Dogana: cos’è e quali sono i costi da sostenere
Come faccio a sapere se devo pagare dogana e cosa succede se non si paga la dogana? Ecco quali sono le norme in vigore in Italia e gli importi ai quali fare riferimento per calcolare il dazio doganale.
Siamo sempre più abituati a comprare prodotti che provengono dall’altra parte del mondo, per esempio dalla Cina. Siamo anche propensi ad aspettare qualche giorno in più per l’arrivo di una merce, se questo ci fa risparmiare dei soldi, non calcolando quelli che prendono il nome di dazi doganali.
A proposito di spedizioni e acquisti in Paesi lontani, infatti, ti sarà probabilmente capitato di sentire parlare di dogana. Che cos’è di preciso? Quali sono i beni che circolano liberamente e quelli che vengono fermati proprio in dogana? Vediamo insieme di cosa si tratta e quali sono le tasse che si devono pagare in alcuni casi.
Dogana: cos’è e come funziona
La dogana è un ente, gestito pubblicamente, presente in tutti i Paesi del mondo. La sua origine è molto antica: ha la funzione di garantire gli interessi economici dei singoli Stati.
Lo fa controllando i prodotti in entrata e in uscita da una data nazione, verificando i casi in cui devono essere applicati dei dazi doganali per poter procedere allo sdoganamento della merce.
Nel caso dell’Unione europea, il blocco in dogana non sussiste: gli Stati membri hanno infatti optato per la libera circolazione di persone, merci e capitali. Nonostante i confini politici e territoriali tra gli Stati, è come se abitassimo in un unico grande Paese.
La dogana tra i Paese UE, dunque, non è presente, quindi non ci sono dazi da pagare quando una merce valida i confini comunitari.
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Dogana Paese extra UE
Questo non accade per le merci che arrivano da altre destinazioni, collocate al di fuori dell’Unione: in questa ipotesi, infatti, i bagagli e le valige in transito possono essere ispezionati.
In aggiunta:
- è possibile il blocco delle merci, che può essere assoluto oppure applicato sulla quantità, per esempio perché si stanno trasportando merci in eccesso rispetto ai regolamenti in vigore;
- si possono applicare i dazi doganali, quindi è necessario pagare affinché le merci vengano sdoganate.
Volendo fare un esempio pratico: non vengono applicati dazi doganali per un prodotto acquistato dal Portogallo, mentre sono previsti per una merce che arriva dagli Stati Uniti, dal Giappone o dall’Indonesia.
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Dazi doganali: a quanto ammontano
I dazi doganali vengono addebitati sul destinatario di una spedizione nel caso di acquisti online oppure su chi ha con sé una valigia contenente prodotti che in genere vengono bloccati in dogana.
Abbiamo detto che i dazi doganali si pagano nei Paesi extra UE: il costo da sostenere varia in relazione al valore del prodotto trasportato e alla sua quantità. Vengono applicate le regole del Paese in cui le merci transitano.
Per conoscere quali siano le categorie merceologiche sulle quali vengono applicati i dazi doganali, si può fare riferimento al sito dell’Agenzia delle dogane e monopoli.
In particolare, alla sezione Tariffa doganale Taric sarà possibile trovare gli indici TARIC, tariffa integrata comunitaria, che stabilisce il valore di calcolo dei dazi doganali, in quanto:
strumento d’informazione per gli operatori e gli uffici interessati agli scambi commerciali internazionali, contenente la raccolta delle disposizioni, degli obblighi e delle fiscalità, cui sono assoggettate le merci all’introduzione sul territorio doganale della Comunità (immissione in libera pratica o importazione nonché esportazione e scambi intracomunitari), della legislazione tariffaria e commerciale comunitaria e nazionale.
Il costo da sostenere alla dogana si calcola nel seguente modo: dazio Taric + IVA al 22% + addebito sdoganamento del corriere.
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Quando si applicano le spese doganali
La regola generale prevede che la dogana si paga su tutti i prodotti che superano la cifra di 22 euro. Ci sono però alcuni prodotti sui quali si pagano sempre sia i dazi sia l’IVA, quindi le tasse doganali.
Si tratta di:
- profumi;
- tabacco;
- alcolici, per i quali è previsto anche il pagamento dell’accisa in Italia.
Quando il costo di un prodotto è compreso tra 22,01 euro a 150 euro si paga l’IVA, ma non viene applicato il dazio doganale. Ne consegue che tale tassazione è applicata per tutti gli importi che superano i 150 euro. Quanto detto si applica alle spedizioni che hanno carattere commerciale.
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Spedizioni personali
Nel caso di spedizioni che hanno invece un carattere personale, quindi che vengono spedite occasionalmente, a titolo gratuito (senza ricevere un compenso) oppure non vengono effettuate da parte di un’azienda, i costi doganali sono differenti.
Non si paga infatti nessuna tassa, quindi né IVA né dazio doganali, per importi che non superano i 45 euro. A partire da 45,01 euro sono invece previsti sia l’IVA sia il dazio.
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Cosa si rischia se non si paga la dogana?
Nell’ipotesi in cui il destinatario dovesse rifiutare di pagare un dazio doganale, lo stesso sarebbe applicato all’ordinante, ovvero a chi ha prenotato il prodotto. Pensiamo, per esempio, al caso di un regalo acquistato online per un’altra persona.
Quest’ultimo potrà decidere se rimandare la spedizione al mittente – dovrebbe pagare le spese di rientro e i dazi di importazione – oppure fare in modo che il prodotto arrivi a un altro destinatario – pagandone le relative spese.
Potrebbe anche decidere di richiedere l’abbandono della spedizione – in questo caso non dovrebbe pagare i dazi doganali – oppure di pagare lui stesso il dazio applicato e far sì che la spedizione arrivi al destinatario.
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