IRPEF agricola: confermata l’esenzione per il 2024 e il 2025
L'inizio del 2024 è stato molto movimentato in conseguenza di alcune misure che hanno coinvolto gli agricoltori. Nel seguente articolo, ci occuperemo della c.d. Irpef agricola.
- L’IRPEF agricola è al centro del dibattito delle ultime settimane e delle proteste inscenate dagli imprenditori agricoli.
- Gli imprenditori agricoli, infatti, hanno manifestato il loro dissenso sia rispetto alla reintroduzione di questa imposta che per altre misure introdotte dal legislatore europeo.
- L’IRPEF agricola è quella modalità di calcolo dell’imposta che tiene conto di redditi dominicali e agrari.
Nelle ultime settimane, al centro del dibattito politico, vi è stata la questione dell’IRPEF agricola e le richieste degli imprenditori agricoli. Le proteste, infatti, si susseguono ormai da inizio gennaio, giacché a partire da quest’anno sarà eliminata l’esenzione per l’IRPEF agricola.
Non solo, le proteste hanno avuto ad oggetto anche altre misure; per esempio, si è protestato anche contro la misura paventata dall’Unione europea, finalizzata a dimezzare l’uso dei pesticidi, entro il 2030.
Nel seguente articolo, ci occuperemo però della sola IRPEF agricola: ti indicheremo di cosa si tratta, come si calcola e soprattutto qual è la posizione assunta dal Governo sul tema.
Che cos’è l’IRPEF agricola?
Proprio nelle ultime settimane si è molto discusso sulla cosiddetta IRPEF agricola. Alla base delle proteste degli agricoltori vi è proprio la richiesta di non reintrodurre l’imposta sui redditi dominicali.
L’IRPEF è, infatti, un’imposta normalmente dovuta sull’intero reddito delle persone fisiche. Quindi, chi percepisce un reddito dovrà pagare un’imposta sulla cifra che riceve. La tassazione agricola, tuttavia, prevede regole peculiari.
Infatti, l’IRPEF agricola viene calcolata anche sulle rendite derivanti dai terreni. In specie, se l’agricoltore vende i prodotti della propria attività agricola, non paga l’IRPEF sulle somme ricavate, ma solo sul terreno.
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IRPEF agricola e protesta dei lavoratori
L’IRPEF agricola è stata di recente al centro del dibattito politico, in quanto la Legge di Bilancio 2024 ha inciso sulla disciplina fino a quel momento applicata.
Tra le altre misure oggetto di contestazione da parte degli agricoltori, vi sono le molteplici misure previste dal Green Deal. Invero, la misura che più ha destato perplessità in tutta Europa è stata la previsione della progressiva riduzione dell’uso dei pesticidi, che avrebbe dovuto condurre al dimezzamento nell‘impiego entro il 2030.
È proprio per tale ragione che sono state avviate le proteste, le quali, invero, sono state parzialmente accolte con non pochi compromessi.
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Quali sono le attività agricole?
La disciplina in questione si applica agli imprenditori agricoli. Quali sono le attività considerate agricole? Tradizionalmente, si considerano imprese agricole quelle che svolgono una delle seguenti attività:
- Attività di coltivazione diretta del terreno e di silvicoltura;
- Allevamento di animali: ove siano allevati con mangimi ottenuti per almeno un quarto dal terreno di proprietà;
- Attività di produzione di vegetali, tramite strutture fisse o mobili. In questo caso la superficie utilizzata non deve superare il doppio di quella del terreno su cui è presente la produzione;
- Attività che sono incentrate sulla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione di prodotti derivati dalla coltivazione o dall’allevamento di animali;
- Acquacoltura se i redditi provengano principalmente da questa attività;
- Produzione di energia a biomasse.
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Cos’è un reddito dominicale?
Dunque, l’IRPEF agricola, come abbiamo indicato, presuppone la conoscenza di alcuni concetti, tra cui reddito agrario, dominicale e fondiario. Il reddito fondiario riguarda tutti i terreni e fabbricati presenti sul territorio. Il reddito dominicale e il reddito agrario sono compresi nel reddito fondiario.
Il reddito dominicale è diverso da quello agrario, giacché deriva da beni e terreni utilizzati per l’attività agricola. Quindi, vi rientrano solo i redditi derivanti dal diritto di proprietà su determinati beni e terreni, nonché le relative pertinenze e fabbricati, anche in affitto per utilizzi non agricoli.
Il reddito agrario è invece quello che deriva dall’organizzazione di un’attività agricola sui terreni, posta in essere con un lavoro di organizzazione di impianti e strumenti.
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Chi deve dichiarare questi redditi?
I redditi dominicali o agrari devono essere dichiarati, con modello 730. Sono tenuti alla dichiarazione:
- Proprietari, o con diritto reale, di terreni nel territorio italiano con iscrizione al catasto con attribuzione di rendita;
- Affittuari, se esercitano attività agricola presso fondi in affitto;
- Associati se la conduzione dei fondi è associata;
- Titolare delle imprese agricole individuali;
- Titolari di imprese familiari agricole;
- Titolari di un’azienda coniugale non gestita in forma societaria.
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Come si calcola l’IRPEF agricola?
L’IRPEF agricola dovrebbe essere pagata in relazione al valore catastale del terreno, il quale deve essere periodicamente rivalutato, in base ad un coefficiente stabilito.
Per quanto riguarda l’anno 2024, i redditi che risultano dagli atti catastali dovrebbero essere rivalutati dell’80% e del 70%. Il risultato ottenuto va incrementato del 30%.
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Esenzione IRPEF agricola
Negli ultimi anni sono state applicate alcune agevolazioni sulle tasse per i terreni agricoli o altri fondi destinati ad attività agricola. In particolare, sia i redditi dominicali sia agrari sono stati detassati dell’IRPEF. Quindi, questi redditi non concorrono alla base imponibile per calcolare l’IRPEF.
Per beneficiare della tassazione era necessario essere in possesso di alcuni requisiti: in primo luogo, il beneficiario doveva essere un imprenditore agricolo professionale. Quest’ultimo è colui che detiene competenze specifiche e si dedica alle attività agricole per almeno il 50% del proprio lavoro totale, con almeno il 50% del reddito totale ricavato da queste attività.
A partire dal 2016, la proroga di questa agevolazione è stata prevista annualmente dalla Legge di Bilancio. Tuttavia, l’ultima Manovra finanziaria ha escluso l’ulteriore proroga per l’anno in corso. Da ciò sono scaturite molteplici proteste.
Oltre agli imprenditori agricoli che abbiamo indicato nei precedenti paragrafi, erano esentati dal pagamento dell’IREPF agricola anche anche i soci di società di persone, di capitali o di cooperative, che rispettano i requisiti indicati in tabella.
Tipo di società | Requisito |
Società di persone | Almeno un socio deve avere la qualifica di imprenditore agricolo professionale |
Società di capitali o cooperative | Almeno un amministratore deve essere anche socio per le società o cooperative, con la qualifica di imprenditore agricolo professionale |
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Esenzione IRPEF agricola e Decreto Milleproroghe
A seguito delle molte proteste, il Governo ha deciso di avviare un dialogo con i rappresentanti di categoria. Nel nuovo Decreto Milleproroghe sarà ulteriormente prorogata l’esenzione, ma non per tutti gli imprenditori.
L’emendamento presentato il 13 febbraio dal Governo prevede nel dettaglio che per gli anni 2024 e 2025 non concorreranno alla formazione del reddito complessivo i redditi dominicali e agrari nelle seguenti percentuali:
- esenzione integrale per i redditi fino a 10.000 euro;
- esenzione del 50 per cento per i redditi oltre i 10.000 euro e fino a 15.000 euro;
- nessuna esenzione oltre i 15.000 euro.
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Cosa succede per gli altri imprenditori?
Come evidenziato nel precedente paragrafo, non tutti gli imprenditori agricoli beneficeranno dell’esenzione. Infatti, la disciplina sarà ben diversa per:
- gli imprenditori che superano predetta soglia;
- le SRL, le società agricole di persone e le cooperative che hanno optato per il regime di tassazione dei redditi su base catastale.
Per questi ultimi soggetti, infatti, la tassazione dei redditi dominicali e agrari sarà effettuata senza esenzioni. Con la dichiarazione IRPEF 2025, quindi, tornerà la tassazione piena dei terreni anche per CD e IAP, basata sulle rendite catastali, secondo le modalità di calcolo indicate nei precedenti paragrafi.
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IRPEF agricola – Domande frequenti
L’IRPEF agricola è l’imposta sui redditi dominicali e agrari. Per gli imprenditori agricoli, è previsto il pagamento dell’imposta sul valore del fondo agricolo e non sul ricavato dell’attività di impresa
Gli agricoltori, fino al 2023, hanno beneficiato dell’esenzione sull’IRPEF agricola. La Legge di Bilancio 2024 ha in un primo momento reintrodotto l’imposta, non prorogando l’esenzione, che però è stata nuovamente prevista con un successivo emendamento.
Il Governo ha prorogato l’esenzione sull’IRPEF agricola, per i redditi fino a 10.000 euro annui. Tuttavia, è stata reintrodotta per coloro che hanno un reddito superiore e le società
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