Reddito di emergenza: come fare domanda per i 3 mesi di proroga
Come funziona il Reddito di Emergenza INPS: a chi spetta e come fare domanda
Il Reddito di Emergenza, noto anche come REM, è un bonus economico contenuto nell’articolo 82 del decreto-legge del 19 maggio 2020, il cosiddetto decreto Rilancio, che si propone l’obiettivo di sostenere le famiglie che vivono condizioni di maggiore difficoltà dal punto di vista economico.
Per avere accesso al Reddito di Emergenza è necessario, come accade per altre misure di sostegno economico, quali il bonus famiglia o il reddito di cittadinanza, essere in possesso di determinati requisiti, riportati ai commi 2, 3 e 6 dell’articolo 82.
Il beneficiario del Reddito di Emergenza non è il singolo richiedente, ma l’intero nucleo familiare. In questa guida saranno analizzati quali sono i requisiti di reddito e gli importi dal REM e come fare domanda per ricevere i 3 mesi di proroga introdotti dal Dl Sostegni.
La domanda per richiedere il Reddito di Emergenza deve essere accompagnata da una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) dell’ISEE, che permetterà di verificare a quanto ammonta il proprio reddito ISEE e qual è la composizione del nucleo familiare.
Nel caso in cui in famiglia fossero presenti soggetti minorenni, non dovrà essere presentato l’ISEE ordinario, ma l’ISEE minorenni. Non è invece valida l’attestazione ISEE riferita al nucleo ristretto.
Gli
altri valori che vengono presi in esame al fine di valutare se si
rientra tra i beneficiari del REM sono:
il reddito familiare, riferito al mese di febbraio 2021;
il patrimonio mobiliare.
I
requisiti di reddito ISEE
Il calcolo del reddito familiare che non si deve superare per poter accedere al nuovo bonus consiste nel moltiplicare il valore della scala di equivalenza per 400.
Tale valore è pari a 1 per il primo membro del nucleo familiare, che deve essere incrementato:
di 0,4 per ogni componente in più che abbia un’età superiore ai 18 anni;
di 0,2, per ogni componente in più che sia minorenne, fino a un massimo di 2, oppure di 2,1 nel caso in cui in famiglia fossero presenti soggetti con disabilità grave o non autosufficienti economicamente.
Si ha dunque che:
la scala di equivalenza per 1 adulto è 1;
la scala di equivalenza per 2 adulti è di 1,4;
la scala di equivalenza per 2 adulti e 1 minorenne è di 1,6;
la scala di equivalenza per 2 adulti e 2 minorenni è di 1,8;
la scala di equivalenza per 3 adulti e 2 minorenni è 2;
la scala di equivalenza per 3 adulti, di cui uno disabile grave, e 3 minorenni è 2,1.
Esempi
di calcolo del reddito massimo familiare compatibile
Sulla
base di quanto detto nelle righe precedenti, ovvero del fatto che la
soglia del reddito familiare per avere accesso al REM si ottiene
moltiplicando 400 euro per il valore della scala di equivalenza, si
avrà che:
la soglia del reddito familiare di 1 adulto è pari a 400 euro;
la soglia del reddito familiare di 2 adulti è pari a 560 euro;
la soglia del reddito familiare di 2 adulti e 1 minorenne è pari a 640 euro;
la soglia del reddito familiare di 2 adulti e due minorenni è pari a 720 euro;
la soglia del reddito familiare di 3 adulti e 2 minorenni è pari a 800 euro;
la soglia del reddito familiare di 3 adulti, di cui 1 disabile grave, e 3 minorenni è pari a 840 euro.
Domanda
Le domande per ricevere il Reddito di Emergenza dovranno essere inoltrate online, tramite il sito dell’INPS, entro e non oltre il 30 aprile 2021. In alternativa, ci si potrà rivolgere ai servizi offerti da CAF e patronati.
si dovrà cliccare sul servizio “Reddito di emergenza”;
sarà dunque necessario autenticarsi tramite PIN, SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di livello 2, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta di Identità Elettronica).
Proroga
Chi percepiva già il REM, riceverà in automatico sul proprio conto le tre mensilità previste dal Dl Sostegni già a partire dal mese di aprile. I nuovi percettori dovranno inviare, invece, l’apposita domanda.
Di conseguenza, pei mesi di marzo, aprile e maggio 2021:
i nuclei familiari composti da 1 sola persona riceveranno un totale di 1.200 euro;
i nuclei più numerosi, ovvero quelli composti da 3 adulti e 2 minorenni, riceveranno un totale di 2.400 euro;
la cifra massima che potrà essere erogata è pari a 2.520 euro: ciò potrà verificarsi quando in famiglia è presente una persona con grave disabilità o non autosufficiente.
A chi
spetta il Reddito di Emergenza
Potranno la domanda relativa alla ricezione del REM, i soggetti che sono in possesso di tutti i requisiti sotto elencati:
coloro i quali hanno la residenza in Italia nel momento in cui viene presentata la domanda;
chi è in possesso di un reddito familiare inferiore rispetto al valore del bonus;
i nuclei familiari che hanno un patrimonio mobiliare familiare inferiore a 10.000 euro. Tale valore sarà aumentato di 5.000 euro per ogni componente successivo al primo, fino a un massimo di 20.000 euro totali, oppure in presenza di componenti che abbiano condizioni di disabilità grave o che non siano autosufficienti;
un ISEE, confermato dalla DSU, che non sia superiore ai 15.000 euro.
ai cittadini che hanno un ammortizzare sociale in scadenza, come per esempio la NASpI o la Dis-coll;
a chi non sta beneficiando di altri bonus introdotti dal decreto Cura Italia;
ai lavoratori irregolari, che sono soliti lavorare in nero.
A chi
non spetta il REM
Sono, invece, esclusi dalla possibilità di poter avere accesso al Reddito di Emergenza tutte quelle categorie di lavoratori che hanno già ricevuto una delle indennità previste dal decreto Cura Italia del 17 marzo 2020,
Si
tratta, in particolare, dei:
lavoratori autonomi iscritti alle gestioni INPS;
liberi professionisti titolari di partita IVA iscritti alla gestione separata;
lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, iscritti alla Gestione separata;
lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali;
lavoratori dello spettacolo;
lavoratori agricoli;
lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali;
lavoratori intermittenti;
lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
incaricati alle vendite a domicilio;
lavoratori domestici.
Sono inoltre esclusi dal REM anche:
i detenuti o i soggetti ricoverati in strutture di lunga degenza, nel caso in cui siano a carico dello Stato;
chiunque sia titolare di un rapporto di lavoro dipendente la cui retribuzione lorda sia maggiore della soglia massima di reddito familiare, individuata in relazione alla composizione del nucleo.
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