Tasso interesse legale: percentuale, aumento e calcolo
Qual è l'attuale tasso degli interessi legali? Come funziona il calcolo? Vediamo di seguito cosa sapere in merito, da quando decorrono e quando si applicano gli interessi legali e moratori.
- Gli interessi legali costituiscono quella fattispecie di interessi che è determinata dalla legge.
- Il tasso degli interessi legali viene infatti stabilito ogni anno con un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, sulla base di alcuni parametri quali il rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato con durata non superiore ai 12 mesi e il tasso di inflazione.
- Il tasso degli interessi legali previsto per il 2024 è entrato in vigore il 1° gennaio 2024.
Gli interessi costituiscono una somma di denaro aggiuntiva avente carattere accessorio rispetto a una somma di denaro di partenza, dalla quale viene calcolato l’interesse in questione.
Tra i tratti che li definiscono ci sono la periodicità, in quanto vengono corrisposti in base a cadenze prestabilite, e il fatto che siano misurati tramite un tasso percentuale.
Analizzando gli interessi alla fonte, è possibile distinguere tra:
- interessi convenzionali o negoziali, che sono quelli determinati da un accordo tra due parti, un creditore e un debitore;
- interessi legali, che sono quelli riconosciuti e stabiliti dalla legge e che vengono disciplinati dall’articolo 1282 del Codice Civile;
- interessi usuali, ovvero quelli la cui fonte è riscontrabile negli usi, e che sono disciplinati dall’articolo 1825 del Codice Civile.
Il tasso degli interessi legali viene stabilito ogni anno dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, con un decreto che viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. La capitalizzazione degli interessi può avvenire su base trimestrale, semestrale o annuale.
Nelle prossime righe, ci concentreremo, in particolare, sul calcolo degli interessi legali 2024, per esempio quelli previsti in caso di ravvedimento operoso, analizzando aspetti quali la decorrenza della capitalizzazione e la rivalutazione.
Interessi legali: cosa sono
Gli interessi legali vengono definiti dalla legge come i frutti civili che vengono prodotti dal godimento del denaro, che è un bene fruttifero. In particolare, nell’articolo 1282 del Codice Civile viene stabilito che:
I crediti liquidi ed esigibili di somme di denaro producono interessi di pieno diritto, salvo che la legge o il titolo stabiliscano diversamente. Salvo patto contrario, i crediti per fitti e pigioni non producono interessi se non dalla costituzione in mora.
Se il credito ha per oggetto rimborso di spese fatte per cose da restituire, non decorrono interessi per il periodo di tempo in cui chi ha fatto le spese abbia goduto della cosa senza corrispettivo e senza essere tenuto a render conto del godimento.
Nell’articolo 1284 del Codice Civile si legge che “Il saggio degli interessi legali è determinato in misura pari al 5% in ragione d’anno.
Il Ministro del tesoro, con proprio decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana non oltre il 15 dicembre dell’anno precedente a quello cui il saggio si riferisce, può modificarne annualmente la misura, sulla base del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato di durata non superiore a dodici mesi e tenuto conto del tasso di inflazione registrato nell’anno. Qualora entro il 15 dicembre non sia fissata una nuova misura del saggio, questo rimane invariato per l’anno successivo”.
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Interessi legali 2024
Il tasso degli interessi legali nel 2024 scende rispetto a quello previsto nel 2023: corrisponde, infatti, al 2,5% e non più al 5%. Com’è noto, l’aggiornamento annuale del tasso di interesse è stabilito all’art. 1284 del codice civile, titolato Saggio degli interessi.
In quest’ultimo si legge che la percentuale viene calcolata prendendo in considerazione il endimento medio annuo lordo dei titoli di Stato di durata non superiore a dodici mesi e tenuto conto del tasso di inflazione registrato nell’anno.
Il tasso di interesse 2024 è stato fissato dal Decreto del MEF del 29 novembre 2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 288 dell’11 dicembre 2023.
Nel corso degli anni, il tasso degli interessi legali è stato modificato di continuo: nella tabella che segue abbiamo elencato le variazioni che ci sono state tra il 2014 e il 2024.
Tabella interessi legali
Anno | Percentuale interessi legali |
2014 | 1% |
2015 | 0,5% |
2016 | 0,2% |
2017 | 0,1% |
2018 | 0,3% |
2019 | 0,8% |
2020 | 0,05% |
2021 | 0,01% |
2022 | 1,25% |
2023 | 5% |
2024 | 2,5% |
Interessi legali: quando spettano
Gli interessi legali di pieno diritto sono dovuti:
- quando il credito è liquido, ovvero con un valore determinato;
- quando il credito è esigibile, ovvero quando non più soggetto a termine o a condizione.
Le due condizioni devono essere ugualmente presenti altrimenti il creditore non può esigere il credito che gli spetta. Supponiamo l’ipotesi di un’obbligazione che abbia una scadenza fissata al 30 giugno: in questo caso specifico non sarà possibile richiedere il credito il 29 giugno, in quanto la scadenza non è ancora avvenuta.
Gli interessi legali decorrono anche senza la costituzione in mora:
- nel caso in cui sia scaduto il termine per pagare;
- qualora la prestazione debba essere eseguita al domicilio del creditore.
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Interessi legali: decorrenza
Gli interessi legali decorrono dal momento in cui il credito diventa esigibile e in virtù della sua liquidità. L’articolo 1282 prevede che i crediti per fitti e per pigioni producano interessi soltanto a partire dalla costituzione in mora da parte dell’affittuario.
In questo modo, la legge tutela il conduttore, il quale sarà tenuto a corrispondere gli interessi sul canone soltanto nel caso in cui si verifichi la costituzione in mora del locatore.
Come regola generale, gli interessi decorrono:
- dal giorno della domanda di restituzione, se si è in buona fede;
- dal giorno del pagamento, se si è in mala fede.
Capitalizzazione interessi | Decorrenza |
Ogni 3 mesi | 1° gennaio, 1° aprile, 1° luglio e 1° ottobre |
Ogni 6 mesi | 1° gennaio e 1° luglio |
Ogni 12 mesi | 1° gennaio |
Cos’è l’indebito
Un altro caso in cui gli interessi legali non vengono prodotti in modo automatico è quello relativo al pagamento di un indebito, che si verifica quando il debitore:
- ha eseguito il pagamento senza avere debiti: si parla allora di indebito oggettivo;
- ha eseguito il pagamento del debito di qualcun altro: in questo caso, siamo di fronte a un indebito soggettivo.
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Calcolo interessi legali
Gli interessi rappresentano, dunque, il costo del denaro e hanno una funzione remuneratoria, in base al principio della naturale fecondità del denaro, per il quale “la disponibilità nel tempo del denaro altrui va pagata perché integra un obiettivo vantaggio economico”.
Come funziona il calcolo degli interessi legali? Ci sono tre elementi che devono essere presi in considerazione:
- il capitale (C);
- il saggio (S), che corrisponde al tasso di interesse legale;
- il tempo di maturazione, quindi il numero di giorni (N).
La formula per il calcolo degli interessi legali è, pertanto, la seguente: Capitale x Saggio x Tempo / 36500*, ovvero
I = C x S x N/36500
*36500 è il numero di giorni di cui è composto all’anno civile (365) moltiplicato per 100.
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Interessi legali sul deposito cauzionale
Il deposito cauzionale è una cifra che viene generalmente versata nel momento in cui si firma un contratto di locazione come garanzia dell’adempimento degli obblighi a carico del conduttore, ma anche per la copertura di eventuali danni provocati nell’immobile da quest’ultimo.
La cauzione può essere di massimo 3 mensilità e produce degli interessi: al termine della locazione, il proprietario dell’immobile dovrebbe restituire l’importo della cauzione assieme agli interessi maturati, che sono su base annua.
Nella pratica, il locatore può corrispondere gli interessi sul deposito cauzionale:
- ogni anno;
- alla scadenza del contratto.
Gli interessi maturati sul deposito cauzionale hanno un termine di prescrizione pari a 5 anni, ai sensi dell’articolo 2948 del Codice Civile.
Quando si applicano gli interessi legali
Tra le casistiche nelle quali si ha diritto agli interessi legali a pieno titolo, si annoverano:
- il contratto preliminare di vendita, nel caso di inadempimento da parte del venditore;
- il mutuo;
- lo sconto;
- il mandato, nei casi in cui il mandatario debba pagare gli interessi sulle somme riscosse dal giorno in cui queste ultime devono essere consegnate al mandante;
- il deposito bancario;
- il deposito irregolare, in cui vengono applicate le regole del mutuo;
- il conto corrente.
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Interessi legali e rivalutazione
La funzione della rivalutazione monetaria è quella di adeguamento di una data somma di denaro alle variazioni del costo della vita.
Considerato il fatto che con il trascorrere del tempo il costo della vita è soggetto a un rincaro, le somme a partire dalle quali vengono calcolati gli interessi devono essere rivalutate.
Questo principio è stato confermato dalla sentenza n. 12432 della Cassazione del 1991, in base alla quale “gli interessi che vengono a maturare sulla somma soggetta a rivalutazione devono essere calcolati tenendo conto che la rivalutazione ha natura progressiva”.
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Interessi legali: domande frequenti
Gli interessi legali costituiscono l’obbligo accessorio al pagamento di una somma di denaro, che viene stabilito dalla legge ai sensi dell’articolo 1284 del Codice Civile: scopri come funziona il calcolo.
Gli interessi legali si calcolano applicando una formula nella quale vengono utilizzate tre variabili: il capitale, il tasso di interesse e il tempo di maturazione.
Il tasso degli interessi legali viene stabilito ogni anno dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
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