Avvocato per gratuito patrocinio: come trovarne uno per affrontare una causa se non hai soldi
Cosa si intende per gratuito patrocinio? Cosa fa l’avvocato per gratuito patrocinio? Quale procedura bisogna seguire per richiederlo? Ecco tutto quello di cui potresti avere bisogno se non hai i soldi per una causa, come quella di separazione e divorzio.
- L’avvocato per gratuito patrocinio è il difensore che assiste gratuitamente le persone non abbienti nei processi, con le spese legali pagate dallo Stato.
- Nel 2025, il limite di reddito imponibile annuo per l’ammissione al gratuito patrocinio è stato fissato ad euro 13.659,64.
- Per richiedere un avvocato per gratuito patrocinio occorre presentare una domanda formale al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati (per il civile) o al giudice (per il penale), compilando un modulo specifico.
Hai bisogno di assistenza legale, ma non hai le giuste risorse economiche per affidare il tuo caso a un avvocato? Devi sapere che, in questi casi, vi è la possibilità di ricorrere all’avvocato per gratuito patrocinio, il quale assiste il cliente senza pretendere nessuna somma da quest’ultimo, in quanto è lo Stato a coprire i costi del professionista e delle spese processuali.
Il gratuito patrocinio – detto anche patrocinio a spese dello Stato – consente infatti a chi ha redditi bassi di poter accedere alla giustizia senza dover pagare alcuna somma.
In questo articolo ti spiego dettagliatamente quali sono le condizioni per poter accedere all’assistenza legale gratuita e cosa devi fare per richiedere un avvocato che opera con il gratuito patrocinio. Qualora avessi qualche dubbio particolare su questo argomento, non esitare a contattare uno degli avvocati presenti su deQuo.
Avvocato per gratuito patrocinio: chi può ottenerlo?
Dopo aver specificato che il patrocinio a spese dello stato permette l’accesso alla giustizia a chi non ha mezzi economici sufficienti, occorre chiarire a chi è rivolto l’avvocato per gratuito patrocinio.
Possono ottenere l’avvocato per gratuito patrocinio:
- i cittadini italiani;
- i cittadini stranieri o gli apolidi, a condizione che si trovino regolarmente sul territorio nazionale;
- gli enti senza scopo di lucro o le associazioni (tranne le associazioni di tipo mafioso anche straniere e le associazioni per delinquere finalizzate al contrabbando di tabacchi lavorati esteri).
Approfondisci leggendo Chi potrà richiedere il gratuito patrocinio

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Quali sono i requisiti per richiedere l’avvocato per gratuito patrocinio
Si ha diritto alla difesa gratuita qualora si rientri in specifici requisiti di reddito. Nel 2025, il limite di reddito imponibile annuo per l’ammissione al gratuito patrocinio è stato fissato ad euro 13.659,64 dal D.M. 22 aprile 2025 (G.U. n. 159 dell’11 luglio 2025).
Viene considerato il reddito imponibile IRPEF risultante dall’ultima dichiarazione, e, in caso di convivenza con coniuge o altri familiari, vengono sommati i redditi di tutti i conviventi.
Quando vi è conflitto di interessi con i conviventi o quando si tratta di diritti della personalità (per esempio, separazione o divorzio) viene considerato soltanto il reddito personale del richiedente.
In ambito penale le cose cambiano: la soglia viene aumentata di euro 1.032,91 per ciascun familiare convivente.
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Come si richiede l’avvocato per gratuito patrocinio?
Per richiedere l’avvocato per gratuito patrocinio è necessario ritirare o scaricare l’apposito modulo nelle segreterie o sul sito internet del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati del luogo in cui si svolgerà il processo. È importante munirsi di due copie del modulo: una per l’Ordine degli Avvocati e una per l’Agenzia delle Entrate (per eventuali verifiche).
Il professionista deve essere scelto tra quelli iscritti negli elenchi degli avvocati per gratuito patrocinio, che possono essere consultati sul sito internet del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati del luogo in cui si svolgerà il processo. Il patrocinio a spese dello Stato può essere chiesto in ogni fase del giudizio; ciò significa che la domanda può essere presentata all’inizio, ma anche durante lo svolgimento del processo.
Dopo aver compilato il modulo che contiene l’istanza, questo deve essere firmato dal richiedente e dal difensore, se è già stato nominato. Se non è ancora stato scelto un professionista, il modulo deve essere firmato dal richiedente e dal funzionario che riceve la domanda.
Il modulo va presentato personalmente oppure tramite avvocato o inviato a mezzo raccomandata, con allegata copia di un documento di identità valido, alla cancelleria del magistrato competente (in ambito penale) o al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati (in ambito civile e amministrativo). Al modulo va allegata tutta la documentazione reddituale.
Il magistrato o il Consiglio dell’Ordine, nei 10 giorni successivi, decidono sulla richiesta; in caso di accoglimento della stessa, le spese dovute al professionista saranno pagate dallo Stato, che verserà non solo quanto dovuto al difensore ma, nel caso in cui siano presenti, anche al consulente tecnico e al mediatore (se l’interessato è straniero).
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Gratuito patrocinio: cosa copre?
Il gratuito patrocinio può essere richiesto per tutti i tipi di cause in cui il cittadino con reddito basso può avere bisogno di assistenza; dunque, il patrocinio a spese dello Stato copre le cause civili, penali ed è assicurato anche nel processo amministrativo, in quello contabile e nella volontaria giurisdizione.
Per quanto riguarda le spese, il gratuito patrocinio si applica anche a:
- le spese legali – compenso per gli avvocati, i consulenti tecnici e gli investigatori autorizzati;
- le spese processuali – contributo unificato, marche da bollo, imposte di registro, ecc.
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