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Reato di strage nel Codice penale: pena, prescrizione e procedibilità

Come viene disciplinato il reato di strage nel Codice penale: dalla pena alla prescrizione, dalla procedibilità all'elemento soggettivo, scopri quali sono i tratti caratteristici di questo reato.

reato di strage prescrizione
  • Il reato di strage è disciplinato dall’articolo 422 del Codice penale
  • Si tratta di un reato nel quale viene sanzionata la condotta di chi, al fine di uccidere, mette in pericolo l’incolumità di altre persone.
  • Si tratta di un reato di evento.

Il reato di strage trova disciplina giuridica nell’articolo 422 del Codice penale, nel quale si legge che Chiunque, fuori dei casi preveduti dall’articolo 285, al fine di uccidere, compie atti tali da porre in pericolo la pubblica incolumità è punito, se dal fatto deriva la morte di più persone, con l’ergastolo.

Qualora si causi la morte di una sola persona, si applica l’ergastolo. In ogni altro caso, si applica la reclusione non inferiore a quindici anni.

In questa guida analizzeremo quali sono le caratteristiche del reato di strage, la procedibilità e la prescrizion, soffermandoci sulle opinioni sulla dottrina sul fatto che si tratti di un reato di evento.

Bene giuridico tutelato e procedibilità

Quando si parla di reato di strage, il bene giuridico tutelato è la pubblica incolumità. Il delitto in questione è un reato comune, in quanto può essere commesso da chiunque, e rientra tra i reati procedibili d’ufficio. 

Esiste il reato di tentata strage? Secondo la dottrina, il tentativo non è astrattamente configurabile. Il reato di strage rientra nella tipologia di reato di evento: analizzeremo a breve cosa caratterizza questi reati.

Il reato di strage si differenzia dall’articolo 285 c.p. che disciplina la devastazione, il saccheggio e la strage in base a quanto segue: 

Chiunque, allo scopo di attentare alla sicurezza dello Stato, commette un fatto diretto a portare la devastazione, il saccheggio o la strage nel territorio dello Stato o in una parte di esso è punito con l’ergastolo.

In tale delitto, infatti, emerge la volontà da parte di chi agisce di attentare conto gli organi costituzionali o la personalità dello stato

LEGGI ANCHE Reato di omicidio: le differenze presenti nel Codice Penale

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Pena e prescrizione

Per quanto riguarda la pena prevista per il reato di strage, si va incontro all’ergastolo nel caso in cui si dovesse provocare la morte di una o più persone. In caso contrario, la reclusione non è mai inferiore ai 15 anni. 

Essendo un reato punibile con l’ergastolo, il reato di strage non va in prescrizione

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Reato di evento o reato di pericolo?

Abbiamo detto che il reato di strage è un reato di evento. In realtà anche definirlo come un reato di pericolo non è una definizione inesatta. 

Nella pratica, infatti, la strage è un reato di pericolo in quanto la morte non è un evento necessariamente richiesto affinché il reato possa configurarsi: è sufficiente una condotta che miri a uccidere qualcuno e che possa, anche in potenzia, arrecare pregiudizio all’altrui incolumità. 

Bisogna inoltre ricordare che il reato di strage può essere provocato sia da una condotta commissiva sia da una condotta omissiva: sotto questo punto di vista, l’evento morte diventa una circostanza aggravante e il reato di strage si configura come reato di evento a forma libera

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Responsabilità di chi occupa una posizione di garanzia

Un tema dibattuto dalla dottrina riguarda il ruolo di chi occupa una posizione di garanzia: quando questo soggetto non previene il reato di strage, commette un reato omissivo proprio o improprio?

La legge prevede che determinati soggetti, ovvero gli operatori di pubblica sicurezza, abbiano il compito di doversi attivare per la prevenzione di eventi negativi che possano creare danni alla collettività. In questo caso, si potrebbe parlare di reato omissivo proprio

Tuttavia, il reato omissivo potrà essere commesso anche da chi non riveste una posizione di garanzia: in questa ipotesi il reato commesso sarà, dunque, di tipo improprio

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reato di strage

Elemento soggettivo del reato di strage

L’elemento soggettivo del reato di strage è il dolo, cioè la volontà cosciente e predeterminata da parte dell’agente di voler uccidere più persone, esponendo, con la sua condotta, la collettività a un grave pericolo. 

Il reato di strage non concorre con il reato di omicidio in quanto l’ipotesi di provocare la morte di più persone è già contemplata nella norma disciplinata dall’articolo 422 c.p. 

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Maria Vittoria Simoni
Esperta di diritto penale
Neo laureata in legge, sogna di diventare un giorno magistrato. Nel frattempo, scrive per la redazione di deQuo, condividendo le sue conoscenze giuridiche online.
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