Matrimonio poligamico in Italia: è legale?
La bigamia è legale nel nostro Paese? In realtà, si tratta di un reato, per il quale si rischiano diversi anni di reclusione. Analizziamo più da vicino le differenze con la poligamia e le conseguenze penali.
- La poligamia è possibile in diversi Stati del mondo.
- In Italia, invece, è illegale.
- Esiste un apposito reato in materia, che punisce con la reclusione fino a 5 anni, la bigamia.
È abbastanza risaputo che ci sono diversi Stati in cui, per via di tradizioni culturali e religiose, la poligamia è legale. Questo termine si riferisce alla possibilità, per gli uomini, di avere più mogli.
Sappiamo anche che il matrimonio rappresenta l’unione tra due persone consenzienti, che viene meno soltanto alla morte di una delle due, oppure in seguito alla procedura di divorzio. La separazione, infatti, non scioglie il vincolo matrimoniale: questo è il motivo per il quale due persone separate, ma non divorziate, non possono risposarsi.
Cosa succede se ci si sposa in questa circostanza, cioè quando il matrimonio è ancora in vigore? Ci sono delle conseguenze a livello penale? Per capire come stanno effettivamente le cose, è bene chiarire la differenza tra bigamia e poligamia e introdurre eventuali ipotesi del reato che si potrebbero configurare.
Differenza tra bigamia e poligamia
La bigamia indica una situazione in cui una persona si sposa nonostante sia ancora legata a qualcuno da un precedente matrimonio, che è, dunque, ancora in vigore. Si ritrova, così, ad avere due coniugi.
Un caso comune di bigamia è quello in cui una persona straniera già sposata nel Paese estero, decide di sposarsi con un’altra persona in Italia, oppure, al contrario, di una persona sposata in Italia, che si risposa in una nazione straniera.
La poligamia indica invece il caso in cui sia possibile avere più di due mogli – la poliandria, ovvero la possibilità per una donna di avere più mariti, esiste solo come concetto teorico, ma non nella realtà. Per esempio, i musulmani possono avere fino a 4 mogli.
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Poligamia: dove è legale?
La bigamia è legale in diversi Paesi, dove è appunto consentita la poligamia, vale a dire la possibilità di sposare altre persone pur avendo già contratto un precedente matrimonio (o più di uno).
Questa tradizione, abbastanza diffusa in diversi Paesi dall’Africa e del Medio Oriente (ma non solo), permette però soltanto all’uomo di avere più mogli – si dovrebbe quindi usare il termine “poliginia”, in quanto le donne non possono avere più mariti.
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Dove la poligamia è legale? Tra i vari Stati, ci sono:
- in Africa: Algeria, Benin, Burkina Faso, Camerun, Ciad, Egitto, Gabon, Guinea-Bissau, Kenya, Libia, Mali, Marocco, Mauritania, Nigeria, Repubblica Centrafricana, Repubblica del Congo, Sahara Occidentale (Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi), Senegal, Somalia, Sudan, Tanzania, Uganda, Zambia;
- in Medio Oriente: Afghanistan, Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Iran, Iraq, Kuwait, Libano, Oman, Pakistan, Qatar, Siria, Yemen;
- in Asia: Bangladesh e Bhutan, mentre in India la poligamia è consentita solo per i musulmani.
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Poligamia: reato e pena
In Italia, la poligamia non è legale, ma è presente il reato di bigamia, che è disciplinato dall’art. 556 del codice penale.
Questo reato punisce, con la reclusione da 1 a 5 anni:
- sia chi si sposa pur essendo già sposato, quindi senza disporre della libertà di stato, che è la condizione da possedere per potersi sposare (bigamia propria);
- sia chi, pur essendo libero, sposa una persona che è già legata con un’altra, ovvero già sposata (bigamia impropria).
Si tratta, dunque, di un reato bilaterale, il cui elemento soggettivo è il dolo, cioè la consapevolezza di sposarsi di nuovo, pur non dovendolo fare per rispetto della legge.
Il delitto si configura sposando un secondo partner, diverso da quello che si ha già: per questo la legge parla di reato di bigamia e non di poligamia.
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Circostanze aggravanti
La pena aumenta nel caso in cui la persona sposata è stata indotta in errore, con una menzogna sulla propria libertà di stato, ovvero le si è fatto credere di non essere già sposati. In questo secondo caso, la persona offesa dal reato è non solo vittima ma, al contempo, coautore perché ha contribuito alla realizzazione materiale del delitto.
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Quando non si configura il reato di bigamia
Il reato non sussiste se la persona che contrae il secondo matrimonio lo fa in buona fede, per esempio se:
- credeva che la sola separazione fosse sufficiente ad annullare il vincolo del matrimonio;
- è stato tratto in inganno dall’altro: sono abbastanza comuni i casi di persone che fanno il doppio gioco e fingono essere liberi, mentre nascondono l’esistenza di una famiglia e addirittura di figli.
La persona in buona fede non è, quindi, responsabile penalmente e non deve essere punita.
Il reato di bigamia scatta anche nel caso in cui una persona unita civilmente contragga una seconda unione civile, senza avere prima sciolto la precedente.
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Reato di bigamia: estinzione e prescrizione
Il reato di bigamia si estingue in due casi:
- il primo matrimonio del bigamo viene considerato nullo;
- se il secondo matrimonio è annullato per cause diverse dalla bigamia.
In tali ipotesi, cessano sia l’esecuzione sia gli effetti penali, nonostante ci sia stata una condanna.
La prescrizione del delitto di bigamia decorre dal momento in cui:
- art. 149 cc: è sciolto uno dei due matrimoni;
- art. 177 cc: viene dichiarato nullo il secondo.
Ci sono alcuni Stati, come la Russia o il Sudafrica, il cui la bigamia non è legale, ma non viene perseguita penalmente, quindi non costituisce un reato.
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Reato di bigamia commesso all’estero
Non sono previste scusanti nel caso di un cittadino italiano che si risposa all’estero con un cittadino straniero, pensando che il secondo matrimonio non sia considerato valido nell’ordinamento giuridico italiano.
Le persone di fede islamica, che per questioni religiose e culturali, possono essere poligame, non possono essere perseguite dalla legge italiana per il reato di bigamia.
Poligamia e bigamia in Italia – Domande frequenti
Il reato di bigamia è punito con la reclusione da 1 a 5 anni.
Ci sono alcuni Stati in cui agli uomini (ma non alle donne) è consentito avere più di una moglie, quindi di praticare la poligamia.
La bigamia, quale diritto di sposarsi anche se si è già sposati, è legale in diversi Paesi dell’Africa, del Medio Oriente e in alcuni Stati asiatici.
Una donna musulmana non può avere più di un marito, ma sono gli uomini che possono avere fino a 4 mogli.
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