Scatto di anzianità: esempio, a quanto ammonta e quando si perde
Quando scatta l'anzianità sul lavoro, quindi si riceve in automatico un aumento di stipendio in busta paga? Chi ne ha diritto? Quali sono i casi in cui lo scatto maturato si perde? Vediamolo insieme.
- Gli scatti di anzianità (o scatti di livello) rappresentano degli aumenti della retribuzione del lavoratore.
- Si chiamano scatti di anzianità perché dipendono dagli anni di servizio svolti presso lo stesso datore di lavoro.
- I singoli scatti di anzianità vengono stabiliti, in termini di numero massimo e cadenza, dai contratti collettivi nazionali.
Tra i termini che vengono adoperati nel mondo del lavoro, potreste aver già sentito nominare l’espressione “scatto di anzianità“. Per esempio, potrebbe essere capitato che vostra madre, che lavora a scuola da più di 30 anni, abbia ottenuto un aumento di stipendio, che, in questo specifico caso, è ben diverso dalla promozione.
Come’è noto, un qualsiasi rapporto di lavoro da dipendente, a prescindere dalla tipologia di inquadramento e dalla durata, è regolato da un contratto nazionale, all’interno del quale sono previsti vari livelli. Dal livello, deriva lo stipendio che si dà al lavoratore.
Quali sono, invece, i fattori che determinano lo scatto di anzianità? Quando avviene il primo scatto di livello e chi lo decide? Di quanto dovrebbe aumentare lo stipendio? Iniziano a rispondere a queste domande partendo dal definire cosa sia uno scatto di anzianità.
Scatto di anzianità: cos’è
Uno scatto di anzianità è una voce che viene indicata sulla busta paga del lavoratore per indicare un aumento di stipendio. Tale incremento si verifica dopo diversi anni di lavoro presso un solo datore di lavoro, che potrebbe essere un ente pubblico, così come un’azienda privata.
Alla base di uno scatto di livello c’è l’assunto che se un lavoratore è impiegato per tutta la vita nella stessa mansione e azienda, la qualità e l’efficienza del suo lavoro dovrebbero migliorare, sostanzialmente per due motivi:
- l’età;
- l’esperienza.
Per rispondere alla domanda Chi decide lo scatto di anzianità, nella pratica si dovrà fare riferimento al contratto collettivo nazionale del lavoro sottoscritto (CCNL commercio, metalmeccanico, giusto per fare qualche esempio), quindi non esiste una regola valida per tutti.
Potrebbe interessarti anche Ferie non godute: si perdono?
Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato
- +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
- Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
- Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere
Come funzionano gli scatti in busta paga?
Il proprio contratto lavorativo indicherà:
- qual è il numero massimo di scatti di anzianità che si potranno avere;
- dopo quanto tempo si matura uno scatto di livello;
- se nel calcolo saranno conteggiati i periodi di assenza del lavoratore.
Lo scatto di anzianità rappresenta, in un certo senso, una sorta di premio per il lavoratore: l’azienda gli riconosce un aumento in busta paga come forma di gratificazione per il lavoro che ha svolto negli anni. Si tratta anche di un ringraziamento per avere scelto di lavorare sempre nello stesso posto, senza avere mai cambiato.
Gli scatti di anzianità possono avvenire, in relazione al contratto sottoscritto, ogni 2 anni, ogni 3 anni, ma anche in un range che va da un minimo di 5 a un massimo di 15 anni di attività lavorativa.
Solitamente, tale aumento si applica ai lavoratori che hanno un contratto a tempo indeterminato, ma esistono comunque delle eccezioni, per esempio nel settore tessile e dell’abbigliamento. Anche i lavoratori con un contratto part-time hanno diritto agli scatti di anzianità, che saranno ovviamente commisurati alla loro retribuzione.
Non si prevedono scatti di anzianità, invece, per:
- i lavoratori autonomi;
- tirocinanti e stagisti;
- i collaboratori coordinati e continuativi.
Potrebbe interessarti anche Cos’è il contratto di somministrazione
Calcolo scatto di anzianità
La maturazione dello scatto di anzianità parte dalla data di assunzione del lavoratore, con aumento effettivo che scatta dal mese successivo a quello in cui si raggiunge effettivamente il termine previsto.
Volendo fare un esempio, se un lavoratore che è stato assunto il 1° novembre 2021 ha diritto a uno scatto di anzianità il 31 ottobre 2023, l’aumento in busta paga arriverà nel mese di novembre 2023.
Nel calcolo vengono incluse anche le ferie, la malattia e la maternità, i congedi e le aspettative, ovvero quei giorni in cui si è comunque tenuti alla retribuzione del lavoratore. L’ammontare dello scatto, poi, dipende sempre dal singolo contratto collettivo nazionale. Può essere delineato per livelli di inquadramento o per qualifiche.
L’importo potrà essere calcolato:
- come quota fissa;
- come percentuale a partire dalla busta paga base, che comprende anche l’indennità di contingenza.
Per vedere la presenza di uno scatto di anzianità in busta paga, che in alcuni casi corrisponde a una percentuale del 4% della paga minima, si dovrà sommare il valore dello stipendio di partenza, più l’indennità di contingenza ed eventuali elementi terzi che fanno parte della propria retribuzione, e verificare che sia anche presente la percentuale applicata alla paga minima prevista da contratto.
Il calcolo degli scatti di livello prende anche in considerazione eventuali periodi di aspettativa non retribuita, nell’ipotesi in cui siano state svolte funzioni pubbliche elettive, ma anche i periodi di servizio militare e cassa integrazione guadagni.
LEGGI ANCHE Categorie protette sul lavoro: chi sono
Scatto di anzianità e passaggio di qualifica
Abbiamo detto che gli scatti di anzianità servono a premiare i lavoratori che hanno raggiunto un certo livello di esperienza e che, proprio in relazione alla professionalità data dagli anni, hanno maggiori probabilità di cambiare lavoro, ottenendo fin da subito uno stipendio più elevato.
Il lavoratore potrà verificare la presenza degli scatti di anzianità in busta paga e avrà il diritto di chiedere informazioni al proprio datore di lavoro qualora non fossero presenti, nonostante siano stati maturati.
Considerato che lo scatto di anzianità è un diritto del lavoratore che rispetta i requisiti sopraelencati, se ti trovassi in difficoltà con il tuo datore di lavoro, ti invitiamo a chiedere la consulenza di un avvocato del lavoro, specialista che potrà sicuramente aiutarti a risolvere la questione, anche in tempi brevi. Per saperne di più, consulta gli avvocati disponibili su deQuo e valuta la possibilità di richiedere una consulenza legale online.
Quando si perdono gli scatti di anzianità
Cosa succede nel caso di passaggio di qualifica? Nella pratica, lo scatto di anzianità sarà assorbito nell’aumento di stipendio ottenuto. Quindi questa ipotesi rappresenta un caso in cui si perderà lo scatto di anzianità maturato, altrimenti si rischierebbe di andare incontro a un doppio aumento in busta paga.
In questa evenienza, lo stipendio potrebbe restare lo stesso, ma potrebbe anche paradossalmente diventare più basso. Proprio per evitare di piombare in una simile casistica, il datore di lavoro dovrà garantire un superminimo in busta paga in modo che il lavoratore abbia uno stipendio congruo e non inferiore a quello precedente. Così facendo non violerebbe il principio della irriducibilità della retribuzione.
Tuttavia, ci sono anche alcuni contratti collettivi che prevedono la continuità degli scatti maturati anche nel caso in cui ci dovesse essere un passaggio di qualifica. Il nuovo scatto viene calcolato sommando il valore totale di tutti gli scatti maturati e dividendolo per l’importo del nuovo scatto.
Ricordiamo che:
- lo scatto di anzianità è assorbibile, ovvero una cifra che diminuisce in base all’aumento derivante da un rinnovo, un passaggio di livello, una nuova voce nella retribuzione;
- il superminimo non è assorbibile.
Potrebbe interessarti anche Licenziamento per giusta causa: cos’è e come funziona
Esempio scatti di anzianità
Prendiamo come esempio il contratto collettivo del commercio, che prevede degli scatti di anzianità ogni 3 anni, per un totale massimo di 10 scatti.
Se un dipendente è stato assunto il 1° gennaio 2020, il suo primo scatto sarà maturato a gennaio 2023, mentre il secondo arriverà nel gennaio del 2026 e così via. Vediamo a quanto ammontano gli scatti in questo specifico CCNL.
Livello contrattuale | Importo scatto di anzianità |
VII Livello | 19,47 euro |
VI Livello | 19,73 euro |
V Livello | 20,30 euro |
IV Livello | 20,66 euro |
III Livello | 21,95 euro |
II Livello | 22,83 euro |
I Livello | 24,84 euro |
Quadro | 25,46 euro |
Anzianità di servizio in caso di riassunzione
Cosa succede nell’ipotesi di riassunzione del lavoratore? L’azienda o il CCNL non prevedono alcun obbligo in merito agli scatti di anzianità che erano stati maturati in precedenza.
Tuttavia, il lavoratore avrà il diritto di chiedere l’applicazione dei precedenti scatti di anzianità al datore di lavoro. Potrà farlo sia in forma orale, sia in forma scritta, inviando una PEC oppure una raccomandata con ricevuta di ritorno.
L’azienda potrà decidere di:
- rifiutare il riconoscimento degli scatti maturati in passato;
- riconoscere una parte degli scatti maturati, a titolo di superminimo;
- concedere per intero al lavoratore tutto quello che aveva nel precedente contratto di lavoro.
Scopri di più nella nostra guida sul Mobbing sul lavoro: come tutelarsi in caso di problemi
Scatti di anzianità – Domande frequenti
L’aumento dello stipendio con lo scatto di anzianità dipende dal singolo contratto collettivo nazionale, in cui vengono stabiliti importi e tempistiche di maturazione.
Lo scatto di anzianità può essere facilmente individuabile in busta paga, in quanto viene indicato nell’apposito cedolino accanto alla paga base e all’indennità di contingenza.
Le regole che determinano il modo in cui avviene lo scatto di anzianità dipendono dal singolo contratto collettivo nazionale.
Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato
- +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
- Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
- Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere