Bonus pellet 2025: come funziona e come richiederlo
Cos'è il pellet? Ci sono degli incentivi statali previsti per l'eventuale acquisto del pellet o di una stufa a pellet? Scopri in cosa consistono e cosa bisogna fare per ottenerli.
- Il Governo non ha mai emanato un contributo che prende il nome di bonus pellet.
- Tuttavia, ci sono alcuni benefici attraverso i quali è possibile portare in detrazione le spese sostenute per la stufa a pellet.
- Si tratta, per esempio, del bonus mobili, dell’ecobonus e del bonus ristrutturazioni.
Tra le soluzioni utilizzate oggi per riscaldarsi in casa, troviamo le stufe a pellet. Il pellet è un combustibile ecologico, 100% naturale: è infatti prodotto dalla lavorazione degli scarti del legno, che andrebbero in caso contrario sprecati del tutto.
Si tratta di un materiale poco inquinante, in quanto:
- non vi si aggiungono sostanze chimiche e additivi;
- produce le stesse emissioni di anidride carbonica derivanti dalla decomposizione naturale del legno.
Considerato il sempre maggiore uso di stufe a pellet e di fronte all’aumento del costo del materiale in un periodo di forti rincari, potrebbero essere tante per persone interessate a ricevere dei contributi per l’acquisto del pellet. Vediamo cosa è possibile fare davvero.
Bonus pellet 2025: esiste?
Fino al 29 febbraio 2024, era in vigore una particolare tipologia di “bonus pellet”. Non si trattava di un contributo economico, ma prevedeva che l’aliquota sull’acquisto del combustibile verde fosse ridotta dal 22% al 10%.
La misura era stata introdotta per la prima volta dalla legge di bilancio 2023, al fine di sostenere i cittadini che utilizzano questo materiale come fonte di riscaldamento contro il caro energia e per promuovere, allo stesso tempo, sistemi energetici più ecologici e sostenibili. L’IVA al 10% era valida sull’acquisto di pacchi di pellet di qualsiasi dimensione, per tutti i cittadini interessati a questo combustibili green, senza limitazioni legate all’ISEE.
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Chi ha diritto al bonus pellet 2025?
La riduzione dell’IVA al 10% sull’acquisto di pellet veniva applicata a tutti in modo automatico, senza la necessità di presentare nessuna domanda, né eventuali certificazioni ISEE. Non si deve però fare confusione tra lo sconto diretto previsto a livello nazionale sull’IVA, con la possibilità di avere accesso a una detrazione fiscale per l’acquisto di una stufa a pellet.
In questo caso, il beneficio potrà essere legato:
- al bonus mobili, che prevede una detrazione del 50% su mobili e grandi elettrodomestici, fino a un importo massimo di 5.000 euro;
- all’ecobonus, con detrazione dal 36% al 50% sugli impianti di riscaldamento;
- al bonus ristrutturazione con il quale sarà possibile portare in detrazione la spesa sostenuta per l’acquisto di una stufa a pellet, che dovrà avere una certificazione ambientale di 4 stelle, o di 5 stelle nel caso di nuova installazione.
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Stufa a pellet: conviene davvero?
A questo punto, vista la possibilità di poter risparmiare sull’acquisto del pellet, possiamo chiederci: avere una stufa a pellet in casa è davvero conveniente o ci sono offerte sul gas più competitive?
Le stufe a pellet presentano senza dubbio alcuni vantaggi, in quanto hanno un basso impatto ambientale, non fanno rumore, sono di facile utilizzo e non necessitano di grossi interventi per la pulizia. In aggiunta, sono efficienti dal punto di vista energetico: da una piccola quantità di combustibile, infatti, sono in grado di produrre una grande quantità di calore.
Una stufa a biomassa può avere un costo che si aggira tra i 2.500 e i 4.500 euro, che può comunque crescere ancora nell’ipotesi in cui si avesse necessità di un fabbisogno energetico maggiore, ma che si può attutire grazie alla presenza dei bonus citati in precedenza.
Sulla base dei dati dell’Associazione Italiana Agroforestali (Aiel), il pellet è un materiale conveniente: per riscaldare una casa di 100 metri quadri, per esempio, si risparmia il 30% di quanto si potrebbe spendere con il riscaldamento a gas.
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Bonus pellet – Domande frequenti
Il bonus pellet consisteva in uno sconto sull’IVA, che fino al 29 febbraio 2024 è stata pari al 10% e non al 22%.
Il bonus pellet spettava a tutti i cittadini interessati all’acquisto di pellet, a prescindere dal reddito.
Mediamente, il prezzo a quintale del pellet (ovvero di 100 kg) si aggira tra i 30 e i 32 euro. Questo significa che un sacco da 15 kg costa circa 4,50 euro, ai quali si dovrà aggiungere l’IVA.
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