Decreto PNRR convertito in legge: le novità nel settore giustizia
Il Decreto PNRR ha introdotto molteplici norme per l'attuazione del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza. Cosa si prevede in tema giustizia? Scopriamolo insieme.
- Il Decreto PNNR è stato convertito in legge di recente, al fine di attuare quanto previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
- Le principali norme in tema di giustizia hanno riguardato la stessa gestione dell’amministrazione degli Uffici Giudiziari.
- Importanti misure sono state introdotte per smaltire, entro il 2026, l’arretrato, soprattutto nei tribunali civili.
Lo scorso 30 aprile 2024 è stata pubblicata la legge di conversione dell’ultimo Decreto PNRR per attuare il Piano nazionale di ripresa e resilienza. La norma prevede diversi interventi a carattere trasversale in tema di giustizia, infrastrutture, lavoro, investimenti e così via.
In ambito giustizia, una cospicua parte delle norme sono dedicate al personale, all’assunzione di nuovi Addetti all’Ufficio per il processo e alla loro stabilizzazione. Sono previste, poi, molteplici misure per abbattere l’arretrato, come incentivi economici agli Uffici Giudiziari e l’applicazione extradistrettuale dei magistrati. Nel seguente articolo, ci occuperemo di analizzare cosa cambia nel settore giustizia.
Misure relative agli addetti all’Ufficio per il processo
Una delle novità del decreto PNRR pubblicato lo scorso 30 aprile 2024 in ambito giustizia riguarda la figura degli Addetti all’Ufficio per il processo. Questa figura è stata introdotta proprio con il PNRR per smaltire l’arretrato nei tribunali. Proprio nelle scorse settimane, è stato bandito un secondo concorso per reclutare circa 4 mila nuovi addetti, che andranno a rinfoltire le fila dei dipendenti del Ministero della giustizia.
All’art. 22, comma 1, lett. a) e ai commi 3 e 4 è stato previsto che l’aver svolto l’attività presso l’ufficio per il processo sia titolo di preferenza nei concorsi indetti dall’amministrazione dello Stato. Il decreto ha anche previsto la possibilità da parte degli Uffici giudiziari di attingere alle graduatorie degli altri Uffici.
Il concorso è, infatti, effettuato su base distrettuale, cioè si concorre per i posti messi a disposizione presso ciascuna Corte d’Appello. Tuttavia, come si è verificato per lo scorso concorso, potrebbe accadere che per alcuni Uffici non siano coperti i posti messi a bando. Per questa ragione, il legislatore ha previsto che gli Uffici possano attingere alle graduatorie aperte presso gli altri distretti.
Ricordiamo poi che gli Addetti dell’Ufficio per il processo sono assunti a tempo determinato. Questo ha portato, per la scorsa tornata, a una vera e propria migrazione dagli Uffici giudiziari verso altre amministrazioni. Per questo il decreto ha previsto che se l’AUPP risulti vincitore di concorso per l’assunzione a tempo indeterminato presso una PA diversa dal Ministero della giustizia, la data di immissione in ruolo può essere differita fino al termine del rapporto a tempo determinato e non oltre il 30 giugno 2026.
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Stabilizzazione AUPP
Il decreto PNRR prevede poi anche delle disposizioni in tema di stabilizzazione degli addetti all’ufficio per il processo. In particolare, la normativa ha previsto che:
A decorrere dal 1° luglio 2026 il Ministero della giustizia è autorizzato a stabilizzare nei propri ruoli i dipendenti assunti a tempo determinato ai sensi dell’articolo 11, comma 1 che hanno lavorato per almeno ventiquattro mesi continuativi nella qualifica ricoperta e risultano in servizio alla data del 30 giugno 2026, previa selezione comparativa sulla base dei distretti territoriali e degli uffici centrali, nei limiti delle facoltà assunzionali maturate e disponibili a legislazione vigente e dei posti disponibili in organico, con possibilità di scorrimento fra i distretti.
Il Ministero della Giustizia è stato anche autorizzato all’assunzione di 70 unità di personale dirigenziale di livello non generale, con contratto di lavoro a tempo indeterminato.
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Decreto PNRR: misure per agevolare lo smaltimento dell’arretrato
Il Decreto PNRR prevede anche molteplici misure finalizzate a smaltire l’arretrato nei tribunali. In primo luogo, sono stati previsti degli incentivi economici agli uffici giudiziari.
Inoltre, è stata prevista la possibilità di ricorrere all’applicazione extradistrettuale dei magistrati, per raggiungere gli obiettivi previsti dal PNRR. Il piano prevede, appunto, l’obbligo di procedere all’abbattimento dell’arretrato civile.
L’applicazione avrà durata sino al 30 giugno 2026. Al fine di incentivare i magistrati, si è previsto anche che l’applicazione extradistrettuale valga quale punteggio aggiuntivo ai fini degli scatti di anzianità e che al magistrato applicato spetti una specifica indennità.
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Decreto PNRR: concorso Magistrati tributari
Il Decreto PNRR ha previsto anche alcune regole speciali per il concorso finalizzato all’accesso alla Magistratura tributaria, di nuova costituzione.
La normativa prevede che la procedura concorsuale sia articolata in tre step:
- prova preselettiva;
- prova scritta;
- prova orale.
La prova preselettiva avrà, presumibilmente, luogo in sedi decentrate. Prevede la soluzione di 75 quesiti a risposta multipla da risolvere nel tempo massimo di 60 minuti, sulle seguenti materie:
- diritto civile;
- diritto processuale civile;
- diritto tributario;
- diritto processuale tributario;
- diritto commerciale.
Per la prova preselettiva, verrà pubblicata una banca dati contenente 5.000 quesiti.
Il punteggio della prova preselettiva non concorre alla determinazione del punteggio complessivo. Alla prova scritta è ammesso un numero di candidati pari a tre volte i posti messi a concorso. Sono comunque ammessi alle prove scritte coloro che hanno riportato lo stesso punteggio dell’ultimo candidato che risulti ammesso.
La prova scritta consisterà nella stesura di due elaborati pratico-teorici, scelti mediante sorteggio tra:
- elaborato teorico di diritto civile e diritto commerciale;
- elaborato teorico di diritto tributario;
- provvedimento in diritto tributario.
Ti ricordiamo che il concorso per magistrato ordinario è stato di recente bandito ed è in scadenza il bando Concorso per magistrato ordinario 2024
Decreto PNRR: notificazione in via telematica
Altra novità significativa riguarda la notificazione in via telematica di alcuni atti. Il decreto PNRR prevede la notificazione tramite un invio con mezzi telematici.
Nella relazione di notificazione, il notificante dà atto delle modalità di invio e indica il nome, il cognome, la residenza o dimora o domicilio del destinatario, nonché il domicilio del notificante, il numero del registro cronologico di cui all’articolo 8 e gli elementi previsti dal comma 2 del presente articolo.
L’atto deve essere sottoscritto digitalmente dal notificante. L’ufficiale postale appone la propria firma digitale o un sigillo elettronico qualificato sul documento informatico, stampa la copia da notificare e l’avviso di ricevimento e confeziona il piego raccomandato, riportando su ciascuna pagina della copia da notificare il numero identificativo dell’invio postale e attestando la conformità della copia al documento informatico trasmesso.
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Pignoramento dei crediti presso i terzi
La nuova normativa del Decreto PNRR prevede anche alcune modifiche alla disciplina del pignoramento dei crediti presso terzi. Il comma 1, lett. a), ha modificato l’articolo 546 c.p.c. in tema di obblighi del terzo pignorato. Il decreto PNRR ha previsto delle modifiche alle soglie minime di maggiorazione per scaglioni rispetto alla somma precettata.
Si prevede, inoltre, che dal giorno in cui gli è notificato l’atto di pignoramento ex articolo 543 c.p.c., il terzo è soggetto agli obblighi del custode nei limiti dell’importo (aumentato dal decreto):
- di 1.000,00 euro per i crediti fino a 1.100,00;
- di 1.600,00 euro per i crediti da 1.100,01 fino a 3.200,00 euro;
- della metà per i crediti superiori a 3.200,00 euro.
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Decreto PNRR novità giustizia – Domande frequenti
Il Decreto PNRR prevede l’assunzione di circa 4.000 nuovi addetti all’ufficio per il processo e introduce alcune disposizioni in tema di stabilizzazione.
Il Decreto PNRR prevede la possibilità di indire un nuovo concorso per magistrati tributari, che presuppone tre prove: preselettiva, scritta e orale.
In tema di pignoramento dei crediti presso i terzi, il Decreto PNRR prevede la modifiche dei limiti per pignoramento.
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