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Bandiera italiana: significato e storia del tricolore

La bandiera italiana è a bande di colore verde, bianco e rosso. Qual è il significato di questi colori? Quando è nata la bandiera italiana? Come e quando è stata adottata come bandiera ufficiale? Vediamolo insieme.

bandiera italiana 1
  • La bandiera italiana è formata da tre bande verticali di eguale misura, verde, bianca e rossa, dove il verde parte dall’asta.
  • Ha subito molteplici modifiche nel corso della storia. Nasce a seguito della riforma francese e giunge ai giorni nostri.
  • La bandiera italiana è descritta dall’art. 12 della Costituzione della Repubblica italiana. 

Negli ultimi giorni si è molto sentito discutere della bandiera italiana e dei suoi colori. Come tutti sanno, la bandiera è formata da tre bande verticali di colore verde, bianco e rosso. Cosa significano questi colori?

Nel corso dei tempi, sono state ipotizzate varie spiegazioni dei colori, che, secondo alcuni, sono descrittivi dei prati, dei vulcani e perfino della neve delle Alpi. Alla base della scelta dei colori, però, vi sono, principalmente, ragioni storiche.

Nel seguente articolo procederemo a coniugare mito e storia, per darti un quadro esaustivo di quello che è il significato dei tre colori della bandiera italiana. Prima ci soffermeremo su quelle che sono le tesi tradizionali, elaborate da artisti e poeti sul significato della bandiera. Dopodiché ti diremo quali sono le vere ragioni storiche che hanno portato alla nascita del tricolore italiano

Qual è il significato dei tre colori della bandiera italiana?

I colori della bandiera italiana sono verde, bianco e rosso. Sono tre bande verticali di eguale misura. In particolare, le tonalità di verde sono indicate da un decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 14 aprile 2006, titolato Disposizioni generali in materia di cerimoniale e di precedenza tra le cariche pubbliche:

  1. verde: Pantone tessile 17-6153 TCX (Fern Green), verde prato brillante;
  2. bianco: Pantone tessile 11-0601 TCX (Bright White), bianco latte;
  3. rosso: Pantone tessile 18-1662 TCX (Flame Scarlet), rosso pomodoro. 

Tradizionalmente, si dice che siano legati ad alcuni significati, ovvero:

  • verde della speranza o dei prati che caratterizzano la macchia mediterranea, oppure i diritti e le libertà, l’uguaglianza dei cittadini;
  • il bianco simboleggia la fede cattolica degli italiani, ma anche la neve delle Alpi dai grandi ghiacciai;
  • rosso è il simbolo del sangue, la sofferenza di tutte le persone che hanno inseguito il sogno della libertà e hanno combattuto per l’Unità d’Italia.

Anche Giosuè Carducci ha provato a dare un significato ai tre colori della bandiera italiana, in occasione del centenario della bandiera. 

La descrisse così:

i colori della nostra primavera e del nostro paese, dal Cenisio all’Etna; le nevi delle Alpi, l’aprile delle valli, le fiamme dei vulcani. E subito quei colori parlarono alle anime generose e gentili, con le ispirazioni e gli effetti delle virtù onde la patria sta e sì augusta; il bianco, la fede serena alle idee che fanno divina l’anima nella costanza dei savi; il verde, la perpetua rifioritura della speranza a frutto di bene nella gioventù de’ poeti; il rosso, la passione ed il sangue dei martiri e degli eroi”.

Quindi i colori della bandiera italiana hanno davvero questo significato? Oppure è una storia tramandata nel tempo, ma priva di fondamento storico? Scopriamolo di seguito.

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La Bandiera italiana: un po’ di storia

La bandiera italiana è anche conosciuta come tricolore: essa infatti rappresenta tre bande verticali, partendo dall’asta, verde, bianca e rossa. La bandiera è descritta anche dalla Costituzione, all’art. 12, mentre l’utilizzo e l’esposizione sono disciplinati dalla legge.

Il legislatore ha anche previsto dei reati, quali il reato di vilipendio della bandiera. Alla bandiera italiana è anche dedicata una festa, non molto conosciuta, il 7 gennaio, cioè la c.d. Festa del Tricolore. La celebrazione ricorda la prima adozione ufficiale del tricolore, avvenuta da parte della Repubblica Cispadana, a Reggio Emilia, il 7 gennaio 1797, successivamente alla rivoluzione francese. 

I colori nazionali italiani erano però apparsi qualche anno prima a Genova, il 21 agosto 1789, su una coccarda. Il Tricolore italiano è ispirato alla bandiera francese, che ricordiamo essere blu, bianco e rosso. 

Il 12 luglio 1789, prima della presa della Bastiglia, il giornalista rivoluzionario Camille Desmoulins chiese alla folla parigina in rivolta che colore adottare come simbolo della Rivoluzione francese. La folla esultante chiese il verde, che però fu abbandonato qualche giorno dopo, sostituito dal blu e dal rosso, perché il verde era il colore del fratello del re. 

La coccarda si completò qualche tempo dopo con il bianco, colore dei Borbone, in ossequio al re Luigi XVI, che era ancora regnante nonostante le violenti rivolte. Nello stesso anno, gli ideali della Rivoluzione francese iniziano ad estendersi in tutta Europa, compresa l’Italia, all’epoca ancora non unita e divisa in Regni.

Iniziano quindi a comparire le prime coccarde, con qualche errore. Infatti, le Gazzette italiane dell’epoca diffusero la notizia che le coccarde, simbolo della Rivoluzione, fossero verdi, bianche e rosse.

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Che cos’è la Repubblica Cispadana

Come abbiamo detto nel precedente paragrafo, il tricolore della Bandiera italiana compare per la prima volta con la Repubblica Cispadana

Suddetta Repubblica nasce il 27 dicembre del 1796, in un’assemblea tenutasi nel municipio della città di Reggio Emilia. In questa occasione, 110 delegati presieduti da Carlo Facci approvarono la Carta Costituzionale della Repubblica comprendente il territorio di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia. 

Nelle riunioni successive venne scelta la bandiera nazionale, composta da tre bande, verde, bianca e rossa, ufficialmente riconosciuta il 7 gennaio 1797. In tale occasione, furono anche determinate la tonalità e la proporzione dei colori, oltre alla collocazione del vessillo. 

Questo, poi, presentava la fascia rossa in alto, al centro l’emblema della Repubblica e ai lati le lettere R e C, cioè le iniziali di Repubblica Cispadana. Tale unione è stata la base di partenza di quello che diventerà il Regno di Italia. 

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La bandiera della Repubblica Italiana: come era?

La prima bandiera del Regno d’Italia, però, non è come quella che oggi utilizziamo, cioè non era a fasce. Infatti, con la trasformazione della Repubblica Cispadana, prima in Cisalpina, poi in Repubblica Italiana, la bandiera perde la sua originaria conformazione.

Le bande sono sostituite da una composizione formata da:

  • un quadrato verde, 
  • un inserto a forma di rombo bianco, che era incluso in un riquadro rosso.

Da questa bandiera, ha preso ispirazione lo stendardo presidenziale italiano in uso fino al 2000

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Bandiera di Italia durante il risorgimento

Durante il Risorgimento, il tricolore diventa un simbolo della rivoluzione e della ribellione: proprio per questo entra in maniera clandestina in Italia. Nel 1831, Giuseppe Mazzini scelse la bandiera tricolore come emblema della Giovane Italia, ma negli anni successivi divenne sempre più diffusa nella penisola, anche nell’Italia settentrionale e centrale. 

La bandiera fu anche portata in America da Garibaldi, divenendo così molto diffusa anche tra gli esiliati politici. Durante tutto il Risorgimento il tricolore venne sbandierato come emblema della rivolta e simbolo dell’Italia unita. Mameli, nell’inno poi diventato Inno di Italia, cita la bandiera: Raccolgaci un’unica Bandiera, una speme: di fonderci insieme, già l’ora suonò. Proprio questo riferimento alla speranza ha poi dato origine alle molte storie circa il significato dei tre colori.

La bandiera italiana fu anche protagonista delle guerre di indipendenza. Durante le cinque giornate di Milano, il tricolore era sventolato come simbolo di lotta e resistenza. È Proprio durante i moti milanesi che la bandiera tricolore si consolidò come simbolo della rivoluzione.  

Con la proclamazione del Regno d’Italia divenne poi bandiera ufficiale: dall’Unità di Italia in poi la bandiera iniziò ad essere utilizzata anche sui prodotti commerciali, come quaderni, automobili, confezioni di sigari, ecc. La bandiera tornò ad essere a bande verticali verde, bianca e rossa, ma riportava nel centro lo stemma sabaudo.

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La bandiera italiana dopo le guerre mondiali

Dopo le due guerre mondiali, la Bandiera tricolore viene riconosciuta come bandiera ufficiale della Repubblica italiana. Tramite decreto del presidente del Consiglio dei ministri, n. 1 del 19 giugno del 1946, la bandiera italiana fu modificata, eliminando lo stemma sabaudo. La decisione fu confermata dall’assemblea costituente, che ha descritto la bandiera nell’art. 12 della Costituzione italiana, come poi ratificato anche dal Parlamento.  

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Bandiera italiana – Domande frequenti

Cosa significano i colori della bandiera italiana?

Secondo alcune miti tradizionali, i tre colori della bandiera italiana rappresentano il verde, indice di speranza, il bianco, la fede cattolica o il bianco delle Alpi, il rosso, il sangue dei caduti per unire l’Italia o il fuoco dei vulcani.

Qual è l’origine storica della bandiera italiana?

La bandiera italiana è legata alla storia francese: nasce durante la rivoluzione francese e diventa poi emblema dei moti milanesi durante le guerre di indipendenza.

Quando è la festa del tricolore?

Annualmente si festeggia la prima comparizione del tricolore come bandiera ufficiale il 7 gennaio, perché il 7 gennaio 1797 fu impiegata per la prima volta come bandiera della repubblica Cispadana.

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Avv. Clelia Tesone
Avvocato civilista
Laureatasi in Giurisprudenza con la votazione di 110 e Lode presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e con approfondita conoscenza delle materie del Diritto Civile e del Diritto Amministrativo. Ha brillantemente conseguito l’abilitazione alla professione di avvocato, a seguito dell’espletamento della pratica forense in diritto civile e il tirocinio ex art. 73 d.l. 69/2013 presso la Procura della Repubblica di Napoli Nord.
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