Violenza psicologica in famiglia, sul lavoro, sui figli: quando è reato e come denunciare
Sulle donne, sui figli, sul lavoro: come aiutare una persona vittima di violenza psicologica? Ecco quali sono i reati per i quali può essere punita e cosa fare per difendersi, con il supporto della legge.
- La violenza psicologica è una forma di violenza davvero molto subdola, che crea ferite invisibili in chi la subisce, ferite sanguinano allo stesso modo di quelle prodotte dalla violenza fisica.
- Proprio per questa sua caratteristiche intrinseca, non è affatto semplice riuscire a dimostrarla.
- Ci sono però diversi strumenti legali che possono aiutare chi la vive o l’ha vissuta, in particolare nei casi in cui si configura in alcuni dei reati del codice penale, come quello dei maltrattamenti in famiglia.
Accanto alle forme di violenza esplicita, che lascia segni tangibili sul corpo e che è facile da dimostrare, esiste un’altra forma molto più subdola, che viene vissuta ogni giorno di migliaia di persone: la violenza psicologica.
Anche la violenza psicologica è reato e può essere denunciata alla Procura della Repubblica, sebbene riuscire a provare la sua esistenza non è sempre facile.
In questa guida prenderemo in esame quali sono i modi attraverso i quali si può subire violenza psicologica e come chiedere aiuto rivolgendosi alle autorità competenti affinché venga punita.
Violenza psicologica: quando è reato?
Insulti, accusa continue, mancanza totale di rispetto, svalutazione, menzogne dette con fini manipolatori, offese immotivate, ricatti emotivi ripetuti e interrotti, controllo della propria libertà personale: sono solo alcuni esempi delle forme più diffuse di violenza psicologica, quelle che si potrebbe aver subito per anni in modo inconsapevole.
La violenza psicologica non viene definita in modo esplicito nel Codice penale con la denominazione di “reato di violenza psicologica”. Tuttavia, a seconda del modo in cui viene perpetrata, può rientrare nelle seguenti tipologie di reato:
Spesso chi subisce violenza psicologica, a prescindere dal fatto che sia una donna o un uomo, tende a non denunciare l’accaduto per paura di possibili ritorsioni, soprattutto quando la violenza viene subita in famiglia. In questo contesto, oltre a non voler denunciare una persona con la quale si ha un legale affettivo, accade qualcosa di molto più pericoloso: non si ha neanche la percezione di aver subito degli episodi di violenza psicologica, in quanto la si considera la norma.
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Violenza psicologica nel Codice penale
La violenza psicologica si può manifestare in modi diversi: per esempio, nel reato di maltrattamenti in famiglia, disciplinato dall’articolo 572 del Codice penale, nel quale ci possono essere violenze non solo di tipo fisico ma anche, per l’appunto, psicologico all’interno del nucleo familiare.
Il reato di minaccia, punito dall’articolo 612 del Codice penale, consiste proprio in una violenza che si manifesta tramite le parole che vengono rivolte alla vittima, incutendo in lei dei timori, come quello di poter perdere la vita.
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Troviamo poi:
- il reato di violenza privata (art. 610 c.p.), che si manifesta con la violazione della libertà personale, ovvero quando una persona si sente costretta, da violenza o minaccia, a fare o non fare qualcosa;
- il reato di stalking (art. 612 bis c.p.) nel quale invece la violenza psicologica viene procurata attraverso atti persecutori, minacce e molestie perenni che provocano in chi le subisce uno stato di agitazione tale da suscitare un fondato timore per la propria incolumità, al punto da essere costretta a dover modificare le proprie abitudini di vita.
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Come difendersi dalla violenza psicologica
Come si reagisce alla violenza psicologica e come si denuncia un abuso emotivo? Trovando il coraggio di denunciare quanto vissuto alla Procura della Repubblica e cercando di non far passare troppo tempo perché quando si tratta di violenza la situazione potrebbe degenerare nel giro di pochissimo tempo.
La violenza psicologica non è facile da dimostrare a differenza la violenza fisica, ma è possibile comunque reperire le prove necessarie che potranno essere utili a confermare il contenuto delle proprie denunce davanti al giudice.
Quali sono le prove che si possono usare per dimostrare la violenza psicologica? Si tratta, per esempio:
- di fotografie che sono state ottenute in modo legale;
- di testimonianze da parte di persone fidate che hanno assistito agli episodi di violenza;
- delle registrazioni delle telefonate della persona che continua a disturbare la vittima in modo costante, che sono legali anche senza il consenso della persona contro cui devono essere utilizzate o dell’autorizzazione preventiva del giudice o della polizia;
- delle registrazioni di video che dimostrino i comportamenti persecutori nei confronti della vittima;
- degli screenshot dei messaggi ricevuti, per esempio su WhatsApp o su altri servizi di messaggistica istantanea.
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Denuncia per violenza psicologica
La violenza psicologica può essere denunciata rivolgendosi direttamente alle Forze dell’ordine, oppure, nel caso in cui si avessero difficoltà motorie, chiamando il numero 113 per richiedere il servizio di denuncia a domicilio.
Ricordiamo poi che esiste un apposito numero che è possibile contattare 24 ore su 24, dedicato alle vittime di violenza psicologica e di stalking: 1522, disponibile gratuitamente e attivo 365 giorni all’anno.
La denuncia dovrà contenere il maggior numero di dettagli possibili sui fatti, i luoghi e i tempi della violenza psicologica subita e potrà essere sporta:
- in forma orale: in questo caso sarà il Pubblico ufficiale a occuparsi della redazione del verbale;
- in forma scritta: si dovrà quindi compilare l’apposito modulo che è disponibili presso gli uffici delle Forze dell’ordine.
Queste ultime avranno il compito di verificare di quale tipo di reato si tratta e intervenire di conseguenza.
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Violenza psicologica – Domande frequenti
Nonostante la violenza psicologica non abbia un proprio articolo nel codice penale, può configurarsi sotto forma di altri reati: scopri quali sono.
La violenza psicologica può essere perpetrata in modo diversi, per esempio tramite maltrattamenti in famiglia o stalking: ecco quali sono le possibili conseguenze legali a seconda dei casi.
Il Governo ha messo a disposizione il numero 1522 da contattare gratuitamente qualora si fosse vittima di violenza o di stalking.
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