Assegno di vedovanza INPS 2024: importo, come richiederlo online, arretrati
Quando si ha diritto all'assegno di vedovanza? Ecco in cosa consiste questo beneficio destinato alle persone vedove e cosa bisogna fare per presentare domanda all'INPS.
L’assegno di vedovanza è un contributo economico che permette di integrare la pensione di reversibilità, ovvero la quota che spetta a uno dei coniugi in caso di decesso da parte dell’altro.
L’obiettivo alla base dell’indennizzo è quello di sostenere chi ha perso il proprio coniuge e si ritrova pertanto in una situazione di difficoltà economica. Quali sono i requisiti per ricevere l’assegno di vedovanza? Come richiederlo online?
In questa guida saranno illustrati chi sono i soggetti che possono fare domanda all’INPS per l’assegno di vedovanza 2024 e qual è la procedura da seguire.
Assegno di vedovanza: a chi spetta
L’assegno di vedovanza è un incentivo economico spettante ai vedovi inabili al lavoro o che siano titolari di accompagnamento. Tra i requisiti per poterlo richiedere, rientrano:
- la condizione di vedovanza rispetto a un lavoratore che era impiegato nel settore pubblico oppure in quello privato;
- il fatto di ricevere la pensione di reversibilità;
- l’essere invalidi al 100%, oppure titolati di un assegno di accompagnamento, o ancora inabili al lavoro, quindi essere nella condizione di non poter provvedere in autonomia a procurarsi una fonte di reddito.
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Assegno di vedovanza: come richiederlo
La domanda per ottenere l’assegno di vedovanza deve essere inviata all’INPS. La procedura prevede tre strade alternative, ovvero:
- si potrà inviare l’apposito modulo online, accedendo al sito dell’INPS tramite SPID;
- rivolgendosi al Contact Center INPS, ovvero al numero verde 803 164, che è gratuito da rete fissa, o al numero 06 164 164, a pagamento da rete mobile;
- tramite il supporto di un CAF convenzionato.
La richiesta per l’assegno di vedovanza può essere inviata in concomitanza a quella per ricevere la pensione di reversibilità, per la quale sarà possibile richiedere anche gli arretrati, ma solo per i 5 anni precedenti.
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Quali documenti servono
La ricezione dell’assegno di vedovanza comporta la presentazione dei seguenti documenti:
- la carta d’identità;
- il codice fiscale;
- la data di vedovanza;
- la categoria e il numero della pensione di reversibilità della quale si è titolari;
- il verbale di invalidità civile;
- l’ultima dichiarazione dei redditi.
Nel caso in cui il beneficiario fosse un lavoratore, riceverà l’importo direttamente in busta paga e in seguito il datore di lavoro potrà richiedere la restituzione della somma anticipata all’INPS. Qualora si trattasse di un pensionato, allora l’importo sarà invece erogato dall’INPS.
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A quanto ammonta l’assegno?
L’ammontare dell’assegno di vedovanza, che sarà erogato assieme alla pensione di reversibilità, dipende dal reddito di chi ne fa richiesta, che non può essere superiore a 31.296,62 euro.
Per quanto riguarda gli importi, che vengono aggiornati con una certa frequenza, gli ultimi fanno riferimento al 2023 e corrispondono a:
- 52,91 euro al mese, per redditi fino a 27.889,67 euro;
- 19,59 euro al mese, per redditi compresi tra 27.889,68 a 31.296,62 euro.
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Cosa spetta agli eredi?
Una situazione che potrebbe verificarsi è quella nella quale il vedovo muoia senza percepire l’assegno di vedovanza. In questo caso, gli eredi hanno la possibilità di farne richiesta per il periodo di fruizione non goduto che spettava di diritto al defunto.
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Assegno di vedovanza – Domande frequenti
Per ricevere l’assegno di vedovanza sarà necessario inviare all’INPS alcuni documenti: ecco quali sono.
I vedovi che ricevono la pensione di reversibilità, possono ricevere anche un assegno di vedovanza: scopri come funziona.
L’assegno di vedovanza spetta a chi è in possesso di alcuni requisiti: ecco quali sono.
Una volta che la domanda è stata accolta dall’INPS, l’assegno di vedovanza viene erogato ogni mese assieme alla pensione di reversibilità.
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