Contratto collettivo nazionale di lavoro settore Commercio Terziario: normativa e retribuzione
Il contratto collettivo nazionale di lavoro del Terziario è uno strumento che regola i rapporti di lavoro nel settore del terziario, della distribuzione e dei servizi. Scopriamo insieme cosa prevede.
- Il contratto collettivo nazionale di lavoro è uno strumento che serve a regolare i rapporti di lavoro.
- I contratti collettivi sono stipulati dai rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori, cioè i sindacati.
- Il contratto collettivo nazionale di lavoro del Terziario regola i rapporti di lavoro di coloro che prestano attività nel settore terziario, della distribuzione e dei servizi.
Il Contratto collettivo nazionale di lavoro è uno strumento con cui sono regolati i rapporti di lavoro a livello nazionale. Esso è concluso dalle organizzazioni che rappresentano i lavoratori, cioè i sindacati, e le associazioni che rappresentano i datori di lavoro.
In questa guida ci concentreremo su una particolare tipologia di CCNL, ovvero sul Contratto collettivo nazionale del Commercio: indicheremo quali sono le disposizioni principali per i dipendenti e dirigenti che svolgono attività commerciali, anche a distanza, o commercio telematico.
Ci soffermeremo, in specie, sulle regole in tema di ferie e congedo e sulle indennità che vengono versate al dipendente.
Che cos’è Il contratto collettivo nazionale di lavoro?
Dal punto di vista della qualificazione giuridica, i contratti collettivi nazionali sono contratti comuni, quindi, sono vincolanti solo per i lavoratori che sono iscritti ai sindacati che hanno partecipato alla contrattazione.
Nel settore pubblico, tuttavia, ci sono alcune differenze. I contratti in questione sono infatti conclusi tra le rappresentanze sindacali dei lavoratori e l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, la c.d. ARAN. L’Agenzia in questione rappresenta per legge la pubblica amministrazione nella contrattazione collettiva.
La contrattazione collettiva, in Italia, è:
- interconfederale: alla quale partecipa anche lo Stato con il ruolo di mediatore nelle trattative tra lavoratori e datori di lavoro;
- di categoria: che fa riferimento a specifiche categorie di lavoratori;
- locale e aziendale.
I contratti maggiormente rilevanti sono i Contratti collettivi nazionali di categoria.
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Quali sono le finalità del Contratto collettivo nazionale di lavoro?
I contratti collettivi nazionali di lavoro assolvono ad alcuni scopi, quali:
- determinare il contenuto essenziale dei contratti individuali di lavoro in un certo settore (commercio, industria metalmeccanica, industria chimica, ecc.), sia sotto l’aspetto economico (retribuzione, trattamenti di anzianità) sia sotto quello normativo (disciplina dell’orario, qualifiche e mansioni, stabilità del rapporto, ecc.).
- disciplinare i rapporti (cosiddette relazioni industriali) tra i soggetti collettivi.
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Contratti collettivi nazionali di lavoro del settore commercio terziario
Nel presente articolo, tratteremo le caratteristiche di uno specifico contratto collettivo, cioè il CCNL Terziario, Distribuzione e Servizi, ossia il contratto del settore commercio. Questo è tra i contratti che hanno portata più ampia in Italia: si applica sia a dirigenti sia ai dipendenti del terziario, che ammontano circa a 2 milioni e 800 mila addetti.
In particolare, questo contratto disciplina in maniera unitaria:
- i rapporti di lavoro a tempo indeterminato;
- i rapporti di lavoro a tempo determinato;
- i rapporti di lavoro di somministrazione a tempo determinato.
Si applica a qualsiasi tipologia di attività commerciale, anche a distanza o al commercio elettronico.
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Orari e ferie: cosa prevede il CCNL Commercio
Nel contratto collettivo nazionale di lavoro del Terziario si prevede che l’attività lavorativa non possa superare le 40 ore settimanali di lavoro, oppure le 39 o 38 con assorbimento di permessi per riduzione dell’orario di lavoro. A seconda delle attività svolte, possono essere previsti orari particolari di lavoro.
Possono essere previste delle maggiorazioni della normale retribuzione come segue:
- straordinario: fino alla 48ª ora settimanale, 15%; oltre la 48ª, 20%;
- festivo o domenicale: 30%;
- notturno (non in turni): 50%.
Per quanto riguarda, invece, permessi e ferie si ha diritto ha:
- ferie: 26 giorni lavorativi (da lunedì al sabato);
- riduzione annua: 56 ore (72 per le aziende con più di 15 dipendenti). Per gli iscritti nel libro unico dopo il 1° marzo 2011, 50% del monte permessi decorsi 2 anni dall’assunzione e 100% del monte permessi decorsi 4 anni dall’assunzione.
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Quali sono i livelli CCNL commercio?
Nel CCNL Commercio sono presenti i seguenti livelli:
- Quadri;
- Primo livello;
- Secondo livello;
- Terzo livello;
- Quarto livello;
- Quinto livello;
- Sesto livello;
- Settimo livello.
A seconda dell’inquadramento possono anche essere previsti dei periodi di prova variabili come segue:
- livelli Q-1: 6 mesi;
- livelli 2, 3, 4 e 5: 60 gg.;
- livelli 6-7: 45 gg.
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CCNL Commercio: congedo per malattia
Il Contratto collettivo nazionale del terziario prevede poi apposite disposizioni anche rispetto ai congedi per malattia. In particolare, si prevede che il soggetto può conservare il posto di lavoro se i congedi non superano:
- 180 giorni nell’anno solare, più eventuali 120 giorni di aspettativa;
- ulteriori 12 mesi per gravi patologie.
Nei periodi di congedo per malattia, il lavoratore ha diritto ad un’indennità INPS, fino a concorrenza delle seguenti aliquote:
- 100%, dal 1° al 3° giorno;
- 75% dal 4° al 20°;
- 100% dal 21°giorno.
La quota giornaliera viene calcolata con i criteri impiegati dall’INPS. L’integrazione dal 1° al 3° giorno è corrisposta nella misura del 100% per i primi 2 eventi morbosi, del 66% per il 3° evento e del 50% per il 4° evento e cessa di essere corrisposta a partire dal 5° evento.
Infortuni e maternità
Per quanto riguarda, invece, gli infortuni, cambiano le regole per il trattamento integrativo, che, in tal caso, è a carico dell’azienda. Le aliquote sono:
- 100% per il 1° giorno;
- 60% dal 2° al 4° giorno;
- 90% dal 5° al 20° giorno;
- 100% dal 21° giorno.
Per il congedo per maternità, invece, si prevede che per i 5 mesi di assenza l’integrazione viene versata dall’INPS, fino al 100% della retribuzione mensile netta.
L’Integrazione dell’indennità INPS essa è resa fino al 100% del rateo della 13ª e 14ª mensilità relativo al periodo di assenza obbligatoria. In caso di matrimonio, al dipendente spettano 15 giorni di congedo.
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CCNL Commercio Terziario: tabelle retributive
Proprio lo scorso anno sono stati disposti degli aumenti sul trattamento retributivo che viene erogato ai dipendenti di questo settore. In particolare, dovranno essere resi bonus una tantum di 350 euro e un aumento di 30 euro circa.
Livelli | Minimo | Contingenza + EDR | Altri elementi | Totale |
Q | 1.896,64 euro | 540,37 euro | 260,76 euro | 2697,77 euro |
1° | 1.708,49 euro | 537,52 euro | — | 2246,01 euro |
2° | 1.477,84 euro | 532,54 euro | — | 2010,01 euro |
3° | 1.263,15 euro | 527,90 euro | — | 1791,05 euro |
4° | 1.092,46 euro | 524,22 euro | — | 1616,68 euro |
5° | 987,01 euro | 521,94 euro | — | 1508,95 euro |
6° | 886,11 euro | 519,76 euro | — | 1405,87 euro |
7° | 763,80 euro | 517,51 euro | — | 1281,31 euro |
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CCNL Commercio Terziario – Domande frequenti
Il contratto collettivo nazionale di lavoro del Terziario è una contratto di categoria, che opera per i dipendenti e coloro che svolgono attività commerciali.
In base al contratto collettivo nazionale di lavoro del Terziario, il dipendente può chiedere 180 giorni di ferie senza perdere il posto di lavoro.
Il contratto collettivo nazionale di lavoro del Terziario prevede che il dipendente può richiedere 15 giorni di ferie per congedo per matrimonio.
Lo stipendio minimo di un 3 livello CCNL commercio è di 1.263,15 euro.
Il livello più basso del CCNL commercio è il settimo livello, mentre il più alto è quello di quadro.
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