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Invalidità civile INPS: come fare ricorso con il supporto di un avvocato

Potrebbe capitare che l'INPS rifiuti la propria domanda di invalidità civile: cosa si può fare in questo caso? In questa guida ti spieghiamo come funziona il ricorso con il supporto di un avvocato (e ti aiutiamo a trovarne uno).

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L’invalidità civile è un riconoscimento da parte dell’INPS che spetta alle persone affette da determinate patologie invalidanti, in base alla quale si ha diritto a diverse agevolazioni fiscali e prestazioni economiche da parte dell’istituto. Maggiore è il grado di invalidità, maggiori sono le agevolazioni alle quali si può accedere. 

Potrebbe comunque capitare che, dopo aver presentato la domanda per ricevere l’invalidità civile, si riceva un rifiuto da parte dell’INPS, la quale si occupa di riconoscere lo stato di invalidità del soggetto richiedente in seguito a una visita medica da parte di una commissione autorizzata. 

In questi casi, quindi qualora la visita medica dovesse avere esito negativo, è possibile presentare ricorso con il supporto di un avvocato? La risposta è affermativa. In questa guida analizzeremo il caso in esame, concentrandoci proprio sul funzionamento di un eventuale ricorso. 

Invalidità civile INPS: cos’è

L’invalidità civile INPS rappresenta una forma di sostegno non solo economico, ma anche sociale verso le persone incapaci di lavorare, proprio a causa di una condizione patologica, e prive dei mezzi essenziali per sopravvivere. 

Alla base di questo sussidio di protezione sociale c’è lo stesso articolo 38 della Costituzione, nel quale viene stabilito che:

Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale.

I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.

A erogare questo sostegno economico è l’INPS, dietro presentazione di un’apposita domanda. Vediamo allora chi ne ha diritto e come si presenta la relativa richiesta all’istituto. 

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Invalidità civile: a chi spetta

Gli invalidi civili sono, per la legge italiana, quelle persone che, per motivi di salute, si ritrovano con una riduzione irreversibile della propria capacità lavorativa pari a un terzo. A seconda del grado di invalidità, sono previste specifiche agevolazioni, come illustrato nella tabella che segue. 

Percentuale di invaliditàAgevolazione prevista
pari o maggiore al 34%assistenza e protesi gratuite per la patologie che lo affligge
pari o maggiore al 46%inserimento nelle categorie protette
pari o maggiore al 50%congedi retribuiti per cure mediche
pari o maggiore al 67%esenzione parziale dal pagamento del ticket
pari o maggiore al 74%assegno mensile di invalidità
pari al 100%pensione di inabilità

Potrebbe interessarti anche Domanda invalidità civile e accertamento sanitario: come funziona

Invalidità civile: come fare domanda

La richiesta per ottenere l’invalidità civile deve essere presentata all’INPS, ma per prima cosa ci si dovrà recare presso il proprio medico di base. Quest’ultimo dovrà trasmettere, per via telematica all’INPS, il certificato medico con il quale si attesta la patologia invalidante. 

Si potrà successivamente presentare la relativa domanda all’INPS, in autonomia, tramite SPID, sul sito ufficiale dell’INPS, o per mezzo di un patronato, e si verrà sottoposti a una visita con una commissione medica

Tale visita potrà avere esito positivo e in questo caso l’invalidità civile sarà riconosciuta, ma potrebbe anche avere esito negativo, con l’ipotesi di invalidità non riconosciuta o percentuale di invalidità rilevata inferiore rispetto a quella per la quale è stata presentata domanda. 

Approfondisci anche Sindrome da burnout: quando si ha diritto all’invalidità?

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Ricorso invalidità INPS: cosa fa l’avvocato

In questa seconda casistica, sarà possibile rivolgersi a un avvocato per presentare ricorso contro il rigetto della domanda, per il quale si avranno a propria disposizione 6 mesi di tempo. 

L’avvocato potrà occuparsi:

  • dell’analisi della documentazione sanitaria presentata all’INPS;
  • dell’identificazione di eventuali errori;
  • della redazione effettiva del ricorso, che dovrà svolgersi presso il tribunale del capoluogo di provincia di appartenenza. 

L’iter prevede che il giudice si occupi della nomina di un medico che possa valutare, con un accertamento tecnico preventivo, l’effettivo stato di salute del soggetto richiedente. 

A questo punto:

  1. se il medico accerta l’invalidità, il giudice emette un apposito decreto di riconoscimento;
  2. se, invece, il consulente tecnico d’ufficio convalida quanto già attestato dalla commissione medica dell’INPS, allora si avrà la possibilità di presentare un secondo ricorso per ottenere l’invalidità civile INPS, entro 30 giorni

Per presentare ricorso, ti consigliamo di valutare un avvocato online, visionando i profili dei professionisti presenti su deQuo, che potrai contattare esponendo il tuo caso con un preventivo gratuito o una richiesta di consulenza legale online. 

Quanto costa un avvocato per ricorso INPS?

I costi da sostenere per un ricorso legato al mancato riconoscimento dell’invalidità INPS sono molto variabili. Oltre al pagamento del contributo unificato di 43 euro per la presentazione della pratica, si dovrà infatti sostenere la parcella dell’avvocato

Quest’ultimo dovrà svolgere un lavoro ben preciso, che può includere:

  • la partecipazione alle udienze;
  • il confronto con il consulente tecnico d’ufficio;
  • la gestione delle comunicazioni tra l’INPS e il tribunale. 

Si consiglia, pertanto, di non andare alla ricerca di un avvocato generalista, ma di concentrarsi nell’individuare un avvocato esperto in diritto previdenziale, possibilmente uno specializzato proprio in ricorsi contro l’INPS

Approfondisci anche Avvocato specializzato in ricorsi INPS: a quale professionista affidarsi?

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Avvocato previdenzialista: cosa fa

Un avvocato esperto in diritto previdenziale possiede una competenza specializzata in un settore specifico del diritto. A differenza di un avvocato generalista, il quale ha una conoscenza più ampia ma meno approfondita di diverse aree del diritto, il previdenzialista si concentra esclusivamente sulle norme e le procedure relative alla previdenza sociale. Questo significa che ha una profonda conoscenza delle leggi che regolano pensioni, invalidità, disoccupazione, infortuni sul lavoro e molte altre prestazioni previdenziali.

Potrebbe per esempio occuparsi di:

  • assistere nelle pratiche per il riconoscimento di invalidità, pensioni, prestazioni assistenziali;
  • difendere il cliente nel caso di controversie contro l’INPS, per esempio tutte quelle che potrebbero sorgere a causa di errori commessi dall’istituto;
  • essere aggiornato sui cambiamenti legislativi in atto in ambito previdenziale, al fine di fornire, caso per caso, assistenza legale personalizzata.

Sei sei alla ricerca di un avvocato per presentare ricorso contro l’INPS perché la tua domanda di invalidità civile è stata respinta, ti invitiamo a consultare i profili degli avvocati previdenzialisti presenti su deQuo al fine di trovare il professionista che possa seguite attentamente il tuo caso, anche da remoto. 

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Gregorio Gentile
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Appassionato di scrittura per il web e di diritti dei lavoratori, collabora con la redazione di deQuo per alimentare il suo desiderio di giustizia nel mondo.
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