Medico di base: dalla nascita del SSN al ruolo di pubblico ufficiale
Quali sono i compiti del medico di base, più propriamente detto medico di famiglia, medico di medicina generale o medico di assistenza primaria, anche dal punto di vista giuridico.
- Il medico di base è il medico curante al quale ogni cittadino, anche extracomunitario con permesso di soggiorno, si rivolge a livello locale.
- Sarebbe più opportuno chiamarlo Medico di Assistenza Primaria o medico di famiglia.
- La Cassazione ha stabilito che, nell’esercizio delle sue funzioni, può svolgere il ruolo di Pubblico Ufficiale.
Il medico di base – chiamato comunemente medico di famiglia – è un medico di medicina generale che assiste un determinato numero di persone sul territorio nazionale.
In relazione alla sua funzione nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN) viene chiamato anche MAP, ovvero medico di assistenza primaria. La figura del medico di base è stata introdotta con la legge n. 833 del 23 dicembre 1978 in concomitanza all’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale italiano.
La norma diede al Medico di Medicina Generale un ruolo fondamentale in ambito extra-ospedaliero, in quanto garantì a tutti i cittadini il diritto alle cure, a prescindere dal reddito e dalla condizione sociale.
Questa figura professionale ha oggi una funzione significativa: l’accordo collettivo nazionale attualmente in vigore gli ha infatti assegnato la responsabilità clinica del paziente nel ruolo di medico curante al di fuori del contesto ospedaliero, oltre che di consulente del medico di reparto nei casi di ricovero del paziente.
Va inoltre precisato che, in realtà, sarebbe meglio evitare di utilizzare l’espressione medico di base poiché trasmette né il suo ruolo di assistenza primaria, né il fatto che si occupi di medicina generale. La definizione più corretta è quella europea WONCA, cioè Medico Generale/di famiglia o medico specialistica in Medicina Generale.
Funzione del Medico di Medicina Generale
Il medico di famiglia non è altro che un medico di fiducia al quale rivolgersi per ricevere l’erogazione di cure primarie, indipendentemente dalla patologia, dal sesso e dall’età.
In relazione all’accordo collettivo nazionale (ACN) per la Medicina Generale in vigore in Italia e al codice di deontologia medica, si individuano 3 funzioni del medico di famiglia:
- MAP, Medico di Assistenza Primaria;
- MMG, Medico di Medicina Generale;
- Medico curante.
Denominazioni del medico di famiglia | Chi è e di cosa si occupa |
Medico di Assistenza Primaria (MAP) | Professionista convenzionato con la ASL per svolgere l’assistenza primaria come medico di famiglia all’interno del SSN |
Medico di Medicina Generale (MMG) | Di questa categoria fanno parte il Medico di Assistenza Primaria, il Medico di Continuità Assistenziale (la Guardia Medica), il Medico dell’Emergenza-Urgenza e il Medico addetto alla Medicina dei Servizi |
Medico curante | Si occupa di trovare, di comune accordo con il paziente, una strategia diagnostico-terapeutica. La funzione del medico curante viene svolta, a livello territoriale, dal Medico di Assistenza Primaria |
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Quali sono i compiti del medico di base
L’ACN disciplina l’attività dei Medici di Medicina Generale, in particolare con riferimento all’art. 8 del Decreto Legislativo n. 502/1992, modificato dai decreti legislativi n. 517/1993 e n. 229/1999, all’articolo art. 52.
Il Medico di Medicina Generale si occupa della promozione della salute e della prevenzione delle malattie, proponendo, di comune accordo con il paziente, cure e interventi palliativi, a seconda delle singole necessità.
Questo professionista ha la responsabilità di mantenere l’equilibrio personale e le competenze professionali, con aggiornamenti costanti sui progressi della medicina, al fine di fornire al paziente la terapia più efficace.
Tra i suoi compiti principali, ci sono quindi:
- occuparsi di diagnosticare e curare le patologie che rientrano nell’ambito della Medicina Generale, quindi che non necessitano di un ricovero prolungato in ospedale;
- la ricerca, la didattica, l’informazione sanitaria e la promozione della salute;
- la cura del paziente cronica;
- le attività di prevenzione attraverso l’individuazione e l’eliminazione di eventuali fattori di rischio;
- la terapia del dolore e le cure palliative;
- prendersi cura del paziente al di fuori dell’ambito ospedaliero, in qualità di medico curante.
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Medico di Medicina Generale (medico di base): ruolo giuridico
In base alla tipologia di prestazione offerta, il Medico di Medicina Generale ha anche un ruolo giuridico, che può essere duplice, ovvero come Medico di Assistenza Primaria del SSN e come Medico di Medicina Generale libero professionista.
Nel primo caso, assume il ruolo di Pubblico Ufficiale. Le prestazioni fornite sono gratuite e consistono in:
- visita medica a domicilio o ambulatoriale;
- prescrizione di esami diagnostici e farmaci;
- richiesta di ricovero in ospedale;
- certificati medici o di riammissione a scuola/al lavoro;
- vaccinazioni o altre prestazioni aggiuntive.
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Il Medico di Medicina Generale che opera come libero professionista fornisce tutte le prestazioni che non rientrano nell’ambito della convenzione – di conseguenza è previsto il pagamento di una parcella.
In questo caso ricopre il ruolo di Esercente un Servizio di Pubblica Necessità. Può essere coadiuvato a un servizio di segreteria presso il proprio studio, associarsi ad altri medici e dotarsi anche di una équipe infermieristica.
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Il ruolo di Pubblico Ufficiale
A proposito di quanto appena detto, possiamo ricordare la sentenza n. 35836 del 22 febbraio 2007 con la quale la Corte di Cassazione ha stabilito il ruolo di Pubblico Ufficiale del Medico di Assistenza Primaria nell’esercizio delle sue funzioni.
Con la sentenza n. 27988/17 è stato in seguito ribadito che la qualifica di Pubblico Ufficiale è valida su tutto il territorio nazionale, in quanto il medico svolge, nell’interesse dello Stato
l’attività per mezzo di poteri pubblicistici di certificazione, che si estrinsecano nella diagnosi e nella correlativa prescrizione di esami e prestazioni alla cui erogazione il cittadino ha diritto presso strutture pubbliche ovvero presso strutture private convenzionate.
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Scelta del medico di medicina generale
Il codice di deontologia medica approvato nel 2014 dalla Federazione nazionale dei medici chirurghi e odontoiatri, ha stabilito che, come si può ben intuire, il rapporto tra il medico di famiglia e i suoi pazienti sia basato sulla fiducia tra le due parti.
Ogni cittadino ha il diritto di poter scegliere in autonomia il proprio medico di base, tra quelli convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale. Lo stesso diritto spetta anche ai cittadini extracomunitari con regolare permesso di soggiorno.
Sarà possibile scegliere all’interno del proprio Comune di residenza, oppure del domicilio temporaneo, ovvero nel luogo in cui si dichiara di restare per più di 3 mesi all’anno per ragioni differenti, quali di salute, di assistenza a un malato, di studio o lavoro.
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Nel caso del domicilio temporaneo, l’assistenza sanitaria ha una durata di 12 mesi: alla scadenza deve essere eventualmente rinnovata. Per i cittadini residenti, invece, avviene il rinnovo automatico.
Solitamente la scelta del Medico di Medicina Generale va effettuata dal vivo, recandosi presso uno degli uffici della ASL. Ci sono alcune Regioni in cui la procedura potrà essere effettuata anche online.
Ogni medico potrà assistere un numero massimo di 1.500 pazienti, con la possibilità di eventuali deroghe in presenza di circostanze particolari.
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Cambio medico di base
Sarà possibile cambiare medico in diversi casi:
- qualora il medico dovesse morire o andare in pensione;
- nell’ipotesi di cambio di Regione, che prevede lo spostamento del proprio domicilio o della residenza.
Oggi la richiesta di cambio medico può essere effettuata non solo presso uno sportello ASL, ma anche direttamente online, effettuando l’accesso con SPID a un diverso portale a seconda della Regione di residenza o domicilio temporaneo. Basterà cercare un nuovo professionista, che in genere corrisponde al medico più vicino alla propria abitazione, assicurandosi che non abbia raggiunto il numero massimo di pazienti (che come abbiamo detto è di 1.500).
Sarà necessario caricare online o presentare dal vivo presso uno sportello ASL:
- documento di identità in corso di validità;
- codice fiscale;
- tessera sanitaria o documento di cancellazione della ASL di provenienza, nell’ipotesi di trasferimento.
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Medico di base – Domande frequenti
Il termine medico di base, in realtà, è ormai inappropriato, nonostante sia ancora ampiamente diffuso e utilizzato. Si dovrebbe invece parlare di medico di famiglia o medico di assistenza primaria per indicare il proprio medico curante.
Il numero massimo di pazienti che può avere un medico di base è pari a 1.500, con la possibilità di eventuali eccezioni a seconda dei casi.
Un medico di base potrebbe rischiare di essere denunciato nel caso in cui dovesse rilasciare un certificato di malattia o un certificato medico per fare sport senza avere visto l’assistito di persona.
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