Reato di frode informatica: cos’è e quando si configura
Cosa si intende per frode e crimini informatici? Qual è la pena e la procedibilità? Quanto tempo ho per denunciare e le differenze esistenti con il reato di truffa e di accesso abusivo a sistema informatico? Scoprilo nel nostro approfondimento.
- Il reato di frode informatica è disciplinato dall’articolo 640 ter del Codice penale.
- Si tratta di un reato comune, in quanto può essere commesso da qualsiasi soggetto, indipendentemente dalla sua funzione sociale.
- Spesso di tende a confonderlo con la truffa, ma si tratta di due reati disciplinati da due differenti articoli del codice penale, sebbene la frode informatica rappresenti una sottospecie di truffa online.
Il reato di frode informatica (art. 640 ter del codice penale) viene solitamente confuso con quello di truffa, in particolare con la truffa online. Ci sono, però, delle differenze che li rendono due delitti differenti, non solo per la denominazione.
In questa guida ne saranno illustrate le caratteristiche, la pena prevista dalla legge e la sua procedibilità, oltre che la differenza con altri reati simili, quali la truffa, l’accesso abusivo a sistema informatico, l’indebito utilizzo di carte di credito.
- Reato di frode informatica: articolo 640 ter Codice penale
- Frode informatica: elemento soggettivo
- Frode informatica: pena
- Il reato di frode informatica è sempre procedibile d’ufficio?
- Differenza frode informatica e reato di truffa
- Come si verifica la frode informatica
- Accesso abusivo a sistema informatico
Reato di frode informatica: articolo 640 ter Codice penale
Nel testo dell’articolo 640 ter del Codice penale viene stabilito che “Chiunque, alterando in qualsiasi modo il funzionamento di un sistema informatico o telematico o intervenendo senza diritto con qualsiasi modalità su dati, informazioni o programmi contenuti in un sistema informatico o telematico o ad esso pertinenti, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 51 a euro 1.032.
La pena è della reclusione da uno a cinque anni e della multa da trecentonove euro a millecinquecentoquarantanove euro se ricorre una delle circostanze previste dal numero del secondo comma dell’articolo 640 ter, ovvero se il fatto è commesso con abuso della qualità di operatore del sistema.
La pena è della reclusione da due a sei anni e della multa da euro 600 a euro 3.000 se il fatto è commesso con furto o indebito utilizzo dell’identità digitale in danno di uno o più soggetti.
Il delitto è punibile a querela della persona offesa, salvo che ricorra taluna delle circostanze di cui al secondo e terzo comma o taluna delle circostanze previste dall’articolo 61, primo comma, numero 5, limitatamente all’aver approfittato di circostanze di persona, anche in riferimento all’età, e numero 7”.
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Frode informatica: elemento soggettivo
Passando, invece, all’elemento soggettivo del reato di frode informatica, si tratta del dolo specifico, che consiste nella premeditazione cosciente e volontaria del commettere una violazione di un sistema informatico altrui, al fine di ottenere un indebito vantaggio danneggiando qualcun altro.
Frode informatica: pena
Nella tabella che segue sono state raggruppate le differenti tipologie di pena previste per il reato di frode informatica.
Pena | In quale caso è prevista |
Reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 51 a euro 1.032 | Situazione standard |
Reclusione da uno a cinque anni e della multa da trecentonove euro a millecinquecentoquarantanove euro | Il fatto viene commesso con abuso della qualità di operatore di sistema |
Reclusione da due a sei anni e della multa da euro 600 a euro 3.000 | Il fatto viene commesso con furbo o indebito utilizzo dell’identità digitale |
Il reato di frode informatica è sempre procedibile d’ufficio?
Sulla base del contenuto dell’articolo 640 ter c.p., emerge che il reato di frode informatica è procedibile a querela della persona offesa, tranne nei casi in cui si verifichino delle circostanze aggravanti: in queste ipotesi il reato sarà perseguibile d’ufficio.
Il reato di frode informatica è:
- un reato contro il patrimonio;
- un reato di evento.
Nella pratica, rappresenta una forma particolare di truffa – reato disciplinato dall’articolo 640 c.p. – con la quale instaura un rapporto di complementarietà, sussidiarietà e specialità.
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Differenza frode informatica e reato di truffa
In relazione alla specialità che la frode informatica possiede rispetto al reato di truffa (art. 640 cp), il concorso tra la truffa e la frode informatica può ritenersi escluso.
Trai due reati esiste una differenza sostanziale:
- nel primo caso, chi compie una truffa vuole portare la vittima a commettere un errore tramite l’utilizzo di artifizi e raggiri;
- la frode informatica, invece, è un furto che viene realizzato con l’utilizzo di mezzi fraudolenti. Non si verifica, dunque, un vero e proprio raggiro.
Nella truffa, l’autore inganna la vittima al fine di ottenere qualcosa in cambio; al contrario, la frode informatica viene realizzata senza che la vittima conceda il suo patrimonio a causa dell’inganno subito.
Uno degli esempi più noti di frode informatica è il cosiddetto phishing, pratica con la quale si riescono a rubare le informazioni personali di un utente, come per esempio le credenziali di accesso al suo conto corrente.
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Come si verifica la frode informatica
La frode informatica è un reato a forma libera: questo significa che l’intervento non autorizzato su un sistema informatico può avvenire secondo modalità differenti.
Nella pratica, quindi, nonostante il reato di frode informatica venga catalogato come reato comune, in realtà chi lo commette deve comunque essere in possesso di determinate conoscenze dal punto di vista informatico.
Tuttavia, il reato di frode informatica, proprio in relazione alla sua forma libera, non deve essere necessariamente realizzato mediante l’accesso alla rete altrui tramite virus e strumenti tecnologici: può infatti trattarsi anche di un intervento di manomissione fisica sull’hardware.
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Quali sono i principali reati informatici?
Tra le tipologie di cybercrime più comuni ci sono:
- Phishing;
- Malware;
- Furto di identità online;
- Cyberstalking;
- Cyberbullismo;
- Pedopornografia;
- Cyberterrorismo;
- Spionaggio informatico.
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Accesso abusivo a sistema informatico
Un altro reato con il quale si può rischiare di confondere la frode informatica è l’accesso abusivo a sistema informatico, che trova disciplina giuridica nell’articolo 615 ter c.p.
Tale reato prevede che:
Chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza ovvero vi si mantiene contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, è punito con la reclusione fino a tre anni.
La pena è della reclusione da uno a cinque anni:
1) se il fatto è commesso da un pubblico ufficiale o da un incaricato di un pubblico servizio, con abuso dei poteri, o con violazione dei doveri inerenti alla funzione o al servizio, o da chi esercita anche abusivamente la professione di investigatore privato, o con abuso della qualità di operatore del sistema;
2) se il colpevole per commettere il fatto usa violenza sulle cose o alle persone, ovvero se è palesemente armato;
3) se dal fatto deriva la distruzione o il danneggiamento del sistema o l’interruzione totale o parziale del suo funzionamento, ovvero la distruzione o il danneggiamento dei dati, delle informazioni o dei programmi in esso contenuti.
Qualora i fatti di cui ai commi primo e secondo riguardino sistemi informatici o telematici di interesse militare o relativi all’ordine pubblico o alla sicurezza pubblica o alla sanità o alla protezione civile o comunque di interesse pubblico, la pena è, rispettivamente, della reclusione da uno a cinque anni e da tre a otto anni.
Nel caso previsto dal primo comma il delitto è punibile a querela della persona offesa; negli altri casi si procede d’ufficio.
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Differenza tra frode informatica e accesso abusivo a sistema informatico
Nonostante in apparenza possano sembrare molto simili, la frode informatica e l’accesso abusivo a sistema informatico sono due reati ben diversi.
Il primo si configura, infatti, quando si verifica la manipolazione del sistema, che non è invece necessaria per il reato di accesso abusivo, il quale può consistere, per esempio, nel semplice utilizzo della mail di qualcun altro senza il suo consenso.
Un’altra differenza è poi data dal fatto che nel reato di accesso abusivo si ha l’intenzione di duplicare i contenuti del sistema informatico di qualcun altro, mentre nella frode li si utilizza al massimo per scopi differenti, o li si manipola.
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Differenza tra frode informatica e indebito utilizzo di carte di credito
Può rappresentare una forma di frode, ma viene punito con un reato apposito del Codice penale l’indebito utilizzo di una carta di credito. In particolare, si fa riferimento all’articolo 493 ter cp, titolato Indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti il quale prevede che:
Chiunque al fine di trarne profitto per sé o per altri, indebitamente utilizza, non essendone titolare, carte di credito o di pagamento, ovvero qualsiasi altro documento analogo che abiliti al prelievo di denaro contante o all’acquisto di beni o alla prestazione di servizi, o comunque ogni altro strumento di pagamento diverso dai contanti è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da 310 euro a 1.550 euro. Alla stessa pena soggiace chi, al fine di trarne profitto per sé o per altri, falsifica o altera gli strumenti o i documenti di cui al primo periodo, ovvero possiede, cede o acquisisce tali strumenti o documenti di provenienza illecita o comunque falsificati o alterati, nonché ordini di pagamento prodotti con essi.
Bisogna inoltre fare attenzione alla differenza tra frode e furto, disciplinato dall’articolo 624 del Codice penale.
Reato di frode informatica – Domande frequenti
In phishing è una delle tipologie di frode informatica più diffuse oggi e consiste nel sottrare in modo indebito i dati del conto o della carta di credito di qualcuno inviandogli un link tramite email da un finto indirizzo della sua banca.
Mentre la frode è un reato, il dolo rappresenta l’elemento soggettivo di un reato in base al quale si ha volontà e coscienza di commetterlo.
Il reato di frode informatica è disciplinato dall’articolo 640 ter cp: clicca per saperne di più e conoscere le differenze con il reato di truffa.
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