uno dei documenti che la banca ha l’obbligo di inviare al cliente, deve contenere le informazioni sull’intermediario, le caratteristiche dei servizi offerti, l’elenco di tutte le condizioni economiche, le clausole relative al diritto di recesso e alla chiusura del contratto, la copia dello schema di contratto, i servizi accessori.
L’indicatore sintetico di costo di un conto corrente è un elemento che ha la funzione di indicare il costo complessivo di un conto corrente in base a 6 profili di cliente tipo: ogni banca ha l’obbligo di comunicarlo prima dell’apertura dello stesso conto corrente. È stato introdotto da Banca d’Italia con l’obiettivo di aumentare la trasparenza nei confronti dei consumatori.
Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato
- +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
- Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
- Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere