Quando un atto di compravendita può essere annullato?
Come funziona la compravendita immobiliare e quali sono le casistiche nelle quali è possibile recedere dal contratto, anche nel momento in cui sia divenuto definitivo.
- La compravendita immobiliare è il contratto con il quale si concretizza l’acquisto di un immobile.
- Generalmente, è preceduto da quello che prende il nome di contratto preliminare di vendita.
- Nonostante si tratti di un contratto, ci sono alcune condizioni di annullabilità che possono portare all’annullamento definitivo dello stesso.
Ai sensi dell’articolo 1470 del Codice civile, la vendita è “il contratto che ha per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa o il trasferimento di un altro diritto verso il corrispettivo di un prezzo”.
Nel caso degli immobili, il contratto di compravendita è un accordo consensuale tra due parti, per esempio tra due privati, che ha per oggetto un bene immobiliare.
In questa guida prenderemo in esame quelli che sono gli elementi essenziali del contratto di compravendita immobiliare e quali possono essere le cause di nullità.
Compravendita immobiliare: elementi essenziali
Il contratto di compravendita immobiliare è di tipo:
- traslativo, in quanto permette di effettuare il passaggio di proprietà di un immobile da un soggetto a un altro;
- oneroso, poiché entrambe le parti ricevono un vantaggio economico dall’accordo;
- sinallagmatico, ovvero a prestazioni corrispettive;
- commutativo, poiché i vantaggi e gli svantaggi che ne derivano possono essere essere valutati soltanto nel momento in cui avviene la stipulazione.
L’accordo viene perfezionato tramite lo scambio e l’accettazione della proposta contrattuale. La vendita vera e propria viene preceduta dal patto di prelazione, dal patto di opzione, dall’offerta al pubblico e dal preliminare di vendita.
LEGGI ANCHE Casa con ipoteca: si può vendere o donare?
Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato
- +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
- Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
- Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere
Obblighi venditore e compratore
Le due parti coinvolte nel contratto di compravendita immobiliare avranno dei doveri da rispettare l’uno nei confronti dell’altro. In particolare, il venditore dovrà:
- consegnare l’immobile al compratore;
- fare in modo che il compratore sia tutelato contro l’evizione e i vizi della proprietà.
A sua volta, il compratore dovrà:
- pagare l’immobile entro i tempi che sono stati fissati;
- saldare le eventuali spese del contratto.
In genere, la compravendita ha effetti reali immediati, anche se esistono alcune ipotesi nelle quali il trasferimento della proprietà non è immediato, ma si perfeziona in un secondo momento, come accade nell’ipotesi di compravendita con patto di riscatto.
Potrebbe interessarti anche Diritto di prelazione: cosa vuol dire, come funziona e quando non spetta
Contratto di compravendita immobiliare: forma
La compravendita immobiliare deve essere conclusa per mezzo di un atto scritto – pena la nullità – che potrà essere sia un atto pubblico, sia una scrittura privata autenticata dal notaio.
In base alla modalità con la quale viene determinato il prezzo di vendita, si può parlare di:
- compravendita immobiliare a misura, ovvero il caso in cui il prezzo venga fissato per ogni unità di misura;
- compravendita immobiliare a corpo, ovvero quella in cui il prezzo dell’immobile venga stabilito nel suo insieme.
Ti consigliamo di leggere anche Compravendita tra privati: come funziona e come tutelarsi
Cause di nullità del contratto di compravendita immobiliare
Come funziona la nullità dell’atto notarile di compravendita? Di base, il contratto definitivo di compravendita è vincolante, sebbene la legge preveda alcuni casi in cui è possibile procedere con la rescissione e la risoluzione di quanto sottoscritto.
In particolare, esiste la possibilità di annullare il contratto di compravendita immobiliare tramite:
- recesso prima del compromesso;
- recesso successivo alla firma del contratto preliminare.
LEGGI ANCHE Preliminare di vendita scaduto e non registrato: l’acquirente ha diritto ugualmente all’immobile?
1) Recesso prima del contratto preliminare
Quando si può annullare una proposta di acquisto immobiliare? Solitamente, quando la vendita di un immobile avviene tramite la mediazione di un’agenzia, si attiva al rogito:
- depositando la proposta di acquisto presso l’agenzia;
- consegnando un assegno a titolo di caparra.
Questo passaggio non rappresenta un vincolo tra l’acquirente e il venditore. Quest’ultimo potrà accettare la proposta di acquisto tramite assegno, oppure rifiutarla. Nel caso di accettazione, sebbene non esista ancora un vincolo a stipulare il rogito, la trattativa assume un valore giuridico.
Ciò significa che, se in questa fase una delle due parti dovesse cambiare idea, potrebbe dover risarcire l’altro per il danno provocato dal recesso ingiustificato.
Il danno potrebbe consistere nel fatto che:
- il venditore abbia rifiutato altre proposte di acquisto;
- l’acquirente abbia iniziato a occuparsi della vendita della sua abitazione precedente.
Potrebbe interessarti anche Come funziona il recesso nel contratto di affitto
Come annullare un contratto di compravendita immobiliare?
Il contratto di compravendita immobiliare si basa sull’assunto che le parti debbano agire in buona fede, ovvero nel rispetto dei principi di correttezza e lealtà.
Se si fa credere alla controparte che il contratto sarà sicuramente concluso, ma poi si recede in modo ingiustificato, si violano le regole della responsabilità precontrattuale.
Tuttavia, è possibile recedere dalla trattativa immobiliare, anche quando si trova in uno stadio avanzato, in presenza di un giustificato motivo. Vi rientrano i casi in cui:
- si scopra che l’immobile sia gravato da ipoteca o via sia un pignoramento in corso;
- vi siano abusi edilizi;
- il conduttore sia stato moroso nel pagamento delle spese condominiali: in questo caso i debiti sarebbero ereditati dall’acquirente;
- ci siano cause in corso che abbiano l’immobile come oggetto.
In tutte le altre ipotesi, il recesso dal contratto di compravendita immobiliare non è giustificato.
LEGGI ANCHE Contratto di comodato d’uso gratuito tra amici: aspetti legali e fiscali
2) Recesso acquisto immobile dopo rogito
Quali sono le casistiche in cui è possibile recedere dal contratto di compravendita di un immobile dopo che è stato firmato il compromesso? Il contratto preliminare rappresenta un vero e proprio vincolo giuridico.
Anche in questa evenienza, il recesso dal contratto, che provoca l’annullamento del compromesso, potrà avvenire soltanto in presenza di giustificati e validi motivi.
In particolare, il compromesso di vendita potrà essere annullato se:
- non indica in modo corretto il bene oggetto di compravendita;
- il prezzo viene definito a misura, ma il conteggio finale segue regole differenti;
- si acquista un immobile in costruzione, ma non si riceve la fideiussione richiesta per legge come garanzia dell’acconto che è stato versato;
- mancano le firme di entrambe le parti;
- non sono presenti gli estremi della concessione edilizia.
L’annullamento è possibile anche quando l’immobile sia soggetto a ipoteca o pignoramento o sia privo dell’agibilità. Il recesso è possibile anche quando la controparte non rispetti le tempistiche stabilite per la stipula del contratto definitivo.
Potrebbe interessarti anche Casa comprata all’asta occupata: cosa fare
Annullamento definitivo contratto compravendita immobile
Un’ultima situazione alla quale si potrebbe andare incontro è quella nella quale il contratto di compravendita immobiliare non sia valido – e possa dunque essere annullato – perché mancano alcuni requisiti fondamentali.
Per esempio, l’annullamento è possibile:
- in assenza della licenza edificatoria prevista per legge;
- in presenza di abusi edilizi;
- qualora l’immobile sia privo di abitabilità;
- se il venditore abbia taciuto sugli elementi essenziali;
- quando l’oggetto del contratto è errato;
- qualora il contratto sia stato firmato con il ricorso alla violenza, anche quella psicologica;
- nei casi in cui l’acquirente sia incapace di intendere e di volere.
Hai bisogno di fare chiarezza su un argomento riguardante la compravendita immobiliare? Non sei sicuro che il contratto sottoscritto possa essere considerato nullo? Scrivi subito a uno degli avvocati di deQuo per fugare ogni tuo dubbio.
Compravendita immobiliare annullabilità – Domande frequenti
La compravendita immobiliare prevede la sottoscrizione di un contratto, che è solitamente preceduto dal preliminare di vendita immobiliare.
Le spese del notaio previste in caso di acquisto di un immobile sono a carico dell’acquirente.
Qualora venisse meno la correttezza e la buona fede delle parti, sarà possibile annullare l’atto di compravendita immobiliare, nel corso della fase precontrattuale: scopri di più sulle condizioni di annullabilità previste nella compravendita di un immobile.
Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato
- +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
- Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
- Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere