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Riforma test esame di medicina 2025/2026: cosa cambia da settembre

Il test di medicina sarà abolito nel 2025? Sì, in base al quanto previsto dalla riforma approvata dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Ecco cosa cambia.

test medicina
  • L’accesso ai corsi di laurea in Medica, Odontoiatria e Veterinaria va incontro a uno stravolgimento epocale.
  • Dal 2025, infatti, il test di Medicina non ci sarà più.
  • Sarà però sostituito da un “semestre filtro” in cui va avanti solo chi supera gli esami previsti, ottenendo almeno 18 CFU.

Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha definito la riforma del sistema di accesso ai corsi di laurea magistrale in Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria e Medicina veterinaria una vera rivoluzione. 

Al centro di questo cambiamento atteso da tempo, che porterà a superare il numero chiuso, abbandonando definitivamente i test di ingresso in Medicina, ci sono loro: quei ragazzi e ragazze i cui sogni sono stati spezzati a metà da un sistema che, fin da subito, ha chiuso loro le porte di ingresso invece di aprirle verso il futuro. Almeno finora.

Riuscirà questa riforma a rispondere alla carenza di camici bianchi nel nostro Paese, e a formare, nei prossimi 7 anni, 30.000 medici in più, grazie anche ai maggiori investimenti nel settore? Staremo a vedere: intanto capiamo cosa succederà a chi deciderà di fare medicina dal prossimo settembre 2025.

Come funzionerà il test Medicina 2025?

Se fino allo scorso anno gli studenti desiderosi di entrare in medicina passavano l’estate a studiare gli argomenti del test di ingresso, spendendo quattrini, tempo e fatica su libri progettati ad hoc e corsi a pagamento (anche piuttosto dispendiosi) le cose, per i nuovi aspiranti medici (e per chi ancora non ce l’ha fatta, finora) sono destinare a mutare. 

L’anno accademico 2025/2026 si apre, infatti, con una svolta: l’eliminazione del numero chiuso, con l’abolizione del test di ingresso. I tanto temuti test hanno generato, negli anni, più ricorsi al TAR che una formazione di eccellenza tra i giovani studenti di medicina & co. 

Così, con la legge delega approvata l’11 marzo 2025 dalla Camera dei Deputati, l’accesso ai corsi di laurea in Medicina, Odontoiatria e Veterinaria viene radicalmente modificato, a partire dall’abrogazione dei posti limitati a inizio semestre . Ma quali sono le nuove regole in assenza di test di ammissione?

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riforma medicina 2025
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Riforma corsi di laurea medicina: cosa prevede

Cosa succede, quindi, ora che il test per diventare medico in Italia è stato messo da parte, almeno per il momento? Partiamo dall’inizio dell’anno accademico: i primi 6 mesi dei corsi di laurea di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria saranno liberi per chiunque voglia frequentarli. 

Seguirà l’obbligo, sempre a inizio anno, di doppia iscrizione. Come si può ben immaginare, non ci si dovrà immatricolare, al contempo, a Medicina e a un corso di laurea che non ha niente a che vedere con le professioni sanitarie – tipo lingue. 

La doppia iscrizione si riferisce a un corso che possa essere davvero alternativo, nel senso che, quantomeno all’inizio, si devono dare gli stessi esami, in modo tale da poterli eventualmente riconvertire. Si tratta, dunque, di altri corsi che rientrano nell’area sanitaria o biomedica

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Come funziona il “semestre filtro”?

I primi 6 mesi costituiranno, in pratica, un vero e proprio semestre filtro. Chi riuscirà a superare gli esami previsti – biologia, chimica e fisica – otterrà i CFU necessari per andare avanti. 

Chi, invece, non riuscirà a farcela, quindi non avrà abbastanza crediti formativi, potrà comunque non perdere i CFU maturati, che vengono quindi riconosciuti, ma continuare a studiare per il secondo corso al quale si è iscritto a inizio anno, appartenente all’area sanitaria, biomedica, farmaceutica o veterinaria

esame medicina riforma

Il decreto alla base della riforma non ha ancora fissato il numero esatto degli esami da superare, ma ha stabilito che si devono ottenere almeno 18 CFU. Chi ci riesce:

  • accede al secondo semestre;
  • entra a far parte di una graduatoria di merito elaborata dal MIUR. In relazione al suo punteggio, gli/le si assegna una sede tra quelle che ha indicato al momento dell’iscrizione. 

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Il semestre filtro può essere ripetuto? 

Sono stati previsti tre tentativi per provare a superare il semestre filtro, quindi ogni studente/studentessa potrà tentare di intraprendere la carriera di medica per tre volte. Viene anche concessa la possibilità di rinunciare al voto di un esame prima che venga stilata la graduatoria di merito nazionale. 

Queste regole, comunque, non saranno applicate alle università private (quindi non statali) legalmente riconosciute, né ai corsi di laurea in inglese. Le modalità di accesso a questi atenei saranno delineate con un successivo decreto. 

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test di ingresso a medicina abolito

Abolizione test: medicina diventerà più facile? 

Sono in tanti a chiedersi se questa riforma renderà i corsi di laurea in ambito medico più semplici rispetto al passato. In merito, si possono fare alcune considerazioni. In primo luogo, il fatto che non ci sia più un test di ingresso rende l’accesso un po’ più democratico

Spesso, infatti, le persone che riuscivano a superarlo non erano sempre le più meritevoli, ma quelle che, grazie alle loro possibilità economiche, avevano potuto frequentare corsi di preparazione all’esame – solitamente molto costosi. 

Adesso che tutto questo non ci sarà più, si aprono nuovi scenari in cui si prospetta che, chi andrà avanti superando fin da subito tutti gli esami, sia davvero un soggetto impegnato e volenteroso. Magari stanco di vedere l’ennesimo episodio di Dottor House e bisognoso di mettersi alla prova sul campo.

Approfondisci leggendo Come diventare avvocato in Italia

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Maria Saia
Esperta di diritti delle donne
Ha respirato per più di 20 anni la stessa aria di Falcone e Borsellino e ne condivide, ancora oggi, il sogno utopico di un mondo senza mafie e ingiustizie. Non a caso, “È la giustizia, non la carità, che manca nel mondo” è una delle sue citazioni preferite. Su deQuo, scrive di bonus e agevolazioni statali e di diritti della persona - in particolare, di diritti delle donne.
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