Reddito di riferimento Superbonus 90%: cos’è e come si calcola
Cos’è il reddito di riferimento, cosa si intende per quoziente familiare e come funziona il calcolo per avere accesso alle agevolazioni fiscali del Superbonus 90%.
Il reddito di riferimento è un elemento da calcolare per richiedere le agevolazioni fiscali del Superbonus. È stato introdotto nel 2022, con il Decreto Aiuti quater, e non ha niente a che vedere con l’ISEE.
Tale valore, che non è assoluto, dipende infatti dal numero di componenti del proprio nucleo familiare: dal 2023 non può superare l’importo di 15.000 euro. Tale reddito si lega alle novità previste da quest’anno sul Superbonus, diventato al 90%: vediamo quali sono.
Superbonus 90% e reddito di riferimento
Dal 1° gennaio 2023, il Superbonus 110% diventa Superbonus 90%. L’agevolazione fiscale potrà essere richiesta per gli interventi sugli immobili unifamiliari a condizione che:
- gli interventi siano iniziati dal 1° gennaio 2023 e che le spese saranno totalmente sostenute entro e non oltre il 31 dicembre 2023;
- i lavori vengano effettuati unicamente sull’abitazione principale;
- chi richiede l’agevolazione sia il proprietario dell’immobile oppure il titolare di un diritto reale sullo stesso.
Un altro requisito da possedere è il cosiddetto reddito di riferimento, il quale non dovrà essere superiore a 15.000 euro lordi.
La legge di Bilancio 2023 ha poi previsto che:
- nel 2024, il Superbonus potrà essere richiesto con una detrazione al 70%;
- per il 2025, la detrazione sarà invece ancora più bassa, ovvero del 65%.
La precedente versione al 110%, invece, è ancora valida in presenza di determinate condizioni, come per esempio nelle zone terremotate e per i casi in cui, alla data del 30 settembre 2022, era già stato realizzato almeno il 30% dei lavori.
Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato
- +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
- Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
- Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere
Reddito di riferimento e quoziente familiare
Come si calcola il reddito di riferimento? La manovra 2023 ha ideato il quoziente familiare, ovvero un indicatore che mette in relazione i redditi di chi richiede il Superbonus con il suo nucleo familiare.
In pratica, viene diviso il totale dei redditi percepiti dai vari membri della famiglia per il numero dei componenti. Si differenzia dall’ISEE, che invece prende invece in considerazione non solo i redditi, ma anche altri elementi quali:
- il patrimonio immobiliare;
- il denaro depositato in banca;
- il possesso di veicoli.
Nel calcolo del quoziente familiare, si applicano i seguenti coefficienti:
- 1 punto per il solo contribuente;
- 1 punto aggiuntivo per il coniuge, o il convivente di fatto o la persone unita civilmente;
- 0,5 punti in più per ogni figlio o familiare a carico, che diventa di 1 punto se i familiari a carico sono due e di 2 punti se invece sono tre o un numero maggiore.
Potrebbe interessarti anche Tutti i bonus casa 2023: guida alle agevolazioni e alle detrazioni fiscali
Reddito di riferimento: calcolo
Un esempio può essere molto utile per chiarire quanto detto fin qui. Supponiamo una coppia con un reddito complessivo pari a 40.000 euro, senza figli.
Il coefficiente di divisione sarà pari a 2, quindi si dovrà dividere 40.000 per due: la coppia ha un reddito di riferimento pari a 20.000, troppo alto rispetto al tetto massimo di 15.000 euro, quindi non potrà richiedere il Superbonus 90%.
Cosa succede nell’ipotesi in cui vi fossero due figli a carico? In questo caso, il coefficiente cambierà e diventerà di 3, ovvero 2 per i coniugi e 1 per i due figli. Il risultato sarà stavolta di 13.333 euro, quindi sarà possibile avere accesso all’agevolazione statale.
LEGGI ANCHE Ecobonus 100% redditi bassi: a chi si rivolge e come funziona
Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato
- +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
- Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
- Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere