Quanto costa una querela fatta da un avvocato?
Quanto costa fare una denuncia/querela ai Carabinieri o alla Polizia Postale? Se ti rivolgi a un avvocato, è previsto il prezzo di questo atto stragiudiziale.
- La querela e la denuncia sono due modalità per riferire alle Autorità il sussistere di un reato o un illecito.
- Non prevedono il pagamento di nessun contributo.
- Tuttavia, potrebbero essere previsti dei costi se sceglie di rivolgersi a un avvocato.
Dando un’occhiata alle ricerche in rete, sono tante le domande che vengono poste dagli utenti ai motori di ricerca in relazione al costo della querela o della denuncia, che forse potrebbero creare una certa confusione.
Per esempio, tra le richieste più frequenti troviamo “quanto costa una querela, per esempio per diffamazione, o una denuncia penale?”, ma anche “quanto costa ritirare una querela”? Partiamo subito da alcune informazioni preliminari.
Innanzitutto, la querela e la denuncia si possono presentare gratuitamente e in autonomia, quindi senza il supporto di un avvocato. In secondo luogo, non si può scegliere liberamente se querelare o denunciare qualcuno, in quanto la procedura dipende dalla tipologia di reato in questione.
Cerchiamo allora di capire quanto è necessario sostenere dei costi e di farci un’idea di quelle che potrebbero essere le spese previste nel caso in cui la querela (o la denuncia) venissero scritte (e presentate) da un avvocato.
È più grave una denuncia o una querela?
Nel corso della vita, è molto probabile che arrivi il momento di querelare o denunciare (a seconda del torto subito) una data persona. Le questioni da risolvere possono essere infinite: potrebbe trattarsi di illeciti puniti con l’arresto o l’ammenda, oppure di reati per i quali sono previste la reclusione e/o la multa.
Più che chiedersi se sia più grave una denuncia o una querela, ha più senso domandarsi quale sia la differenza esistente tra queste due forme di segnalazione di un reato alle Autorità.
In poche parole:
- la querela deve essere presentata dalla persona offesa dal reato entro un determinato limite di tempo. A differenza della denuncia, può essere ritirata tramite quella che prende il nome di “remissione della querela“;
- la denuncia, invece, permette a chiunque di rivolgersi alle Autorità per metterle al corrente di un reato del quale si è venuti a conoscenza, a prescindere da quelle che sono le intenzioni della vittima in merito.
Ci sono alcuni reati, quali per esempio quello di minaccia, che sono procedibili a querela della persona offesa nella forma base e perseguibili d’ufficio, quindi tramite denuncia, in presenza di circostanze aggravanti.
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Come funziona la querela/denuncia
A seconda del reato che è stato subito o del quale si è venuti a conoscenza, sarà quindi possibile sporgere querela o denuncia. La procedura è molto semplice e, soprattutto, è gratuita. È vero che la giustizia italiana prevede dei costi, ma in questa specifica ipotesi non sono previsti.
La denuncia/querela consiste nella redazione di un modulo da parte dell’Autorità alla quale ci si è rivolti, nel quale saranno indicati:
- i dati del denunciante;
- quelli del denunciato (se non si conoscono, si può comunque presentare una querela/denuncia contro ignoti);
- le informazioni relative al reato oggetto della stessa;
- la firma del denunciante.
La querela (o denuncia) non necessita della presenza di un avvocato, ma nessuno vieta di potersi rivolgere a un professionista della legge per presentarne una. Oggi, tra l’altro, puoi presentarla anche online, per esempio utilizzando il servizio ioDenuncio.
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Chi querela ha bisogno di un avvocato?
C’è, dunque, la possibilità per tutti di contattare un avvocato affinché si occupi di descrivere i fatti oggetto della querela/denuncia e di accompagnare la vittima presso la caserma dei Carabinieri, la Questura o la Procura per denunciare un dato reato.
In questa ipotesi, ovviamente, al professionista deve essere corrisposto un costo relativo all’attività stragiudiziale svolta, che si aggira tra i 90 e i 250 euro.
Possono verificarsi diversi casi, vale a dire:
- la querela viene presentata in forma scritta: questa può essere redatta prima di recarsi presso le Autorità, direttamente dall’avvocato. Le Forze dell’Ordine si occuperanno poi semplicemente del suo deposito;
- la querela/denuncia si presenta oralmente: in questa evenienza, l’avvocato non può parlare al posto del suo assistito, ma può comunque essere presente nel momento in cui la vittima si reca in caserma, questura o procura.
In questo caso, la querela viene messa per iscritto dall’ufficiale presente in caserma/questura/procura e fatta sottoscrivere dal querelante, al quale viene rilasciata una copia del verbale.
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Quanto prende un avvocato per fare una querela/denuncia?
Passando, quindi, al costo da sostenere per la querela scritta da un avvocato, è sempre bene richiedere un preventivo al professionista, che, per legge, è sempre tenuto a presentarlo in forma scritta.
Ci sono, comunque, delle precisazioni da fare. La prima è che non esiste il gratuito patrocinio per la querela: trattandosi di un atto stragiudiziale, che di base non prevede nessun costo, il cliente che decide liberamente di servirsi dell’assistenza di un legale è tenuto a pagarlo.
A seconda di come avviene la querela, ci potrebbero essere dei costi aggiuntivi. In particolare, se si deposita la querela scritta in Procura, la procedura prevede che venga rilasciata, a pagamento, la copia del deposito. Su questa viene applicata una marca da bollo del valore di 3,87 euro.
Rivolgendosi alle Forze dell’Ordine, invece, questo costo non è dovuto in quanto si riceverà, gratuitamente, un attestato di ricezione della querela/denuncia.
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Cosa succede dopo aver querelato una persona?
La prassi prevede che, dopo aver ricevuto una querela o denuncia correttamente compilata e sottoscritta dal denunciante, abbiano inizio le cosiddette indagini preliminari – le quali hanno una durata variabile a seconda del caso e delle circostanze specifiche.
A livello di costi, possiamo ipotizzare diversi scenari. Per esempio:
- nell’ipotesi di una querela temeraria (ovvero infondata), il querelante potrebbe essere condannato a pagare le spese del procedimento che sono state anticipate dallo Stato;
- il querelante può essere condannato anche al rimborso di eventuali spese sostenute dall’imputato innocente, o al risarcimento dei danni.
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Quanto tempo passa tra una querela e il processo?
In merito alle tempistiche che intercorrono tra il momento in cui viene presentata una querela/denuncia e quello in cui avviene il processo, non ci sono tempi certi e sempre validi, in quanto le variabili da considerare sono diverse.
In linea generale, questi possono variare in relazione a:
- la durata, più o meno breve, delle indagini preliminari, che in alcuni casi potrebbe anche essere superiore a 1 anno;
- la necessità di svolgere ulteriori indagini;
- la presenza dell’udienza preliminare;
- l’emissione del decreto di citazione a giudizio.
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