Giorni feriali: quali sono e differenza con i giorni festivi
Cosa sono i giorni feriali, perché vengono chiamati in questo modo, cosa cambia rispetto ai giorni festivi e perché è bene conoscere le differenze, sia in termini retributivi sia legali.
I lavoratori subordinati vengono retribuiti su base mensile, in relazione al Contratto collettivo nazionale sottoscritto, per il quale hanno diritto a uno stipendio mensile lordo fisso. Hanno a propria disposizione una serie di giorni di ferie, oltre ai giorni festivi già previsti da calendario (Natale, Capodanno, Pasqua e tutti quelli segnati in rosso).
L’espressione giorni feriali potrebbe generare un po’ di confusione: perché si chiamano proprio così? E quali sono? Che impatto hanno sulla busta paga o dal punto di vista legale? Sono solo alcune delle domande che potrebbero sorgere sull’argomento.
In questa guida abbiamo deciso di esaminare la differenza tra giorni feriali, festivi e prefestivi e qual è il loro impatto diretto sulla retribuzione finale del lavoratore.
Perché si chiamano giorni feriali
Sarà capitato a tutti, magari mentre si stava cercando parcheggio, di vedere un cartello con la scritta “Pagamento dovuto nei soli giorni feriali” o qualcosa di simile, accompagnata dal simbolo di due martelli incrociati.
I giorni feriali sono quelli in cui si lavora, ma perché si chiamano in questo modo? Il termine feriale deriva dal latino feria, giorno che, nell’Antica Roma, era dedicato al culto pubblico e privato. In questo giorno, in pratica, non si potevano convocare comizi o esercitare il potere giudiziario.
Nel tempo, il vocabolo feria ha cambiato significato: è stato infatti utilizzato per indicare i giorni della settimana, fatta eccezione per il sabato e la domenica, ognuno dei quali celebrava un diverso Santo.
I giorni della settimana furono così indicati con un numero progressivo, ovvero:
- feria secunda era il lunedì;
- feria tertia il martedì;
- feria quarta il mercoledì;
- feria quinta il giovedì;
- fino ad arrivare a feria sexta che era il venerdì.
Il sabato e la domenica continuarono invece a essere chiamati con la denominazione ebraica, quindi Sabbatum e Dominica.
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Che si intende per giorni feriali?
I giorni feriali sono, di fatto, tutti i giorni dell’anno che non corrispondono:
- a una festività;
- a una domenica.
In relazione al proprio contratto di lavoro, saranno giorni feriali (quindi giorni in cui si lavora) quelli che vanno dal lunedì al venerdì, oppure dal lunedì al sabato.
Per i lavoratori subordinati, la retribuzione viene calcolata in relazione alla RAL prevista nel contratto sottoscritto, con eventuali maggiorazioni applicate nel caso di festività non godute, aumenti per il lavoro straordinario o il lavoro notturno, o minorazioni, come per esempio quelle legate alle assenza ingiustificate, l’aspettativa non retribuita, gli scioperi.
Diverso è invece il calcolo dello stipendio per i lavoratori che vengono pagati a ore – come i lavoratori autonomi che hanno un rapporto di collaborazione con una data azienda – per i quali si prendono in considerazione le ore effettivamente lavorate nei giorni feriali.
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Giorni festivi: quali sono?
Di contro, i giorni festivi sono quelli in cui non si lavora: si tratta delle festività religiose e civili, oppure il Santo Patrono del posto in cui si è stati assunti. Se per esempio lavori da remoto, ma sei assunto da una società che si trova a Milano, avrai come giorno festivo Sant’Ambrogio, che si celebra il 7 dicembre. La domenica è sempre un giorno festivo.
Ecco quali sono tutti i giorni festivi previsti a livello nazionale:
- 1° giorno dell’anno;
- 6 gennaio: Epifania;
- Pasqua (la data non è fissa dato che si festeggia la prima domenica dopo la prima Luna piena di primavera);
- 25 aprile: Festa della Liberazione;
- 1° maggio: Festa del lavoro;
- 2 giugno: Festa della Repubblica;
- 15 agosto: festa dell’Assunzione di Maria (per tutti, ferragosto);
- 1° novembre: Ognissanti;
- 8 dicembre: Immacolata;
- 25 dicembre: Natale;
- 26 dicembre: Santo Stefano.
I lavoratori dipendenti hanno il diritto di astenersi dal lavoro nei giorni festivi, percependo ugualmente la retribuzione. Se per esempio una festività, come il Natale, cade di domenica, quindi un giorno in cui già non si lavora, viene retribuita come “festività non goduta”.
Chi lavora durante le festività – possiamo per esempio citare il caso di chi deve andare a lavoro la mattina di Santo Stefano perché i supermercati sono aperti – viene retribuito, solitamente anche con un compenso maggiore. Chi viene retribuito a ore, invece, non riceve alcuna retribuzione nei giorni festivi.
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Il sabato è un giorno feriale?
Per quanto riguarda il sabato invece, esso è un giorno feriale: non a caso, tante persone possono lavorare di sabato. Se però una festività cade di sabato – come per esempio l’Epifania – allora il sabato sarà un giorno festivo. Il sabato, poi, è anche un giorno prefestivo, perché precede la domenica.
Giorni prefestivi
I giorni prefestivi sono, come suggerisce il nome stesso, quelli che precedono:
- le domeniche, quindi i sabati;
- le festività, sia quelle religiose sia quelli civili.
Le giornate prefestive non vengono equiparate ai giorni festivi al punto di vista della retribuzione. Il loro trattamento economico è infatti identico a quello dei giorni feriali, a meno che non coincidano con una domenica – un esempio è il 24 dicembre che cade di domenica.
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Perché giorni festivi e feriali sono importanti dal punto di vista legale
Conoscere la differenza tra i giorni feriali e quelli festivi può essere rilevante dal punto di vista giuridico. Prendiamo per esempio l’articolo 155 del codice di procedura civile sul Computo dei termini, nel quale si legge che:
Per il computo dei termini a mesi o ad anni, si osserva il calendario comune.
I giorni festivi si computano nel termine.
Se il giorno di scadenza è festivo, la scadenza è prorogata di diritto al primo giorno seguente non festivo.
La proroga prevista dal quarto comma si applica altresì ai termini per il compimento degli atti processuali svolti fuori dell’udienza che scadono nella giornata del sabato.
Resta fermo il regolare svolgimento delle udienze e di ogni altra attività giudiziaria, anche svolta da ausiliari, nella giornata del sabato, che ad ogni effetto è considerata lavorativa.
Ci sono dunque delle regole ben precise nel caso in cui si avessero delle scadenze da rispettare, come quella per depositare delle memorie. Se l’ultimo giorno è festivo, come una domenica, la scadenza slitta al primo giorno feriale, che in questo caso è il lunedì.
Nel caso dei termini relativi agli atti processuali svolti fuori dall’udienza, se una scadenza cade di sabato, allora ci sarà una proroga di ben due giorni perché in questa ipotesi il sabato viene considerato come un giorno festivo. Per il regolare svolgimento delle udienze, invece, il sabato è un giorno feriale a tutti gli effetti.
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Lavorare in un giorno festivo infrasettimanale: è legale?
Cosa succede nei casi in cui ci si ritrova a lavorare in un giorno festivo infrasettimanale – il 1° maggio, il 1° novembre, ferragosto, giusto per citarne alcuni?
La Corte di Cassazione ha sempre puntualizzato il fatto che lavorare nei festivi non è un obbligo, nemmeno nei casi in cui lo stesso sia scritto sul proprio contratto individuale di lavoro – tale obbligo non poteva invece essere incluso nel contratto nazionale di categoria.
Di conseguenza, il datore di lavoro non può pretendere che il lavoratore svolga la propria prestazione lavorativa. Se il dipendente comunque sceglie di lavorare in un giorno festivo, avrà diritto a ricevere una maggiore retribuzione.
Tuttavia, di recente la Cassazione è intervenuta nuovamente sul tema, sottolineando che, se il lavoratore firma un contratto collettivo nazionale in cui si prevede che debba lavoratore anche nei giorni festivi, non potrà rifiutarsi di farlo in un secondo momento di farlo perché comunque conosceva tale previsione già nel momento in cui ha firmato il contratto.
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Giorni feriali – Indice
I giorni feriali sono tutti i giorni lavorativi non festivi: scopri di più nella nostra guida sulla differenza tra giorni feriali, festivi e prefestivi.
Il sabato è considerato un giorno feriale, sebbene possano esserci delle eccezioni.
I giorni che vanno dal lunedì al venerdì vengono chiamati giorni feriali.
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