Come fare una segnalazione anonima ai Carabinieri o alla Polizia?
Cosa succede se si fa una segnalazione ai Carabinieri? Vediamo se cosa cambia rispetto alla denuncia e se è possibile farla in incognito.
- La segnalazione anonima non è espressamente vietata dalla legge.
- Tuttavia, se riferita a un reato procedibile a querela di parte, è totalmente inutile.
- Diverso è, invece, il caso di reati perseguibili d’ufficio, per i quali potrebbe essere il punto di partenza delle indagini.
Tanti crimini non vengono resi noti alle Forze dell’Ordine perché, tante volte, chi vi ha assistito o è conscio di una situazione non perfettamente legale ha paura di denunciare. Il motivo è facilmente intuibile.
Si temono possibili ripercussioni e conseguenze: dalle gomme dell’auto che vengono bucate per dispetto dai parenti della persona denunciata a conseguenze ben più gravi, come pedinamenti e minacce, che possono portare a temere per la propria incolumità.
Non stupisce, dunque, che siano in tanti a chiedersi se sia possibile presentare una segnalazione o una denuncia anonima alle Autorità, cioè alla Polizia, ai Carabinieri o alla Guardia di Finanza.
Per rispondere a questa domanda, partiamo dall’analisi della differenza che c’è tra una denuncia e una segnalazione, e cerchiamo di capire:
- se si possono effettivamente inviare delle segnalazioni anonime;
- quello che succede dopo.
Qual è la differenza tra denuncia e segnalazione?
Chi è vittima di un illecito o di un reato e ha intenzione di ottenere giustizia rivolgendosi alle Autorità può, a seconda del reato, presentare una denuncia o una querela.
Questa differenza non è casuale, ma è legata alla tipologia di reato, cioè:
- i cosiddetti reati procedibili d’ufficio sono soggetti a denuncia: chiunque sia a conoscenza di un fatto che rappresenta un reato può quindi presentarsi presso la Questura o la Caserma dei Carabinieri per fare denuncia;
- di contro, la querela si può fare per i reati che sono procedibili a querela di parte e può essere presentata soltanto dalla persona offesa dal reato, che chiede in modo esplicito all’autorità giudiziaria di punire il reo.
Alla denuncia e alla querela si aggiunge, poi, la cosiddetta segnalazione. Essa consiste nell’evidenziare un fatto che potrebbe costituire un reato alle Forze dell’Ordine, ma non ha alcun fondamento giuridico. La legge, infatti, non fornisce una definizione o un inquadramento del termine.
Segnalazione può dunque essere una qualsiasi comunicazione nella quale si avvisa a un ente – il proprio Comune di residenza, la Guardia di Finanza, l’Ispettorato del Lavoro – dell’esistenza di una situazione poco chiara, nella quale sarebbe necessario un intervento.
Approfondisci leggendo la nostra guida su Segnalazione e denuncia: cosa cambia
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È possibile fare una segnalazione anonima ai Carabinieri?
Fatta questa fondamentale premessa, possiamo passare alla domanda iniziale, ovvero se è possibile inviare una segnalazione in incognito a Carabinieri o Polizia, quindi senza dover rendere noti i propri dati, per esempio per spaccio di droga.
In pratica, la legge non ha delineato la possibilità espressa di poter fare una segnalazione di un crimine in anonimo. Tuttavia, ciò non significa che esista un esplicito divieto e che ciò non sia possibile.
Ci sono, però, delle precisazioni da fare. Il cittadino può decidere di inviare una segnalazione alle Autorità – per esempio telefonicamente, via mail o tramite una lettera anonima, quindi senza firma e riferimenti anagrafici. Non esiste invece un form per inviare una segnalazione anonima online. Ma cosa accade poi?
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Segnalazione anonima Carabinieri o Polizia: cosa comporta
Cosa succede dopo aver presentato una o più segnalazioni anonime? Dato che non si tratta né di una denuncia, né di una querela, le Forze dell’Ordine non hanno l’obbligo di dare inizio a un procedimento amministrativo.
Hanno, invece, la totale libertà di decidere se avviare delle indagini non formali, quindi presentarsi sul luogo del reato per raccogliere prove e indizi, in modo tale che si possa eventualmente arrivare ad aprire un’indagine vera e propria e giungere alla risoluzione di un crimine.
In caso di semplice segnalazione, sono inoltre vietate:
- le intercettazioni;
- le perquisizioni;
- le ispezioni.
Questa regola è molto importante perché impedisce alle Autorità di recarsi a proprio piacimento nelle abitazioni dei cittadini solo perché hanno ricevuto una segnalazione – tra l’altro anonima. Una simile possibilità si tradurrebbe, in pratica, con l’instaurazione di un vero e proprio Stato di polizia.
A questo proposito, ti consigliamo di approfondire leggendo la nostra guida Cosa succede se faccio una denuncia anonima?
Segnalazione anonima e tipologia di reato
La distinzione che abbiamo fatto nelle righe iniziali, tra reati perseguibili d’ufficio e procedibili a querela della persona offesa, è fondamentale per comprendere quale potrebbe essere l’esito effettivo di una segnalazione anonima.
Come si può bene intuire, se il reato è procedibile a querela di parte, allora un esposto anonimo non servirà praticamente a niente perché solo la vittima può denunciare l’accaduto.
Le cose cambiano, invece, per i reati perseguibili d’ufficio: in questa ipotesi, i Carabinieri (o la Polizia) possono decidere di avviare delle indagini informali, con l’obiettivo di mettere insieme degli indizi (ma anche delle prove).
Se ci sono i presupposti di un reato, allora diventa possibile proseguire con un’indagine vera e propria, che prevede:
- la denuncia formale;
- l’inizio del procedimento amministrativo;
- in caso di esito positivo, il rinvio a giudizio del colpevole.
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Ricordiamo, infine, che se la segnalazione anonima non ha nessun fondamento, ma viene presentata soltanto con l’intenzione di fare del male (gratuitamente) a un’altra persona, si rischia di essere denunciati per il reato di calunnia. Non può essere invece punito chi ritiene che qualcuno abbia commesso un reato, ma sbaglia, per ignoranza o per errore,.
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