Bonus assunzioni donne 2025: quali sono e come funzionano gli incentivi per l’occupazione femminile
In cosa consiste il bonus assunzione donne 2025, approvato dal decreto Coesione, ovvero l'esonero contributivo per l'assunzione di lavoratrici svantaggiate, e quali sono i requisiti di accesso.
- Tra i contributi previsti per favorire l’occupazione, ce n’è uno dedicato alle donne.
- Noto come “bonus assunzioni donne”, è un’agevolazione spettante ai datori di lavoro che assumono donne in condizioni di difficoltà e disoccupate.
- Ci sono, poi, altri contributi riservati a chi assume donne vittime di violenza di genere e per quelle in possesso della certificazione per la parità di genere.
Tra gli obiettivi del Governo, oltre a quello di favorire l’occupazione giovanile, troviamo quello di incentivare l’assunzione delle lavoratrici, specialmente coloro che si trovano in una situazione di disagio. Fino al 31 dicembre 2025 è stato così confermato il cosiddetto, bonus assunzione donne, già in vigore lo scorso anno.
In queste righe analizzeremo nel dettaglio il funzionamento di questo sgravo fiscale, ovvero se ci sono altri incentivi all’occupazione femminile e in cosa consistono le agevolazioni previste nel caso di assunzione di donne.
Agevolazioni assunzioni donne 2025: quali sono
Il bonus assunzioni donne – gestito dall’INPS – prevede delle agevolazioni fiscali per l’assunzione di donne lavoratrici. Il beneficio è stato introdotto per favorire l’occupazione delle lavoratrici all’interno delle aziende ed è stato confermato fino al 31 dicembre 2025. Si rivolge ai datori di lavoro che assumono lavoratrici in condizioni svantaggiate.
Ci sono due diverse agevolazioni, ovvero:
- un esonero contributivo del 100% sui contributi dovuti, fatta eccezione per i premi e i contributi INAIL, per un massimo di 2 anni, entro il limite di 6.000 euro annui – L.178/2020 (art.1 cc. 16-19), L.197/2022 (art.1 c. 298), D.L. 60/2024 (art.23), L.207/2024 (art.1 c. 405);
- un esonero contributivo pari al 50% per l’assunzione di specifiche categorie di lavoratrici (legge n. 92/2012).
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1. Esonero contributivo 100%: chi sono le lavoratrici svantaggiate
Il bonus assunzioni donne con esonero contributivo totale è un’agevolazione gestita dall’INPS, riservata alla donne svantaggiate che fanno parte di una delle seguenti categorie:
- disoccupate dal almeno 6 mesi, a prescindere dall’età;
- residenti in Regioni della Zona Economica Speciale (ZES) alle quali sono riservati i finanziamenti dei fondi strutturali dell’Unione europea;
- lavoratrici impiegate in attività lavorative in settori nei quali si registra una forte disparità occupazionale di genere, ai sensi dell’art. 2, punto 4, lettera f del regolamento UE n. 651/2014;
- donne di qualsiasi, che non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, senza vincoli di residenza.
L’esonero contributivo non spetta per i contratti di apprendistato e quelli di lavoro domestico.
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2. Incentivi all’occupazione femminile legge n. 92/2012
Dal 2012 è inoltre previsto un ulteriore esonero contributivo, riservato ad alcune donne che si trovano in condizioni svantaggiate, con cui si accede a uno sgravio fiscale del 50% sul pagamento di premi e contributi INPS e INAIL.
Spetta per le assunzioni di lavoratrici over 50 disoccupate da più di 12 mesi, donne di qualsiasi età che non hanno un lavoro da da almeno 24 mesi e lavoratrici senza un lavoro da almeno 6 mesi, con residenza in aree svantaggiate.
Questo contributo può essere utilizzato per l’assunzione con:
- contratto a tempo determinato;
- contratto a tempo indeterminato;
- trasformazione a tempo indeterminato di un precedente contratto;
- proroga di un contratto a tempo determinato.
Si può chiedere anche per un’assunzione part-time e per i contratti di somministrazione, mentre sono esclusi i lavori intermittenti, occasionali e i contratti di apprendistato.
Durata bonus donne 2025
Il beneficio può avere una durata di:
- 12 mesi, per i contratti a tempo determinato (anche nel caso di proroga di un contratto già esistente);
- 18 mesi, per i contratti a tempo indeterminato o per la trasformazione a tempo indeterminato di un contratto a termine.
Il contributo è cumulabile con eventuali altri esoneri che non prevedono il divieto di cumulo.
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Bonus assunzioni donne: chi può richiederlo?
Questa particolare agevolazione fiscale prevista per l’assunzione di donne in difficoltà nel mondo del lavoro può essere richiesta dai datori di lavoro privati: il requisito da soddisfare consiste nell’incremento occupazionale netto.
Nella pratica, vi rientrano:
- enti pubblici economici;
- istituti autonomi case popolari trasformati in enti pubblici economici;
- enti trasformati in società di capitali;
- ex IPAB trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato, iscritte nel registro delle persone giuridiche;
- aziende speciali costituite anche in consorzio;
- consorzi di bonifica;
- consorzi industriali;
- enti morali;
- enti ecclesiastici.
Può essere richiesto dal datore di lavoro direttamente sul sito dell’INPS, utilizzando il modulo 92-2012 presente nel Cassetto Previdenziale. Chi ha già inviato tale modulo per richiedere l’esonero 50% previsto dall’articolo 4, commi da 8 a 11, della legge n. 92/2012, non deve presentare una nuova domanda.
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Chi non può ricevere il bonus donne
Sono esclusi dalla possibilità di poter accedere allo sgravio fiscale derivante dall’assunzione di una lavoratrice, i seguenti soggetti:
- Amministrazioni dello Stato;
- Aziende ed Amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo;
- Regioni, Province, Comuni, Città metropolitane, Enti di area vasta, Unioni dei comuni, Comunità montane, Comunità isolane o di arcipelago e loro consorzi e associazioni;
- Università;
- istituti autonomi per case popolari e gli ATER comunque denominati che non siano pubblici non economici;
- Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni;
- enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali;
- amministrazioni, aziende ed enti del Servizio Sanitario Nazionale;
- l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche Amministrazioni (ARAN).
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Bonus assunzioni per vittime di violenza di genere
Oltre agli sgravi fiscali citati, troviamo anche un contributo rivolto in modo specifico alle donne vittime di violenza di genere, che sono disoccupate e beneficiarie del reddito di libertà. Queste donne possono essere cittadine italiane, comunitarie o con permesso di soggiorno e devono essere seguite da un centro antiviolenza riconosciuto dalle Regioni e dai servizi sociali.
L’agevolazione corrisponde a un esonero contributivo del 100%, entro un limite massimo di 8.000 euro annui, ed è in vigore fino dal 31 dicembre 2026. La sua durata è pari ai:
- 24 mesi, per le assunzioni a tempo indeterminato;
- 12 mesi, per quelle a tempo determinato;
- 18 mesi, per le trasformazioni a tempo indeterminato di un precedente rapporto a termine.
Si può ricevere anche in caso di assunzione part-time o in somministrazione. Per saperne di più, potrebbe essere utile contattare un avvocato esperto in diritto del lavoro.
Esonero contributivo per certificazione parità di genere
Ai datori di lavoro che sono in possesso della certificazione della parità di genere, spetta poi un esonero contributivo dell’1%, fino a un massimo di 50.000 euro annui (legge n. 162/2021). In questo caso, è possibile presentare apposita domanda all’INPS, entro il 30 aprile 2025. Lo sgravio vale per tutta la durata della certificazione, ovvero per un totale di 36 mesi.
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Cos’è il bonus mamme lavoratrici
Citiamo, infine, il bonus mamme lavoratrici, cioè un esonero contributivo al 100%, fino a un massimo di 3.000 euro annui, destinato alle mamme lavoratrici dipendenti con:
- un contratto a tempo indeterminato;
- almeno 3 figli, fino al compimento del 10° del figlio più giovane.
Dal 2025, il beneficio è riservato anche lavoratrici dipendenti madri di almeno 2 figli e una retribuzione non superiore a 40.000 euro annui, e alle lavoratrici autonome che non hanno aderito al regime forfettario, ma in misura ridotta. Il contributo sarà in vigore fino al 31 dicembre 2026.
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Bonus assunzioni donne – Domande frequenti
Il bonus donne consiste in uno sgravio fiscale che può essere richiesto per l’assunzione di lavoratrici che si trovano in una situazione di difficoltà economica.
Per i datori di lavoro che assumono lavoratori under 35 è previsto un esonero contributivo se, al momento dell’assunzione, il giovane è disoccupato da almeno 24 mesi.
Per il 2025 sono previste alcune agevolazioni per l’assunzione di donne che si trovano in condizioni di svantaggio economico e disoccupate: approfondiscile leggendo la nostra guida sul bonus assunzione donne.
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