Prescrizione di un debito
Cosa
vuol dire prescrizione
La legge prevede che chiunque abbia un credito nei confronti di qualcun altro può esercitare il suo diritto a pretendere il pagamento del denaro che gli spetta entro un determinato periodo di tempo.
Una volta trascorso tale periodo, il creditore non avrà più la possibilità di riottenere i propri soldi in quanto il debito si è estinto per prescrizione. I diritti indisponibili, come la proprietà, le azioni di riconoscimento o di divisione di un’eredità, quelle di riconoscimento di un figlio o di contestazione della paternità, non sono soggetti a prescrizione.
Considerato che possono esistere diverse tipologie di debiti, come quelli commerciali, fra privati, verso un fornitore, esistono dei termini di prescrizione validi per tutti o cambiano in relazione al singolo caso? Per esempio, quando va in prescrizione un debito con la banca?
Analizziamo il contesto normativo italiano a proposito della prescrizione di un debito e come si fa a contestate il pagamento di un debito prescritto.
Termini
di prescrizione di un debito
Normalmente, la prescrizione di un credito avviene dopo 10 anni, ma ci sono alcuni casi nei quali può essere applicata la cosiddetta prescrizione breve, che è pari a 5 anni. Ci sono poi le cosiddette prescrizioni presuntive:
- in questi casi, la legge presume che il debito venga pagato fra 6 mesi e 1 anno;
- in caso di mancato pagamento, sarà il creditore che avrà a carico l’onere della prova;
- il debitore dovrà invece attendere semplicemente il trascorrere del tempo di prescrizione.

Come
regola generale:
- la prescrizione per i debiti derivanti da contratti o atti leciti è pari a 10 anni;
- la prescrizione per i debiti derivanti da atti illeciti è pari a 5 anni.
Come
si calcola la prescrizione di un debito
Il conteggio del termine di prescrizione ha inizio dal primo giorno in cui può essere fatto valere il diritto da parte del creditore fino all’ultimo previsto dalla legge. Nei giorni del calcolo:
- possono essere inclusi anche il sabato e i giorni festivi;
- si può escludere il giorno in cui inizia la prescrizione;
- qualora l’ultimo giorno fosse una domenica o un giorno festivo, come Natale, l’ultimo giorno slitterebbe alla data immediatamente successiva.

I debiti da pagare vengono notificati con una cartella di pagamento, che dovrà contenere:
- l’importo
da sostenere;
- la
motivazione dalla base del pagamento;
- l’anno
in cui era previsto il saldo dell’importo non pagato.
Il termine di prescrizione scatta dal momento in cui il contribuente riceve la cartella di pagamento: nel caso in cui dovesse perderla, potrà chiedere all’agenzia di riscossione la stampa dell’estratto di ruolo.
Il
termine di prescrizione breve
Tutti i debiti che derivano da un contratto o da un’obbligazione unilaterale, come quella fra due privati, sono soggetti a un termine di prescrizione di 10 anni. Quali sono i casi nei quali è prevista la prescrizione breve?
Prescrizione
di 5 anni
I
debiti il cui termine di prescrizione è pari a 5 anni sono:
- le pigioni delle case;
- i fitti dei beni rustici;
- i canoni di locazione;
- le bollette telefoniche, mentre per quelle di luce, gas e acqua la prescrizione è pari a 2 anni;
- le rate dei mutui;
- le dichiarazioni dei redditi, IVA e documentazione allegata;
- le assicurazioni;
- i bollettini;
- le spese condominiali;
- il capitale nominale dei titoli di Stato;
- le annualità delle rendite perpetue o vitalizie;
- le annualità delle pensioni alimentari;
- le multe;
- le spese di ristrutturazione;
- le indennità spettanti per la cessazione del rapporto di lavoro;
- gli interessi;
- i debiti che devono essere pagati entro un anno oppure in termini più brevi:
- i diritti derivanti dai rapporti sociali nel caso di società iscritta nel registro delle imprese;
- il diritto al risarcimento del danno derivante da fatto illecito.
Prescrizione
di 3 anni
La
prescrizione avviene invece dopo 3 anni per:
- la tassa automobilistica, ovvero il bollo auto;
- il diritto dei professionisti a ricevere il compenso per l’opera prestata, come per esempio la parcella dell’avvocato;
- il diritto dei notai per gli atti del loro ministero.
Prescrizione
di 1 anno
La
prescrizione è pari a 1 anno per:
- le rette scolastiche;
- l’abbonamento a palestre, piscine, centri sportivi;
- il costo dei farmaci;
- il compenso degli ufficiali giudiziari per gli atti da loro compiuti;
- le rate dei premi assicurativi RC, furto e incendio, ma è di 2 anni per gli altri diritti derivanti dal contratto di assicurazione;
- il diritto al risarcimento per i danni cagionati dalla circolazione dei veicoli.
Prescrizione a 6 mesi
I debiti si prescrivono infine dopo 6 mesi nel caso in cui fossero stati contratti:
- per le spese di vitto e alloggio presso una struttura alberghiera;
- per gli alloggi con o senza pensione.
Come contestare un debito andato in prescrizione
Nel caso in cui si dovesse ricevere una pretesa di pagamento per un debito il cui termine di prescrizione sia già scaduto, è possibile contestarla.
Per
farlo si dovrà:
- redarre una lettera di messa in mora;
- procedere con una diffida nei confronti del creditore.
In entrambi i casi, si dovrà inviare la lettera, scritta con un linguaggio formale, al creditore tramite raccomandata A/R. Si dovrà specificare che il debito è ormai prescritto e non si può più richiedere alcun pagamento in quanto è trascorso il tempo stabilito dalla legge. Potrebbe essere molto utile allegare eventuali documenti che possano in qualche modo attestare la decorrenza del termine di prescrizione.
Prescrizione
di un debito – Domande frequenti
Il credito spettante in caso di debito non può essere più preteso nel momento in cui il debito va in prescrizione.
Il tempo di prescrizione di un credito varia a seconda della tipologia di debito contratto: in genere è di 10 anni, ma ci sono alcuni casi nei quali è prevista la prescrizione breve.
L’estinzione di un debito non pagato scatta nel momento il cui è trascorso il cosiddetto termine di prescrizione: dal quel momento il creditore non potrà più esigere il pagamento.