Localizzare uno smartphone è legale?
Quali sono i casi nei quali è possibile localizzare uno smartphone, ovvero quando è legale e cosa si può rischiare, invece, dal punto di vista penale.
- La geolocalizzazione di un telefono cellulare è una funzione che utilizziamo nella vita di ogni giorno per le ragioni più disparate e che, a seconda delle esigenze, può risultare davvero molto utile.
- Ci sono diverse modalità che permettono di localizzare un cellulare, che non sempre sono legali.
- Chi viola la privacy di un’altra persona, infatti, rischia di incorrere in conseguenze di tipo penale.
Dalle app di dating, che sfruttano la geolocalizzazione per mostrare gli utenti presenti nelle vicinanze, alla possibilità di condividere in tempo reale la propria posizione, per esempio per far sapere ai propri amici dove ci si trova, i settori di applicazione della geolocalizzazione dello smartphone sono davvero tanti.
La localizzazione deve avvenire con la collaborazione del titolare dello smartphone, in quanto prevede l’attivazione del GPS. A questo proposito, ci si potrebbe chiedere se la localizzazione del telefono di un’altra persona sia legale o se invece costituisca un reato. Vediamo di seguito cosa dice la normativa in merito.
Come si localizza un cellulare
Come anticipato nelle righe precedenti, per far sì che qualcun altro possa individuare la propria posizione tramite la geolocalizzazione del proprio smartphone, è necessario attivare il GPS e connettersi a una rete, che può essere quella del proprio operatore di telefonia mobile, o più semplicemente una rete Wi-Fi.
La procedura che permette di localizzare un telefono varia a seconda del caso in cui si disponga di un dispositivo con sistema operativo Android, oppure iOS. Nel primo caso, il cellulare potrà essere localizzato tramite il servizio Gestione Dispositivi Android.
Si tratta di uno strumento messo a disposizione da Google: per poterlo utilizzare bisognerà utilizzare l’account Gmail con il quale è stato registrato il dispositivo da localizzare. Sarà poi sufficiente scrivere su Google “Gestione Dispositivi Android”, connettersi al sito e conoscere in questo modo la posizione del proprio smartphone.
Per quanto riguarda, invece, la localizzazione di un device con sistema iOS, è possibile servirsi della funzione Trova il mio iPhone, che potrà essere utilizzata tramite l’utilizzo dell’ID Apple associato al proprio telefono. Sia nel caso di iOS, sia in quello di Android, esistono poi alcune applicazioni con le quali è possibile ottenere il medesimo risultato.
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La localizzazione di uno smartphone è un reato?
I telefoni di oggi rendono possibili azioni che un tempo erano impensabili: per esempio, con uno smartphone è possibile registrare le proprie chiamate, sia per la presenza di opzioni già presenti al loro interno, sia tramite l’utilizzo di apposite applicazioni.
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Come funziona la localizzazione dello smartphone di un’altra persona, nel momento in cui viene praticata a sua insaputa, magari tramite l’installazione di uno spyware sul suo dispositivo elettronico? Cosa è lecito fare e cosa invece costituisce reato in base a quanto stabilito dalla legge?
La risposta dipende proprio dalla modalità con la quale viene effettuata la localizzazione dello smartphone, che potrà avvenire:
- senza l’utilizzo di un software spia;
- con l’installazione di un’applicazione per lo spionaggio.
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Localizzare uno smartphone senza l’uso di app
Nel momento in cui si localizza il telefono di un’altra persona, senza installare sul suo dispositivo uno spyware, allora non si sta commettendo un reato, a meno che il proprio comportamento non sfoci nello stalking o nelle molestie.
Si tratta, infatti, di un’attività assimilabile a un pedinamento, azione non vietata dalla legge: in effetti, costituisce la base del lavoro degli investigatori privati. Nel nostro Paese, pedinare qualcuno è lecito sia per la legge, sia per la giurisprudenza.
Qual è il caso in cui si va oltre e si commette un reato? Per localizzare il cellulare di un’altra persona, è necessario conoscere l’indirizzo email con il quale il dispositivo è stato registrato. Se tale indirizzo viene utilizzato da un soggetto che non ne è titolare, allora si commette il reato di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, disciplinato dall’articolo 615 ter del Codice Penale.
Nella pratica, non si viene puniti per aver localizzato lo smartphone di un’altra persona, ma per avere utilizzato i suoi dati riservati da un PC o da un altro telefono.
A questo proposito, ti invitiamo a leggere la nostra guida Spiare il cellulare del partner è reato?
Accesso abusivo a un sistema informatico: articolo 615 ter c.p.
L’articolo che regola l’accesso abusivo a un sistema informatico o telematico recita che:
Chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza ovvero vi si mantiene contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, è punito con la reclusione fino a tre anni.
Ci sono poi delle circostanze aggravanti, per le quali la pena è aumentata da uno a cinque anni, ovvero se:
- il fatto è commesso da un pubblico ufficiale o da un incaricato di un pubblico servizio, con abuso dei poteri, o con violazione dei doveri inerenti alla funzione o al servizio, o da chi esercita anche abusivamente la professione di investigatore privato, o con abuso della qualità di operatore del sistema;
- il colpevole per commettere il fatto usa violenza sulle cose o alle persone, ovvero se è palesemente armato;
- dal fatto deriva la distruzione o il danneggiamento del sistema o l’interruzione totale o parziale del suo funzionamento, ovvero la distruzione o il danneggiamento dei dati, delle informazioni o dei programmi in esso contenuti.
Il reato è procedibile a querela della persona offesa nel primo caso, mentre in presenza di aggravanti è procedibile d’ufficio. Sei vittima di questo reato e vuoi chiedere un parere a un avvocato per capire come tutelarti? Scrivi a uno degli avvocati presenti su deQuo.
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Utilizzo di uno spyware
La situazione nella quale si utilizza uno spyware per localizzare il telefono altrui è ben diversa fin dal principio. Si tratta infatti di un’attività illecita per il GDPR, cioè il nuovo regolamento europeo sulla privacy.
Secondo la Cassazione, chi installa un software spia sullo smartphone di qualcun altro sta commettendo il reato di«installazione di apparecchiature atte ad intercettare od impedire comunicazioni o conversazioni», disciplinato dall’art. 617-bis del codice penale.
In particolare, l’articolo prevede che “Chiunque, fraudolentemente, prende cognizione di una comunicazione o di una conversazione, telefoniche o telegrafiche, tra altre persone o comunque a lui non dirette, ovvero le interrompe o le impedisce è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni.
La questione è abbastanza controversa nella misura in cui in una situazione simile potrebbe essere difficile condannare il colpevole per la mera localizzazione dello smartphone, in quanto la norma punisce chi utilizza uno spyware per leggere i messaggi altrui o captare le conversazioni telefoniche. Nel caso della semplice localizzazione del cellulare, quindi, non si configura alcun reato.
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Localizzazione smartphone – Domande frequenti
La localizzazione del cellulare di un’altra persona non è un reato nei casi in cui avviene con l’autorizzazione del suo possessore, altrimenti si trasforma in un reato: scopri quando avviene.
La localizzazione di uno smartphone all’insaputa del suo proprietario potrebbe configurarsi in un reato: scopri quando succede e quali sono le conseguenze penali.
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