Se il coniuge scappa all’estero: ipotesi e conseguenze
Ecco cosa puoi fare per tutelarti nel caso in cui il tuo coniuge o la persona con cui convivi dovesse scappare all'estero, con o senza figli, smettendo di pagare mantenimento e alimenti.
- Potrebbe succedere che il/la proprio/a coniuge abbia un colpo di testa e decida di fuggire all’estero.
- In questa ipotesi, si potrebbe agire contro di lui/lei sia penalmente, sia civilmente.
- Le conseguenze potrebbero essere ancor più gravi nell’ipotesi in cui scappasse portandosi via i figli minori.
Sono sempre più frequenti le coppie formate da cittadini che hanno nazionalità differenti, come quelle tra italiani e cittadini esteri, sia comunitari che extracomunitari. A volte può succedere che il coniuge straniero decida di ritornare a vivere all’estero, abbandonando la famiglia.
Cosa succede in questi casi? Cosa cambia tra una famiglia senza figli e una in cui, invece, siano presenti dei minori? Quali sono, insomma, le conseguenze penali di questa fuga all’estero?
Per rispondere possiamo analizzare diverse casistiche che possono verificarsi, partendo da una domanda: se il padre (o la madre) abbandona il tetto coniugale e scappa all’estero, sta commettendo un reato?
Cosa succede se il coniuge scappa all’estero
Quando due persone sono sposate e una delle due decide, all’improvviso, di andare via, magari trasferendosi all’estero, ci sono delle conseguenze sia di tipo penale, sia civile.
Abbandonare il tetto coniugale rappresenta, in questo caso, prima di tutto un illecito civile, in quanto contrario ai doveri del matrimonio. Chi agisce in questo modo, scappando, non avrà eventualmente il diritto di richiedere l’assegno di mantenimento in caso di separazione e divorzio.
Abbandonare la propria famiglia, sia per chi è sposato, sia nell’ipotesi di una convivenza, integra il reato disciplinato dall’art. 570 del Codice penale – Violazione degli obblighi di assistenza familiare.
Questo reato punisce, con la reclusione fino a 1 anno o la multa da 103 a 1.032 euro, chiunque abbandoni il domicilio domestico o si sottragga, con la sua condotta, contraria all’ordine o alla morale delle famiglie, agli obblighi di assistenza legati alla responsabilità genitoriale, alla tutele legale o alla qualità di coniuge. Questi obblighi impongono di fornire il minimo sostentamento alla famiglia – in modo particolare ai figli – oltre che un supporto di tipo morale.
Il genitore che, dall’oggi al domani, si ritrova solo con i figli può rivolgersi alle Autorità competenti – Carabinieri, Polizia, Procura della Repubblica – presentando querela contro il coniuge che è scappato via.
Potresti essere interessato anche a Cosa succede se l’ex marito non paga il mantenimento
Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato
- +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
- Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
- Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere
Padre (o madre) scappa all’estero: quando può essere condannato
Gli obblighi appena citati, ovvero quelli di assistenza morale e materiale del coniuge nei confronti della famiglia, sono ugualmente importanti. Entrambi possono portare a una condanna del genitore che è fuggito all’estero, venendo meno ai suoi doveri coniugali e familiari.
Un genitore, quindi sia il padre sia la madre, che abbandona la famiglia può essere condannato non solo se non versa più l’assegno di mantenimento, ma anche se non ottempera ai suoi doveri di assistenza morale verso i figli.
C’è, però, una differenza relativa alla procedibilità della condotta del mancato versamento dell’assegno di mantenimento. Qualora sia il coniuge a non riceverlo, quest’ultimo potrà presentare querela all’Autorità, mentre nel caso in cui non si versi l’assegno di mantenimento ai figli, le Autorità potranno invece agire d’ufficio.
Non è necessario conoscere il luogo in cui il coniuge si è trasferito. In questa ipotesi, infatti, si seguono le regole previste per le persone irreperibili e il processo avviene in contumacia, quindi in assenza del soggetto imputato.
Potrebbe interessarti anche Responsabilità genitoriale: significato, codice civile, decadenza
Assegno di mantenimento coniuge scappato all’estero
Se il coniuge scappato all’estero non versa il mantenimento, si potrà anche agire in sede civile al fine di ottenere un risarcimento per il danno subito. In questo caso, la sentenza con la quale è stato disposto il mantenimento funge da titolo esecutivo.
Permette quindi di recuperare la somma dovuta ogni mese, alla quale si aggiungono gli interessi maturati e la rivalutazione Istat. Al danno economico, si può poi aggiungere il danno morale subito in relazione all’abbandono.
La sentenza di condanna può avvenire anche se il coniuge si trova all’estero, in un Paese UE o, se extra UE, in uno Stato con il quale l’Italia abbia stretto delle convenzioni, a condizione che il coniuge debitore abbia beni pignorabili.
In presenza di minori, è anche possibile rivolgersi al Tribunale per i minorenni per stabilire se il genitore che si è totalmente disinteressato del benessere dei figli abbia il diritto di mantenere la responsabilità genitoriale.
Potrebbe interessarti anche Come funziona il divorzio all’estero?
Coniuge fugge all’estero e non paga gli alimenti
Oltre all’assegno di mantenimento, il coniuge che è scappato all’estero potrebbe smettere di versare gli alimenti dovuti all’ex coniuge – che ricordiamo si differenziano dal mantenimento in quanto vengono versati solo se l’ex si trova in reale stato di bisogno.
In questa evenienza, sarà possibile rivolgersi direttamente al Giudice affinché l’obbligo di versare gli alimenti venga rispettato. Se così non fosse, l’obbligo potrebbe tradursi nel pignoramento dei suoi beni.
Il Giudice potrà procedere notificandogli un atto di precetto, che rappresenta un’intimazione ad adempiere entro 10 giorni. Bisognerà, però, conoscere la nuova residenza del debitore.
In caso di inadempimento rispetto al nuovo termine, si potrà agire con il pignoramento dello stipendio, della pensione o dei risparmi posseduti in banca – quindi con un pignoramento presso terzi – oppure con il pignoramento di beni quali auto, computer, elettrodomestici. Anche in questo caso, l’ex coniuge dovrà avere beni che possano essere aggrediti sul territorio dello Stato italiano.
LEGGI il nostro approfondimento su Pignoramento presso terzi: definizione, procedura, come opporsi
Madre (o padre) scappa con i figli all’estero
Un altro caso che potrebbe verificarsi è quello in cui uno dei due coniugi decida di scappare all’estero con i figli, senza però avere l’autorizzazione dell’altro coniuge. Il caso in esame è un reato disciplinato dall’art. 574 bis del Codice penale – Sottrazione e trattenimento di minore all’estero.
Si tratta di una sorta di rapimento del minore, che non avrebbe in questo modo la possibilità di avere rapporti con entrambi i genitori. Si rischierebbe la reclusione da 1 a 4 anni, oppure da 6 mesi a 3 anni se il fatto sia commesso nei confronti di un minore che abbia compiuto 14 anni e con il suo consenso.
Se tale condotta è compiuta in danno del figlio minore, sarebbe applicata la sospensione dell’esercizio della responsabilità genitoriale.
Qualora si abbia il sospetto che una situazione del genere possa verificarsi, si potrà chiedere alle Autorità di non concedere i documenti per l’espatrio del minore o, eventualmente, di revocare le autorizzazioni già rilasciate. Si dovrà presentare tale richiesta in Questura.
Se la causa di separazione e divorzio fosse ancora in corso, si potrebbe inoltre chiedere l’emissione di un provvedimento che vieti l’espatrio del minore senza il consenso dell’altro genitore.
Hai bisogno di un avvocato per risolvere un problema con il tuo ex coniuge? Su deQuo potrai contattare diversi professionisti esperti in diritto di famiglia, che potranno fornirti assistenza legale direttamente da remoto.
Coniuge scappa all’estero – Domande frequenti
Il coniuge che molla il tetto coniugale sta commettendo sia un illecito, sia un reato: scopri quali sono le conseguenze alle quali potrebbe andare incontro.
Lo stato di coniuge si perde con la sentenza definitiva di divorzio.
La casa coniugale può essere abbandonata legalmente nel momento in cui viene presentata la richiesta di divorzio.
Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato
- +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
- Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
- Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere