Vendite su Etsy e Vinted: si pagano imposte?
Vendere online, ormai, è molto semplice, grazie ad app come Vinted o Etsy. Come funzionano? È necessario pagare imposte? Si deve aprire la partita IVA? Scoprilo leggendo la nostra guida sulla tassazione delle vendite online.
- Chi vende online, al pari di chiunque altro svolga un’attività di vendita, è tenuto a pagare delle imposte e aprire una partita IVA.
- Infatti, anche chi vende online è soggetto agli stessi obblighi fiscali vigenti, anche se sono previsti regimi semplificati.
- Negli ultimi anni, sono divenute particolarmente famose le piattaforme per il vintage o deputate alla vendita di beni di seconda mano. Tra questi rientrano Etsy e Vinted.
Quante volte avrai visto la pubblicità in TV di Vinted? Vinted è un piattaforma dove chiunque può vendere beni di seconda mano. Non è una novità sul panorama dei siti di e-commerce: oramai, sono moltissimi a dare tale possibilità.
In questo articolo, ad esempio, ci soffermeremo sia su Etsy che su Vintend: anche chi vende online tramite queste piattaforme è tenuto a pagare le imposte, se svolge tale attività abitualmente o professionalmente.
Nel seguente articolo, prima ti spiegheremo come funzionano Etsy e Vinted, poi ci soffermeremo sugli adempimenti necessari da rispettare per essere in regola con il Fisco.
Vendere su Etsy e su Vinted: come funziona
Negli ultimi anni è diventato piuttosto comune vendere online oggetti di propria produzione o semplicemente vecchi vestiti o scarpe, che non ci servono più. Per esempio, piuttosto nota è l’app Vinted, pensata per chi intende vendere il proprio usato e divenuta sempre più famosa e utilizzata.
Etsy, invece, è un e-commerce dedicato alla vendita di prodotti fatti a mano o vintage. È un sito che consente di entrare in contatto con piccoli artigiani, che realizzano i propri prodotti con cura e anche molta creatività.
Gli articoli in vendita spaziano in una vasta gamma: gioielli, borse, decorazioni, arredamento, ecc. Per quanto riguarda gli articoli vintage, è necessario certificare che essi abbiano almeno 20 anni. Anche se meno conosciuto in Italia, Etsy è ormai paragonabile a colossi come Amazon e eBay.
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Come funziona Vinted?
Vinted è una delle principali applicazioni per vendere e acquistare vestiti e capi di abbigliamento usati. A differenza di Depop, a pagamento, Vinted è completamente gratuita. È sufficiente iscriversi e caricare una foto per iniziare a vendere. In genere, è la piattaforma stessa che ti consiglia il prezzo per i capi che metti in vendita.
Tuttavia, gli utenti possono chiedere un ulteriore sconto. Si instaura proprio una trattativa telematica con l’utente, che offre una cifra: il venditore può accettare o rilanciare.
Sull’app, potrai trovare:
- abbigliamento, calzature e accessori per donna, uomo e bambino;
- giocattoli per bambini, mobili e attrezzature per l’infanzia;
- cosmetici, prodotti di bellezza e gadget di bellezza;
- accessori tecnologici, come cuffie, smartwatch, custodie per telefoni e articoli simili;
- articoli per la casa come tessuti, stoviglie e accessori per la casa;
- libri.
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Per creare l’account su Vinted:
- Vai su www.vinted.it oppure scarica l’app gratuita da AppStore o PlayStore;
- Clicca sulla voce Iscriviti a Vinted;
- Scegli se iscriverti alla piattaforma con Facebook, Google oppure con la tua email;
- Scegli un nome utente e seleziona l’apposita spunta se desideri iscriverti alla newsletter di Vinted;
- Clicca sul pulsante Iscriviti;
- Accetta l’informativa privacy.
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Come funziona Etsy?
Etsy, invece, è una sorta di mercatino online, dove puoi trovare pezzi unici, fatti a mano o vintage. Nasce nel 2005, ma è, ad oggi, una della piattaforme più comuni attualmente in circolazione, soprattutto nel settore. Se rispettate le condizioni, cioè che siano venduti prodotti fatti a mano o vintage, allora, potrai decidere di aprire facilmente il tuo shop.
Quindi, devi per prima cosa iscriverti. Dopodiché, dovrai accedere alla homepage di Etsy, fare clic su Vendere su Etsy e poi su Apri il tuo negozio Etsy. Sarai guidato attraverso il processo di creazione delle impostazioni del tuo negozio, compresa l’impostazione della lingua, del tipo di valuta e della posizione.
Potrai inserire il nome del tuo negozio o del tuo marchio, inventando un nome o utilizzandone uno già esistente (si raccomanda, tuttavia, di non superare i 20 caratteri). Dovrai anche scegliere il tipo di negozio Etsy desiderato, personalizzare le impostazioni, anche per scegliere un aspetto specifico e soprattutto che sia in grado di contraddistinguerlo.
Diverso dal nome è il titolo, che consiste in una breve descrizione di ciò che il tuo shop intende offrire. Il titolo deve essere informativo e, ancora una volta, rispettare le logiche SEO. Potrai anche impostare un messaggio istantaneo da inviare in automatico agli utenti. Infine, dovrai selezionare le modalità di pagamento.
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Quando è necessario aprire una Partita IVA per vendere online?
Come abbiamo evidenziato, tra Vinted e Etsy c’è una sostanziale differenza, non solo per oggetto. Infatti, Vinted è finalizzato ad una vendita, tendenzialmente, saltuaria; mentre, Etsy è finalizzato ad un’attività di vendita abituale e professionale. Ci sono, quindi, anche alcune differenze dal punto di vista della procedura da applicare e delle regole da scegliere.
In specie, se la vendita è abituale deve essere aperta la partita IVA. Quindi, se intendi aprire uno shop su Etsy, dovrai aprire una partita IVA, con ogni probabilità. Anche se apri un profilo Vinted, però, potresti essere tenuto a dotarti della partita IVA, se la tua vendita diventa abituale.
Non c’è un limite di reddito, ma dipende dall’abitualità con cui viene svolta l’attività in questione. Possiamo distinguere alcuni concetti per stabilire quando la vendita è abituale o professionale, cioè:
- la continuità e l’abitualità dell’esercizio dell’attività (quindi l’esposizione degli oggetti, come numero e durata);
- la professionalità e l’esercizio in forma organizzata dell’attività. Per esempio, se ti fai pubblicità, stai esercitando attività commerciale.
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Come si apre una partita IVA?
Come abbiamo detto nei precedenti paragrafi, quindi, è possibile che sia necessario aprire una partita IVA, se si svolge un’attività abituale o professionale. Tale operazione implica degli adempimenti che devono essere effettuati dal venditore.
In particolare, deve essere comunicato un modulo all’Agenzia delle Entrate, alcuni documenti dovranno poi essere presentati all’INPS, alla Camera di Commercio e al Comune. Nel modello da inviare all’Agenzia, deve essere indicato il codice ATECO – nel caso di specie, dovrebbe essere quello per la vendita diretta o indiretta: 47.91.10.
In questa sede, è poi necessario scegliere il regime fiscale da applicare, per il calcolo delle imposte e la fatturazione. I regimi tra cui puoi scegliere sono:
- il regime forfettario, per guadagni annui lordi fino a 85.000 euro;
- il regime della contabilità semplificata.
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Regime forfettario
Il regime forfettario è un regime fiscale per le imprese e i professionisti di minori dimensioni. Questo regime presuppone l’applicazione della c.d. “flat tax” per le partite IVA, che prevede agevolazioni fiscali e contributive, a patto di rispettare i requisiti di accesso e permanenza nel regime.
Requisito | Descrizione |
Limite di ricavi o compensi | Non superiore a € 85.000 (ragguagliati ad anno) |
Spese per lavoro accessorio, dipendente o collaboratori | Ammontare complessivamente non superiore a 20.000 euro lordi |
Beni strumentali | Nessuna condizione richiesta |
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Vendite su Etsy e Vinted – Domande frequenti
Sia Vinted che Etsy sono delle piattaforme per la vendita online. Etsy è dedicata alla vendita di prodotti fatti a mano o vintage. Vinted è destinata alla vendita di beni di seconda mano.
Sia Vinted che Etsy sono piattaforme gratuite, dove gli utenti possono pubblicare i propri prodotti in vendita.
Se l’attività di vendita è abituale o professionale, si deve aprire una partita IVA e saranno pagate le imposte e i contributi secondo il regime prescelto.
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