Come potrebbero cambiare i requisiti di Opzione donna nel 2024?
Chi potrà andare in pensione nel 2024 con opzione donna? Ecco quali sono le condizioni attuali e le proposte di modifica avanzate finora.
- Le modifiche apportate a Opzione donna nel 2023 hanno suscitato non poche polemiche.
- Il prepensionamento femminile è rimasto comunque in vigore, nonostante tutto.
- Per il 2024 sono state avanzate le prime proposte di modifica dei requisiti attuali.
Opzione donna è la forma di trattamento anticipato destinata al pubblico femminile: rispetto al 2022, la misura ha subito alcune modifiche, che l’hanno resa oggetto di diverse critiche e opposizioni.
Per il 2024, dovrebbe essere prevista un’ulteriore proroga, con la possibilità che i requisiti di accesso vengano ritoccati nuovamente, si spera – stavolta – per il meglio. Nelle prossime righe analizzeremo quali sono le proposte di modifica attualmente avanzate.
Opzione donna: requisiti 2023
La pensione Opzione donna 2023 si rivolge sia alle lavoratrici dipendenti sia alle autonome, che abbiano maturato almeno 35 anni di contributi. Si tratta di una pensione anticipata straordinaria: non essendo una misura strutturale, necessita infatti di rinnovo annuale.
Le nuove regole prevedono che sia possibile accedere alla misura una volta raggiunti:
- i 58 anni di età, per le lavoratrici che abbiano due o più figli;
- i 59 anni, per le lavoratrici con un solo figlio;
- 60 anni per chi non ha figli.
Potranno presentare la domanda per andare in pensione anticipata nel 2023 anche le lavoratrici con 35 anni di contributi e 60 anni di età, qualora si trovino in una delle seguenti condizioni:
- assistere il coniuge o la parte dell’unione civile o un parente di 1° grado convivente con handicap grave da almeno 6 mesi, se tali soggetti abbiano compiuto 70 anni, oppure siano affetti da patologie invalidanti, oppure siano deceduti o mancanti;
- la presenza di un’invalidità civile riconosciuta di almeno il 74%;
- siano lavoratrici dipendenti o licenziate da aziende in crisi: in questa ipotesi, si applica il requisito anagrafico dei 58 anni anche in assenza di figli.
La finestra temporale di accesso alla pensione è pari a 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e a 18 mesi per le autonome.
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Opzione donna 2024: ultime novità
La legge di Bilancio 2024 potrebbe decidere di salvare ancora una volta Opzione donna, introducendo nuovi cambiamenti ai requisiti di accesso in vigore fino a questo momento. Maggioranza e opposizione si sono infatti già messe all’opera, avanzando alcune proposte. Vediamo quali sono.
1. Eliminare il vincolo numero figli/età di pensionamento
Il parametro legato ai figli è stato quello maggiormente criticato nel 2023. Ecco che, allora, uno dei cambiamenti avanzati potrebbe essere proprio quello di eliminare il numero di figli per la determinazione dell’età anagrafica di accesso alla misura
2. Rimozione dei requisiti introdotti nel 2023
Una seconda possibilità potrebbe essere quella di tornare alle origini, facendo dunque sparire le novità che sono state introdotte nel 2023. Come messo in evidenza dal PD, infatti, le nuove regole di Opzione donna hanno ridotto considerevolmente la platea di possibili beneficiarie, facendola slittare da 17.000 a meno di 3.000. Alcuni hanno inoltre ritenuto il requisito dei figli incostituzionale.
3. Fusione di opzione donna con ape sociale
Un’altra idea potrebbe essere infine quella di mettere insieme opzione donna e ape sociale, al fine di abbattere l’attuale età minima richiesta di 60 anni e rendere i requisiti di accesso più flessibili per i caregiver o in presenza di determinate condizioni.
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Opzione donna 2024 – Domande frequenti
Ci sono diverse ipotesi messe in campo da maggioranza e opposizione: scopri come potrebbe cambiare opzione donna nel 2024.
Non è ancora certo, ma è molto probabile che il Governo decida di mantenere in vigore Opzione donna anche nel 2024.
Per conoscere gli attuali requisiti, ti invitiamo a leggere la nostra guida su Opzione donna 2023.
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