Raccomandata market: cos’è e che codice potrebbe avere

Per affrontare tale argomento occorre partire dal presupposto che la maggior parte dei criminali è perfettamente normale, da un punto di vista psichiatrico; l’anormalità può essere ricercata in vari fattori concomitanti o univoci: insufficiente socializzazione, inadeguatezza dei valori-guida, carenza morale.
Posto ciò, il Codice Penale prevede il Vizio totale di mente e il Vizio parziale di mente, ma il concetto di infermità è più ampio di quello di malattia.
Per il Codice Penale, l’infermità è qualsiasi manifestazione patologica in grado di interferire sulla capacità di intendere e di volere. Si ha:
❖ vizio totale di mente: se l’infermità comporta la totale perdita delle capacità di intendere e volere;
❖ vizio parziale di mente: se l’infermità è parziale. Per aversi vizio di mente è sufficiente la parziale riduzione anche solo di una delle due funzioni.
In psichiatria, invece, si parla di disturbo mentale e non più di malattia mentale. L’American Psychiatric Association ha redatto il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali – oggi giunto alla V versione (DSM-V) – per unificare a livello internazionale la terminologia psichiatrica.
E quali sono i disturbi mentali che rilevano in sede penale?
Il ritardo mentale: caratterizzato da un deficit significativo rispetto alla media del funzionamento intellettivo comportante inadeguatezza o incapacità nell’adattamento sociale.
Il ritardo mentale può essere:
Le demenze implicano un deterioramento dell’attività psichica dovuta a:
La demenza è la perdita. I reati messi in atto da persone affette da demenza sono per lo più legati allo scadimento dei freni inibitori e sono numericamente poco rilevanti.
Le psicosi sono delle gravi patologie nelle quali la rilevante alterazione di molteplici funzioni psichiche impedisce l’integrazione con la realtà oggettiva.
La psicosi è una sindrome psicopatologica caratterizzata dal distacco, più o meno accentuato, fino alla perdita del contatto con la realtà; non è specifica entità morbosa, ma un insieme di sintomi (sindrome) che si manifestano nel corso di molte affezioni (es. schizofrenia, paranoia, etc.).
La schizofrenia è uno dei più gravi disturbi psichiatrici. Tale disturbo comporta una forte alterazione delle funzioni psichiche. Nel DSM-V sono descritti dei sottotipi di schizofrenia
Il disturbo delirante (nel DSM-IV chiamato Paranoia) è caratterizzato da un sistema delirante stabile, coerente e duraturo senza deterioramento della personalità. Altro tratto caratteristico è l’esasperazione del sentimento di certezza nei confronti dei propri convincimenti con assenza di senso critico.
Vi sono varie forme:
L’umore rappresenta la disposizione a provare sentimenti piacevoli o spiacevoli. I disturbi dell’umore riguardano la possibilità di andare da un estremo di gioia (euforia) al suo opposto di sofferenza e dolore (malinconia). L’Episodio Depressivo Maggiore può essere accompagnato da sintomi psicotici quali deliri congrui e allucinazioni.
Può accadere che il depresso arrivi a togliersi la vita unitamente a quella dei suoi cari (omicidio–suicidio). Nei disturbi bipolari gli episodi depressivi si alternano in modo imprevedibile con quelli maniacali.
La mania è la situazione opposta alla depressione e comporta una grande euforia. Vi possono essere forme chiaramente maniacali e forme ipomaniacali (sintomi legati alla sola loquacità ed umore elevato). Lo stato maniacale, per la sua iperattività, può causare la commissione di reati quali: l’aggressione, ingiurie, vilipendio, guida spericolata. Ai fini criminologici è importante l’intervallo lucido.
I disturbi d’ansia sono anche denominati nevrosi (stati di sofferenza soggettivi). Il disagio del nevrotico si esprime con modalità autoplastica o ego distonica (verso l’interno). Tra i disturbi d’ansia vi è il disturbo ossessivo-compulsivo: disturbo tipicamente cronico che si caratterizza con vere e proprie ossessioni.
La nevrosi non è condizione che favorisca condotte criminose. Vi sono però delle eccezioni: delinquente con senso di colpa, cleptomane, disturbi compulsivi che sfociano nella violenza sessuale o pedofilia.
Gli stati emotivi e passionali non escludono né diminuiscono l’imputabilità. Tra i reati facenti parte di questo ambito vi sono i delitti d’impeto.
Diverso è il caso di disturbi mentali transitori per i quali è prevista una minore imputabilità: La discriminante tra semplice stato emotivo e disturbi mentali transitori è dato dai seguenti elementi:
I disturbi di personalità si riferiscono a modelli abituali di comportamento che deviano marcatamente rispetto alle aspettative culturali dell’ambiente in cui si vive. Vi sono due parametri per riconoscerli:
I disturbi di personalità più significativi e rilevanti nell’ambito penale ai fini dell’imputabilità sono:
➢ Disturbo schizoide di personalità: distacco dalle relazioni sociali, gamma ristretta di espressioni emotive, freddezza, attività solitarie. Spesso è autore di reati violenti (rapina, omicidio, violenza carnale), è indifferente alle razioni altrui (omicidio a freddo dei killer);
➢ Disturbo paranoide di personalità: diffidenza e sospettosità pervasive nei confronti della gente che possono anche condurre al delirio di querela. Affini sono poi le personalità fanatiche, le quali si possono riscontrare tra i terroristi e gli adepti di culti religiosi (es. suicidi collettivi);
➢ Disturbo istrionico di personalità: si comportano in modo drammatico, raccontano molte bugie, spesso sono mitomani;
➢ Disturbo antisociale di personalità: spesso sono inosservanti dei diritti altrui. Già da ragazzi compiono atti vandalici e sono ribelli. Fanno abituale ricorso ad alcol e droghe. Facilmente sono inseriti in ambienti di sottocultura giovanili;
➢ Disturbo sadico di personalità: tipico di chi desidera, per il proprio gusto, infliggere sofferenza negli altri. Autori di feroci torture;
➢ Disturbo esplosivo intermittente: ricorso a reazioni imprevedibili e molto violente (lesioni, percosse, ingiurie).
❖ cleptomania: incapaci di resistere all’impulso di rubare (spesso donne);
❖ piromania: tendenza a provocare intenzionalmente incendi;
❖ disturbo da gioco d’azzardo patologico: tendenza impulsiva a spendere forti somme di denaro al gioco;
❖ disturbi del comportamento alimentare: paura fobica di prendere peso. Vi rientra la bulimia: esiste una associazione tra bulimia e cleptomania.
Le parafilie sono particolari disturbi psichici che attengono elusivamente alla sfera sessuale; hanno come caratteristica quella di ricorrere a fantasie o comportamenti che vanno al di là di quelli che sono abituali schemi per conseguire l’eccitazione sessuale.
Tra le principali, incidenti sul piano penale, vi sono: