Pagamenti cassa forense: quali sono le scadenze 2025
Ecco quali sono le scadenze da rispettare in merito ai pagamenti dei contributi previsti per la Cassa Forense e i casi nei quali vengono applicate delle sanzioni.
- Alcune categorie di avvocati sono tenute a iscriversi in modo obbligatorio alla cosiddetta Cassa Forense.
- Ogni anno devono quindi versare imposte e contributi, rispettando le relative scadenze.
- Sono previsti, da un lato, i contributi minimi obbligatori, dall’altro quelli in autoliquidazione.
L’art- 21, commi 8, 9 e 10, della legge n. 247 del 31 dicembre 2012 prevede che chiunque sia iscritto agli Albi Forensi debba anche iscriversi alla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense.
Non è, invece, ammessa l’iscrizione a nessun’altra forma di previdenza, se non su base volontaria e che non dovrà comunque essere alternativa alla Cassa nazionale di previdenza e assistenza forense.
Vediamo di seguito come funziona l’iscrizione alla Cassa Forense, analizzando in quali casi è obbligatoria e in quali facoltativa, e i termini relativi ai pagamenti previsti per il 2025.
Iscrizione obbligatoria
L’iscrizione alla Cassa Forense risulta obbligatoria per:
- gli Avvocati che sono iscritti agli Albi professionali forensi;
- gli iscritti agli Albi forensi che siano al contempo iscritti in altri Albi professionali, tranne che nei casi in cui non abbiano esercitato diritto di opzione, se previsto, presso un’altra gestione, prima del 1° febbraio 2013;
- gli iscritti agli Albi forensi che operino come giudice di pace, giudice onorario di Tribunale e di sostituto procuratore onorario di udienza.
La procedura di iscrizione, alla quale si può accedere dal sito istituzionale della Cassa, seguendo le voci Iscrizione-Avvocato e Autodichiarazione Albo, prevede i seguenti passaggi:
- verifica della presenza dell’anagrafica dell’avvocato negli archivi digitali della Cassa;
- acquisizione dei dati anagrafici dell’avvocato qualora non fossero presenti;
- comunicazione dei dati del praticantato;
- caricamento del Tesserino dell’Ordine di appartenenza per finalizzare l’autodichiarazione.
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Quando l’iscrizione è facoltativa
L’iscrizione alla Cassa Forense risulta, invece, facoltativa per coloro i quali sono iscritti nel Registro dei praticanti. Si possono iscrivere ogni anno tutti gli iscritti a tale registro, a partire dall’anno in cui viene conseguito il diploma di laurea, salvo quelli in cui il praticante abbia svolto, per più di 6 mesi, il tirocinio in contemporanea a un’attività di lavoro subordinato.
Per non rischiare la decadenza dall’iscrizione per gli anni pregressi, l’interessato deve pagare i contributi dovuti:
- entro 12 mesi di tempo dalla comunicazione della Cassa, nel caso di pagamento in un’unica soluzione;
- sempre entro 12 mesi di tempo, nel caso di pagamento rateizzato in 6 rate annuali, alle quali viene applicato il tasso di interesse dell’1,50% annuo.
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Pagamento contributi minimi Cassa Forense 2025
La Cassa Forense ha comunicato quali saranno le scadenze dei pagamenti previsti per il 2025. Eccoli elencati di seguito:
- 28 febbraio 2025: 1° rata;
- 30 aprile 202%: 2° rata;
- 30 giugno 2025: 3° rata;
- 30 settembre 2025: 4° rata.
Entro il 31 ottobre 2025, è invece necessario:
- effettuare il pagamento della contribuzione minima obbligatoria dovuta dai neo iscritti in corso d’anno;
- versare le rateazioni già concesse per contribuzione obbligatoria;
- pagare i contributi anni precedenti
- procedere con le rateazioni di istituti facoltativi, quali la retrodatazione.
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Contributi in autoliquidazione Mod.5/2025: scadenze
L’invio telematico del Mod. 5/2025 deve avvenire entro il 30 settembre 2025, mentre le scadenze corrispondono a
- 30 settembre 2025: per il pagamento della 1° rata dei contributi in autoliquidazione connessi al mod. 5/2025.
- 31 dicembre 2025: per versare la 2° rata dei contributi in autoliquidazione connessi al Mod. 5/2025.
Dal 2021, avvocati e praticanti iscritti alla Cassa sono tenuti a pagare, in sede di autoliquidazione con il Mod. 5 annuale:
- un contributo soggettivo pari al 15% del reddito netto professionale IRPEF, entro il tetto reddituale annualmente stabilito, dal quale detrarre quanto già pagato a titolo di contributo soggettivo minimo, al quale aggiungere il contributo del 3% oltre tale tetto reddituale.
- un contributo integrativo pari al 4% sul volume di affari IVA dichiarato.
Calcolo aliquota contributo soggettivo
Dal 2025, sul contributo soggettivo si applica la seguente aliquota:
- 2025: 16% per reddito sino a 130.000 euro + aliquota del 3% per reddito eccedente il tetto stabilito in 130.000 euro;
- 2026: 17% + aliquota del 3% per reddito eccedente il tetto stabilito;
- 2027: 18% + aliquota del 3% per reddito eccedente il tetto stabilito.
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Quali inadempimenti vanno incontro a sanzione
La normativa in vigore prevede che siano previste delle sanzioni nel caso di:
- omesso o ritardato invio della comunicazione obbligatoria del reddito e del volume di affari;
- omesso o ritardato pagamento dei contributi minimi;
- omesso o ritardato pagamento dei contributi soggettivi ed integrativi dovuti in autoliquidazione;
- omesso o ritardato pagamento dei contributi soggettivi e integrativi derivante da controllo incrociato con l’anagrafe tributaria.
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