Quando un genitore muore, il figlio prende la pensione?
La pensione di reversibilità spetta ai figli fino a 26 anni, ma in quali casi? Vediamo più nel dettaglio come viene erogato questo trattamento pensionistico.
- In caso di morte di un genitore, ci sono diversi soggetti ai quali viene erogata la pensione di reversibilità.
- Oltre al coniuge, ci sono anche i figli.
- Non tutti i figli, però, possono accedere a questo trattamento pensionistico: per esempio, la pensione del genitore non spetta dopo i 26 anni.
La pensione di reversibilità è il trattamento pensionistico che viene riservato ai superstiti in caso di decesso del titolare di pensione. Solitamente, quando si pensa a questa forma di pensione, si crede che a riceverla sia soltanto il coniuge superstite.
Può trattarsi non solo del coniuge (o della persona unita civilmente) al momento della morte, ma anche di quello
- separato;
- divorziato, a condizione, però, che non si sia spostato.
In realtà, la pensione di reversibilità spetta anche ai figli. La domanda che ci poniamo in questa guida è: l’assegno pensionistico viene erogato nei confronti di tutti i figli o ci sono delle condizioni specifiche da rispettare? Vediamo come stanno effettivamente le cose.
Pensione di reversibilità ai figli INPS: fino a che età?
Di base, alla morte del genitore titolare della pensione, la reversibilità spetta ai figli minorenni (anche quelli equiparati), quindi che non hanno ancora compiuto 18 anni. Tuttavia, ci sono delle eccezioni per i figli maggiorenni.
Hanno diritto a ricevere la pensione di reversibilità anche:
- i figli dichiarati inabili al lavoro, a prescindere dall’età, che siano a carico del genitore;
- gli studenti di età compresa tra i 18 e i 21 anni, che non lavorano e frequentano la scuola o corsi di formazione professionali;
- gli studenti universitari, per tutta la durata del corso di laurea, ma comunque fino a 26 anni, che siano a carico del genitore al momento della morte. Gli studenti fuori corso, quindi che frequentano ancora l’università dopo i 26 anni, perdono tale diritto.
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Cosa si intende per figli equiparati?
I figli equiparati sono quelli legittimati, adottivi, naturali, nati dal precedente matrimonio dell’altro coniuge, legalmente riconosciuti o giudizialmente dichiarati, o i figli postumi.
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Inabilità lavorativa dei figli: cos‘è
L’inabilità di un figlio al lavoro è diversa rispetto al concetto di invalidità civile. In questa ipotesi, è necessario che la stessa venga riconosciuta dalla commissione medica dell’ente che eroga la prestazione, ai sensi dell’art. 2, Legge 222/84 – DPR 818/1957.
L’inabilità al lavoro deve essere già presente prima della morte del pensionato, quindi non può essere certificata in un secondo momento. La regola generale prevede che, dal momento in cui il figlio inabile inizia a lavorare, non ha più diritto a ricevere la pensione di reversibilità, a prescindere da quello che è il suo reddito. La stessa non può più essere ripristinata in caso di cessazione dell’attività lavorativa.
Ci sono, tuttavia, alcune eccezioni, ovvero i casi in cui, in base a quanto disposto dall’art. 46 della legge n. 31/2008, non si perde la pensione di reversibilità se il figlio inabile al lavoro viene assunto, con orario che non supera le 25 ore settimanali e per attività che abbiano una finalità terapeutica, presso:
- cooperative sociali;
- datori di lavoro che assumono le persone disabili con convenzioni di integrazione lavorativa, contratti di formazione e lavoro, contratti di apprendistato o tramite agevolazioni previste per le assunzioni di disoccupati di lunga durata.
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Chi sono i figli a carico
Come abbiamo visto, i figli maggiorenni, studenti o inabili, che possono ricevere la pensione di reversibilità devono essere a carico. Cosa significa?
La legge 903/65 (Avviamento alla riforma e miglioramento dei trattamenti di pensione della previdenza sociale) spiega che:
- tali soggetti devono essere in stato di bisogno, quindi non essere economicamente autosufficienti;
- il pensionato provvedeva al loro mantenimento, in maniera continuativa, prima del decesso.
Vengono quindi considerati a carico:
- i figli maggiorenni inabili, il cui reddito non sia superiore a quello richiesto per ricevere la pensione di invalidità civile totale;
- i figli maggiorenni inabili, che siano titolari dell’indennità di accompagnamento. Anche in questo caso, il loro reddito non deve superare quello richiesto per ricevere la pensione di invalido civile totale, aumento del valore dell’indennità di accompagnamento;
- i figli maggiorenni studenti con un reddito non superiore all’importo del trattamento minimo, maggiorato del 30%.
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Cosa si intende per mantenimento abituale?
Un altro requisito da possedere per i figli maggiorenni, inabili o studenti, è, dunque, quello del mantenimento abituale. Ma cosa si intende con questa espressione? Si può distinguere tra:
- figli a carico che convive con il genitore, che gli garantisce vitto e alloggio: deve essere presente lo stato di non autosufficienza economica;
- figli a carico che non convivono con i genitori, ma che siano non economicamente autosufficienti e siano quindi mantenuti abitualmente dai genitori.
Il mantenimento è abituale nel momento in cui il genitore provvede in modo continuativo a fornire ai figli i mezzi di sussistenza, a prescindere dal requisito della convivenza. Se i figli non convivono con il genitore, però, il mantenimento può anche non essere esclusivo.
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Pensione di reversibilità per i figli: importi
In merito agli importi della pensione di reversibilità ai figli in caso di morte del genitore, questi dipendono dall’eventuale presenza dell’altro coniuge e di altri figli.
Le aliquote sono le seguenti:
- 100% in caso di coniuge e due o più figli, oppure, in assenza di coniuge, in presenza di tre o più figli;
- 80%: coniuge e un figlio, oppure niente coniuge, ma due figli;
- 70% della pensione già liquidata o che sarebbe spettata alla persona deceduta: se c’è un solo figlio.
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Dichiarazione pensione reversibilità figli minorenni: come si presenta
La domanda per richiedere la pensione di reversibilità per i figli, che non si riceve in automatico, può essere presentata:
- online dal sito dell’INPS;
- tramite il numero del Contact Center, 803 164 (gratuito da rete fissa), oppure 06 164 164. da rete mobile;
- per mezzo di un patronato o un intermediario dell’istituto.
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Morte genitore con figli pensione – Domande frequenti
No, il figlio disoccupato non rientra tra i soggetti ai quali spetta la pensione di reversibilità.
Sì, ma solo se si tratta di un figlio a carico minorenne, oppure maggiorenne fino a 26 anni, ma in presenza di alcuni requisiti: scopri quali sono.
Gli importi della pensione di reversibilità per i figli variano tra il 70% e il 100% del trattamento pensionistico, in base all’eventuale presenza dell’altro coniuge e di più figli.
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