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Polizia anticrimine: di cosa si occupa?

Cosa significa polizia anticrimine? Che ruolo ha assunto nell'ordinamento? Come è organizzata? Quali altre divisioni sono previste? Scopriamolo.

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  • La polizia anticrimine è una divisione soggetta al Dipartimento di pubblica sicurezza e al Ministero dell’Interno. 
  • Si organizza presso ciascuna questura ed è anche prevista una direzione centrale anticrimine.
  • Oltre alla polizia anticrimine, la Polizia di stato è articolata in una serie di altre divisioni, tra cui ricordiamo DIA e DIGOS

La Polizia di Stato è un’istituzione molto antica che svolge attività di pubblica sicurezza. Proprio per questa ragione che, nel tempo, è stata interessata da molte riforme e cambiamenti di varia natura. 

Ad oggi è organizzata in una pluralità di divisioni ed uffici, di cui una è la polizia anticrimine. Quest’ultima si organizza sia presso le Questure sia nella direzione centrale anticrimine. Quali attività svolge?

Nel seguente articolo, parleremo delle funzioni della polizia anticrimine, esaminando in particolare l’organizzazione interna e la gestione della divisione anticrimine. Cercheremo poi di fare un breve raffronto anche con altre divisioni, note all’opinione pubblica, quali la DIA e la DIGOS.

Cos’è la polizia anticrimine?

La polizia di Stato è un corpo di ordinamento civile delle Forze dell’ordine, dipendente dal Dipartimento di pubblica sicurezza e dal Ministero dell’interno. Ha la principale funzione di vigilare sulla sicurezza pubblica.

Nel tempo, la polizia di Stato ha subito una serie di riorganizzazioni e potenziamenti, favorendo una maggiore specializzazione dei reparti e delle divisioni. Ciascuno di essi dipende dalle direzioni e uffici del Dipartimento della pubblica sicurezza.

Una delle divisioni della Polizia di Stato è la polizia anticrimine. L’ordinamento giuridico conosce varie diramazione della pubblica sicurezza che assumono tutte la denominazione anticrimine

La principale funzione della Polizia anticrimine è quella di occuparsi della repressione dei delitti più gravi e dei reati commessi dalle organizzazioni criminali. In molti casi, la polizia anticrimine si avvale anche della collaborazione di altre Forze dell’ordine.

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Come è organizzata la polizia anticrimine

La polizia anticrimine si trova spesso a fronteggiare anche crimini di natura internazionale, come atti terroristici e tratte di schiavi. 

Normalmente, tale divisione si distingue in:

  • divisioni all’interno delle questure territoriali;
  • divisione centrale.

Nel primo caso, sono previste delle organizzazioni all’interno di ciascuna questura. Poi, presso il Dipartimento di pubblica sicurezza è prevista la direzione centrale anticrimine. 

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La direzione centrale anticrimine è conosciuta anche con l’acronimo DAC: è stata istituita per migliorare i servizi di controllo, prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata. Anche la DAC, come le divisioni della polizia anticrimine nelle questure, hanno come principale obiettivo quello di contrastare i reati gravi e il crimine organizzato, anche internazionale. 

È pure previsto un programma operativo di collaborazione tra le squadre mobili delle questure e la polizia locale. Inoltre, è anche possibile realizzare degli scambi di investigatori esperti nella lotta al crimine organizzato: talora si collabora infatti con gli uffici dell’F.B.I. e con un ufficio di collegamento della polizia francese.

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Polizia anticrimine: funzioni principali

La direzione centrale anticrimine è una struttura della polizia che svolge quattro distinti servizi, che erano prima di competenza della Polizia di Stato, ma sono stati riuniti e attribuiti in capo alla divisione anticrimine:

  1. servizio centrale operativo, che coordina le squadre mobili e l’attività investigativa;
  2. servizio di polizia scientifica, che coordina, invece, gli uffici decentrati sul territorio, cioè i c.d. Gabinetti interregionali e regionali, i Gabinetti provinciali e i posti di segnalamento e documentazione;
  3. servizio di controllo del territorio, che coordina il Reparto di prevenzione del crimine, cioè gli Uffici di prevenzione generale e soccorso e le unità operative di primo intervento.
  4. servizio centrale anticrimine, che coordina le varie divisioni anticrimine. 

Cosa fa il servizio centrale anticrimine

Il servizio centrale anticrimine è un’articolazione della direzione centrale anticrimine italiana. Questo organismo ha la funzione di coordinamento, indirizzo ed impulso in determinati settori. In particolare, si occupa dell’analisi dei fenomeni criminali e delle misure di prevenzione, personali e patrimoniali

Le divisioni che si occupano del servizio centrale anticrimine, svolgono le seguenti funzioni:

  • studio delle informazioni e dei dati forniti dalle questure rispetto all’attività di prevenzione e contrasto alla criminalità;
  • partecipare alla redazione di relazioni e all’elaborazione di linee strategiche di intervento contro il crimine organizzato;
  • richiedere misure di prevenzione personali e patrimoniali;
  • svolgere attività informative per l’applicazione e la proroga del regime del 41 bis.

LEGGI ANCHE: Art. 41 bis: cos’è e cosa prevede il carcere duro

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Cosa fa la direzione centrale della polizia criminale?

Anche la direzione centrale della polizia criminale è un’articolazione del dipartimento di pubblica sicurezza. Si caratterizza per essere una composizione di interforze. È collegata alla DIA, cioè la direzione investigativa antimafia, e con gli altri uffici, reparti e strutture delle forze di polizia. Inoltre, collabora attivamente con la direzione centrale dei servizi antidroga.  

Si tratta di un’organizzazione che si distingue dalla direzione centrale anticrimine, benché appartengano allo stesso dipartimento. 

Nella direzione centrale anticrimine sono essenzialmente svolte funzioni investigative e di coordinamento, mentre la direzione centrale della polizia criminale ha una composizione mista di forze dell’ordine, cioè via cooperano poliziotti, carabinieri, guardia di finanza. Nell’ambito della polizia anticrimine, invece, operano solo i poliziotti.

La direzione centrale della polizia criminale svolge diverse attività:

  • elabora strategie di prevenzione e contrasto alla criminalità comune e organizzata;
  • collabora con l’Interpol e l’Europol;
  • gestisce la raccolta e l’elaborazione di dati e informazioni in materia di sicurezza pubblica e contrasto alla criminalità organizzata;
  • collabora con l’autorità giudiziaria;
  • tutela i testimoni e i collaboratori di giustizia;
  • attua i programmi di protezione.

Puoi approfondire l’argomento anche leggendo: Quanti tipi di Polizia ci sono in Italia?

Cosa fa la DIA?

Oltre alla polizia anticrimine, la Polizia di stato si caratterizza per la presenza di altre divisioni: tra queste vi è la direzione investigativa antimafia, anche conosciuta come DIA. Anch’essa, si inserisce nell’ambito del Dipartimento di pubblica sicurezza. La sua organizzazione rientra tra le competenze e direzioni del Ministero dell’interno.

Al vertice della struttura vi è un direttore, al quale si richiede una specifica competenza maturata nella lotta alla criminalità organizzata. Questo è nominato a rotazione tra Dirigenti Generali di Pubblica Sicurezza appartenenti alla Polizia di Stato ed Ufficiali Generali con il grado di Generale di Divisione del Corpo della Guardia di Finanza, o Generale di Divisione dell’Arma dei Carabinieri.

La DIA svolge attività investigative connesse ai reati di criminalità organizzata, in particolare, quelli messi a punto dalle associazione di tipo mafioso. Al direttore della DIA è conferita la competenza quasi esclusiva circa l’adozione delle misure di prevenzione.

È organizzata nel seguente modo:

  • una struttura centrale a Roma;
  • 3 reparti: Investigazioni preventive, Investigazioni giudiziari e Relazioni internazionali ai fini investigativi;
  • 7 uffici;
  • una struttura periferica, costituita da: 12 centri operativi – Torino, Milano, Genova, Padova, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Palermo, Catania, Caltanissetta – e 11 sezioni operative – Trieste, Salerno, Lecce, Catanzaro, Messina, Trapani, Agrigento, Bologna, Brescia, Foggia, Potenza.

LEGGI ANCHE: Polizia Postale: cosa fa e quando contattarla per una denuncia

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Cosa fa la DIGOS?

Oltre, alla DIA e alla polizia anticrimine, un’altra divisione piuttosto nota è la DIGOS. Con tale acronimo si intende la Divisione investigazioni generali e operazioni speciali. È un ufficio della Polizia di Stato presente in 105 questure italiane. Sono sottoposte al coordinamento della Direzione centrale della polizia di prevenzione del Ministero dell’interno, che ha sede a Roma.

Svolge attività di investigazione e informativa, con lo scopo di prevenire una serie di reati. In particolare, la DIGOS è divenuta famosa per la propria attività contro le organizzazioni terroristiche ed eversive dell’ordine democratico. Si occupa di terrorismo, non solo a livello nazionale, ma anche internazionale, anche di tipo informatico e telematico.

Svolge un’attività di controllo di gruppi estremisti, che perseguono finalità violente e scopi eversivi. Un’altra attività piuttosto comune della DIGOS è quella di prevenzione e repressione dei reati effettuati durante le manifestazioni sportive e pubbliche. Esegue poi operazioni derivanti dalle proprie attività di indagine.

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Come si organizza la DIGOS?

Dal punto di vista organizzativo delle varie DIGOS, queste sono divise in due moduli, modulo A e B. Ciascuno ha una propria struttura e organizzazione interna, con specifiche competenze. 

Il modulo A comprende 25 questure: Ancona, Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Catania, Catanzaro, Firenze, Genova, L’Aquila, Lecce, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Potenza, Reggio Calabria, Salerno, Torino, Trento, Trieste e Venezia.

Le DIGOS organizzate secondo tale modulo sono al comando di un funzionario con qualifica di Primo dirigente, Vice Questore o Vice Questore Aggiunto.

Il Modulo A prevede tre sezioni:

  1. Sezione informativa, che raccoglie ed elabora dati rispetto ai fenomeni criminosi;
  2. Sezione investigativa, deputata all’attività investigativa di un gran numero di materie;
  3. Sezione antiterrorismo, che svolge attività di informazione e investigazione volta a prevenire e reprimere i fenomeni di terrorismo.

Il Modulo B, invece, è un’organizzazione utilizzata nelle altre 80 questure. Anch’esse sono dirette e coordinate da un funzionario, ma questo può avere una qualifica che va da Primo dirigente – apicale – a quella di Commissario Capo – la più bassa. In questo modulo non è prevista la sezione antiterrorismo. 

Puoi approfondire l’argomento anche leggendo: Digos: cos’è e cosa fa

Polizia anticrimine – Domande frequenti

Cosa è una divisione della Polizia di Stato?

La Polizia di Stato si organizza in divisioni e uffici: le divisioni sono dei dipartimenti specializzati, in genere, nel contrasto a specifici fenomeni criminali.

Cos’è la polizia anticrimine

La Polizia anticrimine è una divisione della Polizia di stato che si occupa della lotta alla criminalità organizzata, anche internazionale.

Esistono altre divisioni della Polizia di stato?

Esistono molteplici divisioni della Polizia di Stato, come per esempio la DIA e la DIGOS.

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Avv. Clelia Tesone
Avvocato civilista
Laureatasi in Giurisprudenza con la votazione di 110 e Lode presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e con approfondita conoscenza delle materie del Diritto Civile e del Diritto Amministrativo. Ha brillantemente conseguito l’abilitazione alla professione di avvocato, a seguito dell’espletamento della pratica forense in diritto civile e il tirocinio ex art. 73 d.l. 69/2013 presso la Procura della Repubblica di Napoli Nord.
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