Cosa rischiano i medici no vax

La guardia medica, assieme al servizio ospedaliero di guardia e pronto soccorso, costituisce il personale sanitario occupato nella cosiddetta “medicina d’urgenza”, che può essere definita come il complesso delle prestazioni tecnico-sanitarie e dei mezzi che vengono messi a disposizione del paziente che abbia bisogno urgente, per la definizione del quadro anatomico-clinico e l’individuazione del trattamento più adeguato.
Quali sono i momenti nei quali è necessario rivolgersi alla guardia medica nel caso ci si ritrovasse in una situazione di assoluta necessità? Quali gli obblighi che il personale della guardia medica è tenuto a rispettare? Vediamo più da vicino quali sono le responsabilità che la investono e a quali reati va incontro nel caso in cui non dovesse rispettare i propri obblighi.
Ai sensi dell’articolo 12 del D.P.R. 41/1991, i turni della guardia medica sono previsti:
I turni hanno in genere una durata di 12 ore per quanto riguarda gli orari notturni e quelli festivi e di 6 ore nei giorni prefestivi. Nelle situazioni di particolare necessità, è possibile mettere insieme 2 turni consecutivi, fino a un massimo di 24 ore.
In circostanze particolari, come per esempio durante il periodo estivo:
I compiti e gli obblighi della guardia medica sono disciplinati dall’articolo 12 del D.P.R. 41/1991 in base al quale il medico della guardia medica deve rimanere a disposizione per tutta la durata del suo turno, presentandosi a domicilio presso le abitazioni che chiederanno il suo intervento.
Il medico di turno dovrà effettuare gli interventi necessari nel minor tempo possibile. Tutte le chiamate ricevute dovranno essere annotate e rimanere agli atti, i quali dovranno inoltre necessariamente contenere:
Ogni chiamata inviata alla guardia medica è registrata e le registrazioni sono coperte da segreto d’ufficio.
Nel momento in cui il medico della guardia medica dovesse prescrivere dei farmaci, delle certificazione di malattia o delle proposte di ricovero, utilizzerà un modulo fornito dalla ASL, sul quale è riportata la dicitura “servizio di guardia medica”, anche nei casi in cui il paziente non disponesse di un documento sanitario.
I farmaci prescritti sono limitati a quelli necessari per effettuare una terapia di urgenza e il ciclo di terapia può ricoprire fino a massimo di 72 ore. Non possono essere prescritti farmaci per terzi, ovvero per persone diverse rispetto a quella per la quale è stato richiesto l’intervento della guardia medica.
Per quanto riguarda il certificato medico, può essere rilasciato soltanto:
I medici di guardia non possono richiedere compensi agli assistiti: nel caso in cui non dovessero rispettare tale divieto, andrebbero incontro all’immediata decadenza dell’incarico.
La guardia medica deve garantire l’assistenza sanitaria necessaria a qualsiasi assistito nei momenti di urgenza che non possono essere in alcun modo rimandati.
Il medico che viene contattato per un intervento immediato ha la facoltà di poter valutare la necessità reale di dover visitare il paziente presso il suo domicilio, in base al quadro clinico che viene prospettato.
Nel caso in cui il mancato intervento domiciliare da parte del medico della guardia medica dovesse comportare conseguenze gravi per il paziente, ovvero il ricorso al pronto soccorso o il ricovero, scatterebbero le conseguenze penali disciplinate dall’articolo 328 del Codice Penale, che regola il reato di rifiuto di atti d’ufficio.
Il delitto di rifiuto di atti d’ufficio sussiste anche:
Il medico non può essere punito nel caso in cui si rifiuti di intervenire poiché la prestazione richiesta non è tipica della professione medica, ma può essere eseguita da personale paramedico e infermieristico.
Il medico valuterà di volta in volta la necessità reale di intervento in base alla propria esperienza sul campo e alle informazioni riferite dal paziente al telefono: tale valutazione potrà essere oggetto di giudizio nel caso in cui ci dovessero essere delle conseguenze negative per il paziente legate a un’errata analisi da parte del medico in merito all’indifferibilità del suo intervento domiciliare.
Il medico potrà anche decidere di limitarsi alla prescrizione di una terapia per via telefonica: in questo caso non potrebbe essere accusato del reato di omissione di atti d’ufficio. Al giudice resta, comunque, la facoltà di giudicare l’operato del medico della guardia medica e di intervenire nel caso in cui lo ritenesse arbitrario e ingiustificato.
Il reato non si verifica neanche nel caso in cui la guardia medica non intervenga al domicilio del paziente, ma gli suggerisca di chiamare il 118 per farsi trasportare in ospedale: in questa evenienza, in base alle informazioni ricevute al telefono dal paziente, il medico si rende conto che la situazione denunciata è talmente grave da richiedere un’assistenza più approfondita.
In base a quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, nella sentenza n. 226 del 2015, la guardia medica non potrà essere punita penalmente nel caso in cui il suo intervento presso il domicilio del paziente si sarebbe rivelato inutile o avrebbe potuto far perdere del tempo prezioso per la corretta gestione del caso clinico.
Ad ogni modo, come affermato nella sentenza n. 8377 del 2020 della Corte di Cassazione “il delitto descritto nell’art. 328 cod. pen. è reato di pericolo, perché prescinde dalla causazione di un danno effettivo e postula semplicemente la potenzialità del rifiuto a produrre un danno o una lesione“: in altri termini, ad eccezione dei casi citati, il reato di rifiuto d’ufficio si verifica anche nel caso in cui il mancato intervento del medico non dovesse procurare danni al paziente.
La medicina d’urgenza si occupa di quelle prestazioni che devono essere effettuate in tempi estremamente brevi, nel corso dei quali il medico deve cercare di capire la tipologia di caso clinico che si ritrova di fronte, senza avere la possibilità di poter effettuare una diagnosi precisa.
Potrebbe incorrere nelle conseguenze penali previste dall’articolo 328 del Codice Penale, che disciplina il reato di rifiuto di atti d’ufficio.
La responsabilità della guardia medica prevede che l’intervento possa essere evitato nel caso in cui si tratti di una prestazione che può essere eseguita anche da un infermiere o un paramedico.
Il reato di rifiuto di atti d’ufficio si configura anche nella circostanza in cui il paziente non dovesse subire conseguenze gravi in caso di mancato intervento da parte del medico, che in base al caso clinico che ha di fronte potrebbe anche decidere di prescrivere dei farmaci al telefono o consigliare di rivolgersi al 118.
Sì, ma solo nella fascia oraria compresa fra le 20 e le 8.