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Reato di lesione personale: le differenze esistenti

Cosa si intende per lesioni personali, quali sono i casi nei quali si configura il reato e come vengono puniti dalla legge le diverse tipologie di lesione possibili.

reato di lesioni personali

Il reato di lesioni personali è disciplinato dall’articolo 582 del Codice penale e viene punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni, a meno che non vi siano delle circostanze aggravanti. 

Nella pratica, si punisce il soggetto che provoca una malattia a un’altra persona, termine con il quale ci si riferisce a qualsiasi patologia (anche mentale) che si procura a qualcun altro. 

Vediamo di seguito quali sono le differenti tipologie di lesioni personali per le quali si può essere puniti e cosa dice la legge in merito. 

Lesione personale: articolo 582 del Codice penale

Nell’articolo i prevede che: “Chiunque cagiona ad alcuno una lesione personale, dalla quale deriva una malattia nel corpo o nella mente, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.

Se la malattia ha una durata non superiore ai venti giorni e non concorre alcuna delle circostanze aggravanti prevedute negli articoli 61, numero 11-octies), 583 e 585, ad eccezione di quelle indicate nel numero 1 e nell’ultima parte dell’articolo 577, il delitto è punibile a querela della persona offesa.

Il reato di lesioni personali non si configura nei casi in cui un’azione che provochi una sensazione dolorosa non produca postumi apprezzabili, come per esempio nell’ipotesi:

  • di un violento getto d’acqua;
  • di uno schiaffo privo di conseguenze;
  • in cui si spintoni qualcuno. 

Leggi anche Reato di lesioni personali colpose

reato di lesioni personali
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Tipologie di lesioni personali

Quando ci si riferisce alle lezioni personali dal punto di vista giuridico, si può distinguere tra:

  1. lesioni personali lievissime;
  2. lesioni personali lievi;
  3. lesioni personali gravi;
  4. lesioni personali gravissime.

1) Lesioni personali lievissime

Le lesioni personali lievissime sono quelle in cui la malattia non abbia una durata superiore ai 20 giorni: prevedono come pena la reclusione che va dai 6 mesi ai 3 anni e sono punibili a querela della persona offesa. 

Nella pratica, però, il reato di lesioni personali lievissime è di competenza del giudice di pace, il quale non può prevede la reclusione come sanzione.

Questo significa che viene generalmente punito:

  1. con una multa;
  2. con gli arresti domiciliari per un periodo che va tra i 20 e i 45 giorni;
  3. con un lavoro di pubblica utilità per un periodo che va da 1 a 6 mesi. 

2) Lesioni personali lievi

Per lesioni personali lievi di intende una malattia al corpo o alla mente la cui prognosi sia compresa tra i 21 e i 40 giorni

Anche in questo caso, il reato di lesioni personali lievi è procedibile a querela offesa e prevede la reclusione dai 6 mesi ai 3 anni di tempo. 

Leggi anche Lesioni personali colpose in caso di incidente stradale

reato di lesioni personali

3) Lesioni personali gravi

Le circostanze aggravanti vengono previste dall’articolo 583 del Codice penale, in base al quale si distingue tra lesioni personali gravi e lesioni personali gravissime

L’articolo stabilisce che: “La lesione personale è grave e si applica la reclusione da tre a sette anni quando:

  • dal fatto deriva una malattia che metta in pericolo la vita della persona offesa, ovvero una malattia o un’incapacità di attendere alle ordinarie occupazioni per un tempo superiore ai quaranta giorni;
  • la condotta colpevole produce l’indebolimento permanente di un senso o di un organo”.

4) Lesioni personali gravissime

Lo stesso articolo prevede inoltre che: “La lesione personale è gravissima, con conseguente applicazione della reclusione da sei a dodici anni, se dal fatto deriva:

  • una malattia certamente o probabilmente insanabile;
  • la perdita di un senso;
  • la perdita di un arto, o una mutilazione che renda l’arto inservibile, ovvero la perdita dell’uso di un organo o della capacità di procreare, ovvero una permanente e grave difficoltà della parola;
  • la deformazione, ovvero lo sfregio permanente del viso”.

Sia il reato di lesioni personali gravi sia quello di lesioni personali gravissime sono procedibili d’ufficio, quindi può essere denunciato da chiunque ne venga a conoscenza. Oltre alla durata della pena, cambia anche la competenze del reato in quanto:

  • nel primo caso è del tribunale in composizione monocratica;
  • nel secondo caso è del tribunale in composizione collegiale.

Lesioni personali: elementi costitutivi del reato

Il bene giuridico tutelato è l’incolumità fisica e psichica della persona, quindi vengono non vi rientrano né l’offesa all’incolumità pubblica né le autolesioni. 

Il soggetto attivo del reato può essere chiunque provochi una lesione personale a un’altra persona, che rappresenta il soggetto passivo nel caso in cui la lesione comporti una malattia, nel corpo o nella mente. 

La dottrina è ancora oggi divisa in merito alla configurabilità del reato in capo al feto. Il reato di lesioni personali è un reato di evento a forma libera, che si può commettere con qualunque mezzo.

Infine, l’elemento soggettivo del reato è il dolo generico, che lo distingue dal reato di lesioni personali colpose, disciplinato dall’articolo 590 del Codice penale

Leggi anche: “Cos’è il dolo”. 

Reato di lesioni personali: competenza

La competenza del reato di lesioni personali è del:

  1. Giudice di Pace, per le lesioni personali lievissime, quindi procedibili a querela della persona offesa;
  2. Tribunale in sede monocratica, per le lesioni dolose lievi, gravi e gravissime, che sono invece procedibili d’ufficio.

Reato di lesioni personali – Domande frequenti

Il reato di lesioni personali consente la remissione della querela?

La remissione della querela è possibile soltanto nel caso di lesioni personali lievissime, che sono procedibili a querela della persona offesa.

Quali sono i termini di prescrizione del reato di lesioni personali?

Il diritto al risarcimento del danno si prescrive in 5 anni dal fatto, ma nell’ipotesi di reato vale il termine di prescrizione penale.

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Maria Vittoria Simoni
Esperta di diritto penale
Neo laureata in legge, sogna di diventare un giorno magistrato. Nel frattempo, scrive per la redazione di deQuo, condividendo le sue conoscenze giuridiche online.
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