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Pirateria online: cos’è e cosa cambia con la nuova legge

Cosa si intende per pirateria online? Quando si diffonde materiale illecitamente? Quali sono le sanzioni previste? Cosa dice la riforma approvata in Senato? Scopri tutto ciò che c'è da sapere su come viene punita la pirateria in Italia.

pirateria online
  • La pirateria online è un fenomeno diffuso, che comporta la diffusione online di contenuti coperti da copyright.
  • Il Senato ha approvato la riforma per inasprire le pene e per rendere maggiormente difficile la diffusione dei contenuti.
  • Il principale obiettivo della riforma della disciplina sulla pirateria online è quello di contenere il fenomeno della pirateria degli eventi sportivi.

Proprio gli scorsi giorni, al Senato, c’è stato l’ultimo sì definitivo alla riforma della disciplina sulla pirateria online. L’obiettivo è quello di contenere il fenomeno e intervenire sui siti illegali che consentono la diffusione illecita di contenuti.

La disciplina è stata accolta favorevolmente, sebbene ancora con qualche dubbio. Il principale problema è come consentire di oscurare i siti illegali, senza incidere, invece, sui contenuti legittimamente diffusi.

Nel seguente articolo cercheremo, in primo luogo, di spiegarti come si manifesta il fenomeno della pirateria online. Dopodiché, indicheremo tutte le modifiche apportate dal DDL approvato in Senato. In particolare, ci soffermeremo anche sul ruolo che è stato assunto dall’AGCOM grazie a quest’ultimo intervento. 

Pirateria informatica: definizione

Cosa si intende per pirateria digitale? La pirateria informatica è un’attività illecita perpetrata per mezzo di strumenti digitali e la rete Internet. È, dunque, un’attività che viola le norme di legge, in particolare in tema di diritto d’autore. 

La condotta più comune è quella di accesso non autorizzato a dati protetti e riservati. Il più delle volte, comporta anche la diffusione e modifica di dati, al fine di ottenere un vantaggio ingiusto. In genere, queste attività hanno ad oggetto la copia di un software o di altro materiale digitale, e la loro divulgazione illecita.

Il caso tipico di pirateria informatica è quello dei siti di streaming illegale, dove è possibile guardare serie TV o film. Il fenomeno è comunque esistente da tempo: per esempio, inizialmente era possibile trovare in rete delle canzoni o scaricarle con appositi programmi.

Molto diffusa è anche la pirateria di libri, grazie ai supporti digitali per la lettura. Dunque, la pirateria si sostanzia in una condotta volta ad utilizzare impropriamente determinati beni immateriali, in contrasto con la volontà dell’autore stesso, per ottenerne un ritorno economico.

Tra i soggetti autori di queste condotte, rientrano generalmente gli hacker, cioè esperti di informatica che riescono facilmente ad introdursi nei sistemi informatici.

Le principali forme di pirateria online sono:

  1. diffusione tramite mezzi informatici;
  2. hard disk loading;
  3. violazione della licenza di utilizzo.

Puoi approfondire anche leggendo: Pezzotto: significato e quali sono i rischi

pirateria online cos'è e tipologie
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1. Diffusione tramite mezzi informatici

La diffusione mediante mezzi informatici comporta la messa a disposizione gratuita di programmi non originali. Può essere realizzata con diverse modalità. In particolare, quella più diffusa è l’utilizzo di file di sharing. Questi ultimi consentono lo scambio libero e gratuito dei programmi tramite download o upload. 

Spesso sono impiegate anche reti peer to peer, che consentono di scaricare i programmi in violazione del copyright. Molto spesso sono organizzate anche aste online per vendere dei software. 

Questa condotta illecita prevede quindi due momenti:

  1. messa a disposizione del materiale coperto da diritti;
  2. l’utente scarica il software tramite download senza pagare il servizio. Questa seconda parte dell’illecito, però, comporta delle problematiche in termini di qualificazione giuridica. 

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2. Pirateria online: Hard disk loading

Altra forma di pirateria online è l’hard disk loading. Questa presuppone che un’impresa addetta alla vendita di computer abbia installato il software OEM, il quale viene modificato per renderlo più allettante per gli acquirenti. 

Si incoraggia, in tal modo, sia la pirateria, sia altri reati, come la ricettazione per i compratori che acquistano dei prodotti frutto di illecito. Quindi, è una condotta che crea molti rischi penali, oltre ad incidere negativamente sulla correnza, danneggiando i venditori del settore. 

3. Violazione delle licenza d’utilizzo

La terza e ultima categoria che intendiamo descrivervi è la violazione della licenza di utilizzo di un software o delle sue condizioni. In questo caso, si prova ad installare un numero maggiore di copie rispetto a quante consentite dalla licenza stessa.

Questa condotta può essere posta in essere da aziende, organizzazioni o in luoghi che richiedono l’utilizzo di un software su più computer. Spesso si ricorre a questo strumento quando si devono comprare tanti computer per esigenze lavorative, quindi servono i relativi sistemi operativi.

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Riforma della pirateria online: le novità

Cosa prevede la nuova legge contro la pirateria online? Il Senato, proprio negli ultimi giorni, ha approvato definitivamente la riforma della pirateria online, la quale ha introdotto norme più severe e adeguate anche ai cambiamenti e all’evoluzione della tecnologia. 

La pirateria online è molto cambiata negli ultimi anni, che hanno visto proliferare i siti di streaming illegale di film e serie TV.
La nuova normativa introduce una serie di disposizioni, tra cui un reato per chi ha violato i diritti d’autore. Di seguito ti illustreremo tutte le novità più interessanti

L’obiettivo principale è quello di ridurre la pirateria online, andando anche a bloccare l’ID dei siti che rilasciano i software illegalmente. Esaminiamo allora tutte le disposizioni salienti.

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Pirateria online: oscurati i siti illegali

Dopo il passaggio in Senato, la riforma sulla pirateria online dovrà essere pubblicata in Gazzetta ufficiale. Da questo momento in poi, l’iter della riforma sarà completo e la normativa entrerà in vigore. 

Con questo ultimo step si porterà a compimento l’obiettivo principale del legislatore, cioè chiudere definitivamente i molti siti illegali. Infatti, la normativa prevede l’intervento dell’AGCOM in caso di denuncia. L’autorità può intervenire entro 30 minuti per decretare la chiusura del sito web.

Dunque, la riforma prevede anche dei poteri necessari per garantire il tempestivo intervento dell’Autorità. Uno dei settori che si intende demolire della pirateria online è quello dello sport live, che rappresenta il vero obiettivo della riforma.

Infatti, il settore maggiormente in crescita è proprio quello della pirateria dello sport live, anche se i film restano ancora il contenuto maggiormente piratato. Nell’ultimo anno, la pirateria che ha riguardato gli eventi sportivi è aumentata di ben il 26%

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Pirateria online: il ruolo dell’AGCOM

Un ruolo particolare è riservato all’AGCOM, la quale svolge le funzioni di controllo e di intervento, nel caso vi siano delle segnalazioni.

Al momento della segnalazione, l’Autorità indipendente interviene con un proprio provvedimento. Tramite quest’ultimo è possibile ordinare ai prestatori di servizi di interrompere l’attività illecita. L’ordine può anche essere diretto verso i prestatori di accesso alla rete, al fine di chiedere la disabilitazione dell’accesso ai contenuti diffusi abusivamente

Il provvedimento impone il blocco della risoluzione DNS dei nomi di dominio e il blocco dell’instradamento del traffico di rete verso gli indirizzi IP dei siti illeciti. L’AGCOM può chiedere alla società di intervenire ed attuare il provvedimento anche in 30 minuti.

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Pirateria online: sanzioni

La riforma della disciplina della pirateria online ha anche introdotto alcune sanzioni penali:

  • per la violazione del diritto d’autore, è possibile ottenere il carcere fino a 3 anni in caso di trasmissione illecite di contenuti;
  • a ciò si aggiungono anche le sanzioni pecuniarie, che possono raggiungere i 5 mila euro.

Il legislatore, tuttavia, ha intenzione anche di avviare una campagna di sensibilizzazione verso il fenomeno della pirateria online

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Pirateria online: i risvolti della riforma

La riforma della pirateria online ha suscitato anche significativi apprezzamenti. Sul punto, è stato detto Federico Mollicone, firmatario della riforma:

Con l’approvazione del testo all’unanimità, sia alla Camera sia al Senato, sulla pirateria digitale abbiamo scritto una pagina parlamentare di collaborazione nazionale. Abbiamo dotato la nazione di una tutela adeguata al diritto d’autore e ai diritti connessi, nel rispetto, ovviamente, dei diritti alla libertà di manifestazione del pensiero e di cronaca, che sono, per noi, principi basilari dell’espressione sulla rete.

Il danno della pirateria in termini di Pil è di oltre 700 milioni di euro mancati introiti fiscali per 319 milioni di euro e perdite anche in termini di occupazione con una stima di circa 10 mila posti di lavoro messi a rischio. Abbiamo approvato una vera e propria legge quadro, la più all’avanguardia d’Europa.

Si tratta di strumenti legislativi e operativi snelli, su cui il Parlamento ha trovato unanime condivisione. Un testo nato contro la pirateria sportiva con i testi Capitanio e Butti come base, come contrasto alla pirateria sportiva e ampliato ai settori dell’audiovisivo, del cinema, della musica, dell’editoria.

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Pirateria online – Domande frequenti

Cos’è la pirateria online?

La pirateria online è un illecito che comporta la diffusione di materiale senza autorizzazione, spesso di film o live di eventi sportivi.

Qual è la principale funzione dell’AGCOM in merito alla riforma sulla pirateria informatica?

Secondo la riforma della disciplina sulla pirateria online, l’AGCOM riceve le segnalazioni su siti illeciti e poi provvede ad emanare un provvedimento con cui ordina la “chiusura” del sito.

Quali altre sanzioni per la pirateria online?

Il DDL sulla pirateria informatica ha introdotto ulteriori sanzioni per la pirateria online, quali la reclusione fino a tre anni e sanzioni pecuniarie fino a 5 mila euro.

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Avv. Clelia Tesone
Avvocato civilista
Laureatasi in Giurisprudenza con la votazione di 110 e Lode presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e con approfondita conoscenza delle materie del Diritto Civile e del Diritto Amministrativo. Ha brillantemente conseguito l’abilitazione alla professione di avvocato, a seguito dell’espletamento della pratica forense in diritto civile e il tirocinio ex art. 73 d.l. 69/2013 presso la Procura della Repubblica di Napoli Nord.
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