Vai al contenuto

Rifiutare una raccomandata è possibile?

Cosa succede nel caso in cui una raccomandata venga rifiutata: dal periodo di giacenza alle conseguenze effettive per i cittadini, ecco tutto quello che ti potrebbe servire.

rifiuto raccomandata cosa comporta

Ogni cittadino ha il diritto di rifiutare una raccomandata: si tratta di un’azione legittima, ma che prevede delle conseguenze. I documenti che vengono inviati tramite raccomandata, infatti, sono soggetti al tracciamento della consegna e all’attestazione legale dell’avvenuta spedizione, ai sensi del D.lgs. 161 del 1999.

Nel caso della raccomandata con avviso di ricevimento – nota come raccomandata A/R – viene confermata l’avvenuta ricezione tramite una cartolina firmata dalla persona che riceve la raccomandata, nella quale viene indicata la data nella quale è stata ricevuta.

Cosa succede in caso di rifiuto o di assenza da parte del ricevente della raccomandata? Analizziamo più nel dettaglio la questione, in particolar modo le situazioni più comuni nelle quali si verifica concretamente il rifiuto di una raccomandata.

Rifiutare una raccomandata: quando farlo

Appurato che il rifiuto di una raccomandata – che potrebbe contenere anche un atto giudiziario nella misura in cui potrebbe trattarsi di una cartella di pagamento inviata dall’Agenzia delle Entrate – costituisce un diritto che può essere esercitato da qualsiasi cittadino, l’azione comporta una serie di effetti collaterali.

In primo luogo, è bene sapere che il rifiuto di un documento senza valide ragioni viene considerato come accettazione. Per Legge, dunque, si ritiene che la notifica sia stata eseguita correttamente e che il destinatario sia venuto a conoscenza del contenuto della raccomandata.

Il destinatario può legittimamente rifiutare una raccomandata nel momento in cui:

  1. venga consegnata in un luogo dove il destinatario non abita più, come per esempio la casa dei suoi genitori;
  2. il nome riportato sulla busta non sia corretto.

Dal canto suo, il postino ha il diritto di cercare il destinatario di una raccomandata in un luogo diverso rispetto a quello indicato sulla busta, nel caso in cui dovesse rendersi conto che l’indirizzo è errato o il mittente ha commesso errori di stampa o battitura.

Potrebbe interessarti anche Codice raccomandata 386 atti giudiziari: cos’è e chi la manda 

si può rifiutare una raccomandata?
Consulenza Legale Online

Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato

  • +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
  • Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
  • Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere

Richiedi una Consulenza

Rifiutare una raccomandata: le conseguenze

Cosa succede nei casi in cui una raccomandata venga rifiutata, oppure in assenza del destinatario al momento della ricezione? La raccomandata viene depositata presso l’ufficio postale più vicino e a quel punto avrà inizio il cosiddetto periodo di giacenza:

  1. questo periodo ha durata di un mese;
  2. il destinatario può recarsi, entro i termini, a ritirare la raccomandata presso l’ufficio postale che viene segnato nell’avviso lasciato dal postino nella cassetta delle lettere.

Trascorso un mese di tempo, avviene la cosiddetta compiuta giacenza:

  • la raccomandata viene restituita al mittente;
  • per quanto riguarda il destinatario, si considerano compiuti gli effetti: è come se la raccomandata fosse stata effettivamente consegnata e aperta. Si parla, in questo caso, di presunzione di conoscenza, a prescindere dal fatto che la raccomandata sia stata rifiutata o che il destinatario fosse assente nel momento della ricezione.

L’ultimo punto è ribadito dallo stesso articolo 1335 del Codice Civile, nel quale viene descritto che “La proposta, l’accettazione, la loro revoca e ogni altra dichiarazione diretta a una determinata persona si reputano conosciute nel momento in cui giungono all’indirizzo del destinatario, se questi non prova di essere stato, senza sua colpa, nell’impossibilità di averne notizia”.

Cosa si può fare dopo aver rifiutato una raccomandata?

L’unico modo nel quale la raccomandata non ricevuta non viene considerata efficace nei confronti del destinatario è quello in cui si dimostri di essersi trovato in una condizione di impossibilità oggettiva – ovvero di un evento straordinario e imprevedibile – che ha impedito di venire a conoscenza del suo arrivo e del suo contenuto.

La sentenza n. 20482 della Corte di Cassazione del 6 novembre 2011 ha confermato questo punto stabilendo che la prova da fornire “deve necessariamente avere ad oggetto un fatto o una situazione che spezza o interrompe in modo duraturo il collegamento esistente tra il destinatario ed il luogo di destinazione della comunicazione e deve, altresì, dimostrare che tale situazione è incolpevole, non poteva cioè essere superata dall’interessato con l’uso dell’ordinaria diligenza”.

Quanto detto finora mette in evidenza il fatto che rifiutare una raccomandata non è una scelta per niente conveniente: il suo contenuto viene comunque considerato come notificato al destinatario e dimostrare il contrario, ovvero di essere stati in condizioni oggettive di impedimento rispetto al contenuto stesso, non è così semplice e immediato come potrebbe sembrare.

LEGGI ANCHE Residenza senza fissa dimora: requisiti e come si richiede

quando è possibile rifiutare una raccomandata

Si può rifiutare una raccomandata a mano?

La raccomandata a mano è una modalità utilizzata per consegnare comunicazioni e documenti che si differenzia dalla tradizionale raccomandata di Poste Italiane. Nel momento in cui si riceve una raccomandata a mano, sarà necessario firmare una copia del documento di avvenuta ricezione.

La differenza principale rispetto alla raccomandata ordinaria consiste nel fatto che quella a mano non sempre ha valore legale:

  • può assumere valore legale se il destinatario indica la data nella quale è stata ricevuta sul documento attestante l’avvenuta ricezione;
  • al contrario, la raccomandata A/R inviata con Poste Italiane ha sempre valore legale: questo è il motivo principale per il quale, anche in caso di rifiuto, i suoi effetti sono comunque validi.

La raccomandata a mano può essere rifiutata? Anche in questo caso, la risposta è sì, ma nel momento in cui la raccomandata non viene firmata dal suo destinatario, non potrà produrre alcun effetto.

In situazioni simili, il mittente avrà facoltà di:

  • rivolgersi a un avvocato;
  • inviare una nuova raccomandata con il servizio proposto da Poste Italiane, con il quale, anche in caso di rifiuto, il contenuto della raccomandata avrà effetto.

Potrebbe interessarti anche Come capire se un atto giudiziario è una multa?

Si può rifiutare un atto giudiziario?

Come funziona, invece, il caso della ricezione e del possibile rifiuto di un atto giudiziario? In genere, la notifica di documenti di questo tipo viene effettuata da parte di un ufficiale giudiziario – ai sensi dell’articolo 137 del Codice di Procedura Penale – che consegna l’atto giudiziario a mani proprie presso l’indirizzo del destinatario.

A differenza del postino, l’ufficiale giudiziario deve consegnare l’atto giuridico presso l’indirizzo che è riportato sulla busta e, qualora si rendesse conto che si tratti di un indirizzo errato, non potrebbe cercare il destinatario in un luogo diverso rispetto a quello che è stato indicato.

Se non è possibile consegnare il documento, per rifiuto, irreperibilità o per incapacità del destinatario, l’ufficiale giudiziario:

  • deposita la copia nella casa del Comune nella quale deve essere eseguita la notificazione;
  • affigge un avviso relativo alla notificazione presso l’abitazione, l’ufficio o l’azienda del destinatario;
  • informa ulteriormente il destinatario con una raccomandata informativa A/R, che prende il nome di CAN, ovvero comunicazione di avvenuta notifica.

Il destinatario ha a sua disposizione 10 giorni dalla notifica per ritirare l’atto.

LEGGI ANCHE Raccomandata atto giudiziario market 647: cosa può essere?

rifiuto raccomandata conseguenze

Notifica ricezione atto giudiziario

La notifica di ricezione di un atto giudiziario al destinatario può essere inviata anche facendo ricorso al servizio postale. In questo caso:

  • l’ufficiale giudiziario scrive la relazione di notificazione sia sull’originale sia sulla copia dell’atto;
  • la copia viene inviata al destinatario con l’originale in allegato, tramite piego raccomandato con avviso di ricevimento;
  • nel caso in cui il piego viene rifiutato o l’agente postale è impossibilitato nel consegnarlo, allora viene depositato lo stesso giorno presso l’ufficio postale che avrebbe dovuto occuparsi della consegna.

Il destinatario viene a questo punto informato con una notifica inviata con lettera raccomandata A/R, in busta chiusa, circa la presenza di un piego depositato presso l’ufficio postale:

  • avrà a sua disposizione ben 6 mesi di tempo per ritirare il piego presso l’ufficio postale;
  • se si presenta entro 10 giorni dall’inizio della giacenza del piego, la notifica si considera eseguita con il ritiro del pacco;
  • se non si presenta entro il termine previsto, invece, si verifica la compiuta giacenza: il piego resta nell’ufficio postale per sei mesi, durante i quali il ritiro potrà essere effettuato in qualsiasi momento;
  • una volta trascorsi i 6 mesi di tempo, il piego viene restituito al mittente.

Ti consigliamo di leggere anche Il postino è un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio?

Rifiutare una raccomandata – Domande frequenti

Posso rifiutare una raccomandata?

I cittadini hanno il diritto di rifiutare una raccomandata qualora sulla busta sia presente un errore, per esempio relativo al nome e cognome del destinatario, oppure quando venga riportato un indirizzo che non corrisponde a quello in cui il destinatario abita effettivamente.

Cosa rischio se rifiuto una raccomandata?

Posto che rifiutare una raccomandata è un diritto del cittadino, farlo non è una scelta azzeccata. Questo perché la mancata accettazione di una raccomandata non ne annulla gli effetti: il documento si considera valido e mantiene il suo valore legale, anche perché nonostante il destinatario non abbia avuto accesso effettivo al suo contenuto, nella pratica vige il principio della presunzione di conoscenza.

Quanto dura il periodo di giacenza di una raccomandata?

Il periodo di giacenza nel caso di mancata ricezione per assenza o per rifiuto di una raccomandata ha la durata di un mese, durante il quale il documento viene depositato presso l’ufficio postale. Nel caso degli atti giudiziari, invece, il periodo di giacenza ha una durata di 6 mesi. I termini corrispondono al lasso di tempo entro il quale il destinatario dovrebbe effettuare il ritiro.

Cosa succede al termine del periodo di giacenza?

Il periodo di giacenza durante il quale è possibile ritirare una raccomandata termina dopo un mese: allo scadere del termine inizia la compiuta giacenza e la lettera viene restituita al mittente.

Consulenza Legale Online

Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato

  • +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
  • Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
  • Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere

Richiedi una Consulenza

Immagine profilo autore
Maria Saia
Esperta di diritti delle donne
Ha respirato per più di 20 anni la stessa aria di Falcone e Borsellino e ne condivide, ancora oggi, il sogno utopico di un mondo senza mafie e ingiustizie. Non a caso, “È la giustizia, non la carità, che manca nel mondo” è una delle sue citazioni preferite. Su deQuo, scrive di bonus e agevolazioni statali e di diritti della persona - in particolare, di diritti delle donne.
Cerca
Effettua una ricerca all'interno del nostro blog, tra centinaia di articoli, guide e notizie
Ti serve il parere di un Avvocato sull'argomento?
Prova subito il nostro servizio di consulenza online. Più di 3000 avvocati pronti a rispondere alle tue richieste. Invia la tua richiesta.
Richiedi Consulenza

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter settimanale per ricevere informazioni e notizie dal mondo legal.

Decorazione
Hai altre domande sull'argomento?
Se hai qualche dubbio da risolvere, chiedi una consulenza online a uno dei nostri Avvocati
Richiedi Consulenza

Altro su Diritto dei trasporti e della navigazione

Approfondimenti, novità e guide su Diritto dei trasporti e della navigazione

Leggi tutti
danno da vacanza rovinata
08 Settembre 2025
Il "danno da vacanza rovinata" scaturisce nel momento in cui, per circostanze di diverso tipo, un viaggio organizzato con un operatore turistico non va come dovrebbe. In casi simili, è possibile tutelarsi e ottenere un risarcimento, ai sensi dell'art. 2059 del Codice civile. Ci sono, ovviamente, delle condizioni da rispettare…
alcolock
29 Luglio 2025
Il decreto attuativo sull’alcolock è entrato in vigore, dopo la sua pubblicazione in GU.  L’alcolock diventa così obbligatorio per i recidivi.  Deve essere installato sulle loro auto, rivolgendosi a installatori autorizzati, e prevede il blocco del motore se vengono rilevate tracce di alcol.  Uno dei punti dei quali si è…
codice della strada novità stato alterazione cannabis
05 Giugno 2025
Il nuovo Codice della strada è entrato in vigore lo scorso 14 dicembre 2024. Tra le norme che hanno suscitato più scalpore e opposizione, c'è quello sulla sospensione della patente per consumo di cannabis in assenza di uno stato di alterazione. La circolare dei ministeri dell’Interno e della Salute dell’11…
nuovo codice della strada cannabis
04 Marzo 2025
La mancanza dello stato di alterazione non rappresenta più una scriminante se si viene fermati alla guida. Basta, infatti, essere positivi a un test salivare che rilevi la presenza di THC nel corpo per andare incontro a sanzioni di diverso tipo. La nuova norma prevista nel Codice della Strada è…
incidente cosa fare se la controparte dichiara il falso
28 Ottobre 2024
Accordarsi dopo un incidente stradale non è mai semplice. Potrebbe infatti succede che la controparte dichiari informazioni non veritiere sull'accaduto. Dalla denuncia cautelativa al disconoscimento del sinistro, ci sono diverse cose che puoi fare per tutelarti. Immagina di fare un incidente stradale alla guida della tua vettura: sei perfettamente consapevole…
ricorso multa per eccesso velocità
06 Settembre 2024
Le sanzioni amministrative per eccesso di velocità sono quelle maggiormente ricevute dagli automobilisti. Ci sono alcuni casi in cui è possibile contestarle. Ci si dovrà rivolgere al Prefetto o al Giudice di pace. Tra le multe che gli automobilisti ricevono con maggiore frequenza, troviamo le sanzioni amministrative per eccesso di…