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Mutuo chirografario: cos’è, quali sono le caratteristiche, quanto dura

Il mutuo chirografario, o prestito senza garanzie reali, espone le banche a rischi maggiori, compensati da tassi di interesse elevati e analisi di solvibilità approfondite. Vediamo quali sono i pro e i contro della sottoscrizione di tali forme di finanziamenti.

mutui chirografari cosa sono e come funzionano
  • Il mutuo è chirografario perché privo di garanzie reali. I tassi di interesse sono fissi o variabili. 
  • L’approvazione del mutuo chirografario comporta controlli sulla solvibilità del richiedente e può prevedere garanzie personali come la fideiussione o il pegno
  • L’inadempimento comporta invece l’applicazione degli interessi di mora, la decadenza dal beneficio del termine e il pignoramento dei beni del debitore.

Il contratto di mutuo è la forma di finanziamento più adottata e utilizzata nell’ultimo secolo, sebbene le sue radici provengano dal diritto romano, dove era conosciuto come “mutuum“.

Gaio, nelle Istituzioni, scriveva: La dazione a mutuo è relativa a quelle cose che valgono per peso, numero o misura, quali il denaro contante, il vino, l’olio, il frumento, il rame, l’argento e l’oro. Si danno queste cose, a numero o peso, in modo che diventino di chi le riceve, e vengano successivamente restituite, non le stesse, ma altre della stessa natura. Per questo è chiamato mutuo, perché quel che viene dato in questo modo, diventa da mio tuo.

Oltre al dettaglio storico, ancora oggi il mutuo è lo strumento finanziario più adoperato sia da privati sia da aziende per soddisfare esigenze di liquidità o per l’acquisto di beni immobili. A fronte della necessità di ottenere rapidamente una somma di denaro, il ricorso a un istituto bancario per la richiesta di un finanziamento rappresenta spesso la via più celere. 

Tra le varie forme di mutuo, il cosiddetto mutuo chirografario è caratterizzato dall’assenza di garanzie reali ed è una soluzione agilmente accessibile. Tuttavia, la facilità di accesso non è esente da rischi. L’inadempimento comporta conseguenze legali e il debitore potrebbe ricevere notifiche di procedimenti giudiziari e vedersi iscritto nei registri dei cattivi pagatori, circostanza che comprometterebbe la possibilità di ottenere futuri finanziamenti. Vediamo più nel dettaglio come funziona.

Cosa sono i mutui chirografari (definizione)

Il mutuo è un contratto con cui il creditore consegna una somma di denaro al debitore, il quale si impegna a restituirlo aumentato degli interessi, nelle modalità e tempi definite dal contratto (art.1813 c.c). 

Il mutuo chirografario, definito anche mutuo non garantito, è un tipo di prestito erogato da istituti di credito senza che il debitore debba offrire garanzie reali, a differenza di quanto accade nel mutuo ipotecario. L’istituto di credito può chiedere, a garanzia del mutuo chirografario, delle garanzie personali

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Quale caratteristica contraddistingue il mutuo chirografario?

La principale caratteristica che contraddistingue il mutuo chirografario è proprio l’assenza di garanzie reali,  quali l’ipoteca. Il mutuo chirografario è garantito solo da un documento, il chirografo, firmato dal titolare del finanziamento. In sostanza, data la mancanza di garanzie reali, l’obbligazione verso la banca è assicurata solo dalla firma del debitore e la garanzia per la banca è rappresentata solo dalla solvibilità del debitore

Ciò significa che, in caso di inadempimento del debitore, la banca non ha la possibilità di recuperare il credito attraverso la vendita forzata di beni immobili. Questo comporta per la banca un rischio maggiore, il quale è compensato da tassi di interesse più elevati e da una più severa analisi della situazione economica del richiedente.

In particolare, la procedura di approvazione di un mutuo chirografario ha inizio con la presentazione della domanda di finanziamento, nella quale occorre specificare il motivo della richiesta di prestito.

Successivamente, vi è la fase istruttoria, durante la  quale la banca raccoglie e analizza tutte le informazioni per verificare la solvibilità del richiedente, attraverso le dichiarazioni dei redditi, la titolarità di beni immobili e l’indicazione di possibili fideiussori. Inoltre, la banca esaminerà se ci sono stati precedenti inadempimenti o ritardi nei pagamenti registrati nei sistemi informativi creditizi.

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Come funzionano i mutui chirografari

Il mutuo chirografario, come detto, a differenza del mutuo ipotecario, non prevede ipoteche o altre garanzie reali. Tuttavia, le banche spesso richiedono garanzie alternative, come la fideiussione, con la quale il fideiussore si impegna verso la banca a soddisfare un debito altrui, nel caso in cui il debitore principale non adempia. Questa è una forma di garanzia personale che assicura il creditore contro il rischio di inadempienza del debitore. 

Il pagamento del mutuo avviene secondo un piano di ammortamento concordato, che prevede rate periodiche composte da una quota di capitale e una di interessi. Banca e cliente definiscono il tipo di tasso di interesse applicabile, che può essere fisso, variabile o misto. Il contratto di mutuo chirografario specifica anche la periodicità delle rate, che possono essere costanti, crescenti o decrescenti a seconda delle condizioni finanziarie del debitore.

In alcuni casi, le banche possono richiedere la costituzione di un pegno, con trasferimento temporaneo della proprietà di beni mobili facilmente liquidabili, quali per esempio i titoli di Stato. Se accettati, tali beni passano alla banca fino all’estinzione del debito. Se il debitore non adempie la propria obbligazione, la banca può vendere il bene oggetto di pegno, restituendo eventuali eccedenze dopo aver coperto il debito.

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Mutui chirografari: tassi

Il tasso di interesse è il costo del denaro e corrisponde alla percentuale applicata al capitale prestato, definendo quanto occorre pagare alla banca oltre al prestito originale.

Il tasso di interesse applicato ai mutui chirografari può variare significativamente in base al profilo di rischio del debitore e alle condizioni di mercato. Generalmente, questi tassi sono più alti rispetto a quelli dei mutui ipotecari, riflettendo il maggior rischio che l’istituto di credito assume non avendo garanzie reali. 

Esistono due tipologie principali di tasso: 

  1. tasso fisso: il tasso di interesse rimane costante per tutta la durata del mutuo, offrendo certezza sulle rate future. Questo tasso viene deciso all’inizio e non cambia, indipendentemente dalle fluttuazioni del mercato;
  2. tasso variabile: il tasso di interesse ha una percentuale che può variare nel tempo. Nel caso di tasso variabile, c’è una percentuale definita dal contratto di mutuo che può variare in base agli indici di riferimento. Le variazioni del tasso di interesse dipendono da un indice finanziario di riferimento, come l’Euribor, che influisce direttamente sull’importo della rata periodica.  

La scelta tra tasso fisso e variabile dipenderà dalle esigenze del debitore e dalla sua capacità di gestire le fluttuazioni dei tassi di interesse. Tra le varie forme di mutuo a tasso variabile, una delle più comuni è quella con rata costante. In questa modalità, la variazione del tasso influisce sul numero delle rate, ma l’importo di ciascuna rata resta invariato. Di conseguenza, cambia la durata del prestito, non l’importo delle rate.

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Mutui chirografari: tipologie

Esiste anche il mutuo con interest cap o “capped rate”, che prevede un limite massimo per la rata, proteggendo così il debitore da aumenti eccessivi.

Un’ulteriore opzione è il mutuo a tasso bilanciato, dove l’interesse è calcolato mescolando una quota fissa e una variabile, generalmente in parti uguali, per mitigare i rischi.

Infine, il mutuo a tasso misto offre la flessibilità di passare da un tasso fisso a uno variabile nel corso della durata del mutuo, con la possibilità di rivedere questa scelta periodicamente, ogni tre o cinque anni, per adeguarsi alle condizioni più vantaggiose del momento.

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Qual è la durata massima di un mutuo chirografario?

La durata del mutuo chirografario è generalmente breve, oscillando tra i 5 e i 15 anni. La durata viene stabilita in base alla somma erogata e alla capacità di rimborso del debitore. Una durata più breve implica solitamente rate più elevate, ma un minor costo totale degli interessi nel lungo termine.

I mutui chirografari sono caratterizzati da importi medi, non superando di solito i 75.000 euro. Come già precisato, a causa della minor durata e sicurezza, i tassi di interesse tendono ad essere più alti rispetto ai mutui ipotecari e variano in base alla situazione economica del Paese e alla stabilità finanziaria della banca.

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Quali sono le conseguenze in caso di mutuo chirografario non pagato

Il mancato versamento delle rate del mutuo comporta l’applicazione degli interessi di mora, una sanzione per il ritardo nel pagamento. Se l’inadempimento persiste, causando ritardi superiori a centoventi giorni o l’accumulo di almeno quattro rate insolute, il nome del debitore sarà registrato nella Centrale dei Rischi.

Ciò comporta l’inserimento nei registri che elencano i soggetti che non hanno onorato gli obblighi finanziari assunti, con la conseguente reputazione di cattivo pagatore e difficoltà nell’ottenere futuri finanziamenti.

Tuttavia, le conseguenze dell’inadempimento non si limitano a questo. Infatti, è probabile che nel contratto di mutuo sia inclusa una clausola che permetta alla banca di revocare il beneficio del termine. Questo significa che il debito dovrà essere saldato in un’unica soluzione, anziché essere dilazionato.

Se il debito persiste, la banca può iniziare un’azione giudiziaria con un ricorso per decreto ingiuntivo. In assenza di opposizione del debitore, il decreto ingiuntivo diverrà definitivo e la banca acquisirà un titolo esecutivo. Munita di titolo esecutivo, la banca potrà emettere un precetto, ovvero un’ultima intimazione di pagamento. Decorso inutilmente il termine previsto dal precetto senza che il debito sia stato estinto, la banca è autorizzata a procedere al pignoramento dei beni del debitore.

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Mutuo chirografario – Domande frequenti

Quando si fa un mutuo chirografario?

Un mutuo chirografario può essere richiesto per esigenze di liquidità a breve termine, per finanziare opere di manutenzione straordinaria in un condominio o per l’acquisto di attrezzature, senza necessità di ipotecare beni.

Che differenza c’è tra mutuo chirografario e ipotecario?

La differenza principale risiede nella presenza di garanzie: il mutuo ipotecario richiede una garanzia immobiliare, mentre il mutuo chirografario non ha garanzie reali.

Che cosa significa “chirografario”?

Il termine “chirografario” deriva dal greco “cheirógraphon”, che significa “scritto a mano”, e fa riferimento a debiti che non sono garantiti da ipoteche ma solo dalla firma del debitore.

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Giorgia Dumitrascu
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