Riforma pensioni Quota 103: cosa significa e come funziona

In un periodo di difficoltà economica come quello che si sta vivendo a causa dell’emergenza coronavirus andare in pensione in anticipo potrebbe essere la soluzione ideale per molte persone.
Quali sono le soluzioni possibili se si hanno soltanto 20 anni di contributi? E quali sono le altre alternative con le quali è possibile la pensione anticipata? Vediamo di seguito come stanno effettivamente le cose e quali sono i requisiti da possedere.
Posso andare in pensione se ho maturato soltanto 20 anni di contributi? La risposta è sì, ma è necessario fare qualche precisazione. Si tratta di una possibilità che è concessa ai lavoratori che abbiano raggiunto i 64 anni di età, ma solo nel caso in cui appartengano al sistema contributivo puro.
I 20 anni di contributi devono dunque partire dopo il 1° gennaio 1996; per il calcolo non viene considerata la contribuzione figurativa, ma unicamente gli anni effettivi che sono stati versati dal datore di lavoro o dal lavoratore autonomo.
Un altro requisito previsto, inoltre, riguarda il fatto che l’assegno pensionistico maturato fino a quel momento deve avere un importo di 2,8 volte superiore rispetto a quello dell’assegno sociale, che nel 2020 corrisponde a 459,83 euro. Di conseguenza, l’importo della pensione deve essere almeno di 1.287,52 euro.
La pensione con 20 anni di contributi è possibile anche attraverso una misura chiamata isospensione, che è stata introdotta dalla legge n. 92 del 2020 per i lavoratori anziani di aziende che abbiano almeno 15 dipendenti.
L’isospensione permette di andare in pensione 7 anni prima rispetto alla pensione di vecchiaia, che è prevista a 67 anni. Nella pratica bisognerà:
Questa forma di pensionamento può essere utilizzata anche nel caso in cui manchino 7 anni al raggiungimento della penione anticipata, che si raggiunge con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, e 41 anni e 10 mesi per le donne.
In questo caso:
Questo trattamento pensionistico prevede un accordo sindacale ed è il datore di lavoro a versare i contributi figurativi necessari per raggiungere i 20 anni di contributi.
R.I.T.A. è l’acronimo di Rendita Integrativa di Trattamento Anticipato e permette di andare in pesione con 20 anni di contributi con un anticpo di 5 o di 10 anni. A chi è riservato questo trattamento pensionistico?
Ai soli titolati di un fondo di pensione complementare sul quale dovranno essere stati versati almeno 5 anni di contributi.
In particolare, sarà necessario:
Tra le altre possibilità che saranno ancora in vigore nel 2021 per andare in pensione anticipatamente ci sono Quota 100, Opzione Donna e Ape Sociale. Ecco quali sono le loro caratteritiche.
Quota 100 | Opzione donna | Ape sociale |
Possono andare in pensione i lavoratori che entro il 31 dicembre 2021 hanno compiuto 62 anni e versato 38 anni di contributi | Possono andare in pensione le lavatrici che entro il 31 dicembre 2021 hanno compiuto 58 anni nel caso di dipendenti e 59 anni nel caso di autonome, e versato 35 anni di contributi. L’assegno pensionistico viene ridotto del 25-30% | Può essere richiesta da chi ha compiuto 63 anni e ha versato almeno 30 anni di contributi. Prevede 12 mensilità e un assegno minimo di 1.500 euro |